Scoprire la scena artistica italiana è un’avventura affascinante, piena di eventi coinvolgenti e mostre che abbracciano tradizione e innovazione. Diverse città si preparano ad accogliere una varietà di esposizioni significative, ognuna offrendo uno spaccato unico di culture e artisti differenti. Dalla rassegna della celebre artista Tracey Emin a Firenze, fino alle opere storiche che hanno attraversato generazioni, passando per interpretazioni contemporanee e tradizionali della bellezza, ecco cosa ci aspetta.
Tracey Emin a Palazzo Strozzi: una celebrazione del corpo e dell’emozione
La mostra “Sex and solitude” di Tracey Emin, in programma dal 16 marzo al 20 luglio a Palazzo Strozzi, rappresenta un’esplorazione profonda e intima delle tematiche del corpo, del desiderio e dell’amore. Curata da Arturo Galansino, quest’esposizione è la più grande mai dedicata a Emin in Italia e presenta oltre 60 opere, che spaziano tra diversi medium artistici, inclusi pittura, disegno, video, fotografia e scultura.
In questa mostra, Emin usa una varietà di tecniche e materiali, come ricamo, bronzo e neon, per esprimere le complessità delle emozioni umane. Con le sue opere, riesce a catturare momenti di vulnerabilità e forza, raccontando storie personali che risuonano in chiunque abbia vissuto il tumulto della vita e delle relazioni. Attraverso la sua arte, Emin invita gli spettatori a riflettere sulla propria esperienza di amore e sacrificio, rendendo l’esperienza della mostra un viaggio personale e condiviso.
Richard Avedon: un viaggio visivo fra le strade italiane
A Roma, dal 12 marzo al 17 maggio, Richard Avedon presenta alla Gagosian Gallery la mostra “Italian Days“. Questa esposizione include oltre 20 fotografie che ritraggono la vita e le persone nelle città italiane, tra cui Roma, Sicilia e Venezia. Un aspetto saliente della mostra è la presentazione integrale della serie “Italy” , che offre uno sguardo inedito sul talento di Avedon, famoso per il suo stile distintivo e per il modo in cui immortalava le figure iconiche del suo tempo.
Oltre ai ritratti delle persone comuni, a cui Avedon conferisce dignità e importanza, vi sono anche immagini di Zazi, una performer di strada che viveva a Roma nel 1946. La capacità dell’artista di cogliere l’essenza di ogni soggetto, arricchita da un contesto urbano vibrante, fa di questa mostra un’esperienza imperdibile per gli amanti della fotografia e della cultura italiana.
Il movimento Shinhanga: una nuova era per la xilografia giapponese
Non lontano da Roma, dal 13 marzo al 15 giugno, i Musei di San Salvatore in Lauro ospitano “Gli Shinhanga. Una Rivoluzione nelle Stampe Giapponesi“. Questo progetto, curato da Paola Scrolavezza e Fusako Yoshinaga, celebra il movimento Shinhanga e il suo impatto sulla tradizione della xilografia giapponese. Nato nel 1916, lo Shinhanga tenta di distaccarsi dal prevalente ukiyo-e, dando vita a nuove forme espressive.
In occasione di questa mostra, si possono ammirare più di 120 opere originali di artisti come ItoÌ„ Shinsui, Kawase Hasui e Hashiguchi GoyoÌ„. In aggiunta ai capolavori di stampa, il percorso include kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo che contribuiscono a contestualizzare l’arte in un più ampio quadro culturale. Per chi desidera scoprire la bellezza della xilografia giapponese, questa esposizione rappresenta un’opportunità unica.
“Fratello Sole, Sorella Luna”: la natura nell’arte a Perugia
Dal 15 marzo al 15 giugno, la Galleria Nazionale dell’Umbria propone la mostra “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte tra Beato Angelico, Leonardo e Corot“. In occasione dell’ottavo centenario del “Cantico delle Creature,” l’esposizione, curata da Costantino D’Orazio, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, presenta oltre 80 opere di alcuni dei più significativi artisti italiani ed europei.
Tra i capolavori esposti spiccano nomi come Paolo Uccello, Beato Angelico e Leonardo da Vinci. La mostra offre una visione complessiva di come la natura sia stata rappresentata nella storia dell’arte, da una prospettiva che incarna l’apprezzamento e il rispetto per l’ambiente naturale. Una tappa fondamentale per chi è interessato a comprendere il legame tra arte e natura nel contesto della tradizione artistica italiana.
Una festa per gli occhi alla Villa dei Capolavori
Dal 15 marzo al 29 giugno, alla Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo si terrà “Flora. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi“. Questa mostra, con oltre 150 opere, mette in luce la rappresentazione dei fiori nell’arte italiana, dal Simbolismo fino alle arti contemporanee. Guidati dai curatori Daniela Ferrari e Stefano Roffi, gli spettatori possono immergersi in una selezione che include pezzi famosi di artisti come Segantini e Depero.
I fiori sono spesso simboli di bellezza e fragilità nelle opere d’arte, e attraverso questa mostra si esplora il loro significato profondo nelle varie correnti artistiche. Ogni opera invita il visitatore a riflettere su come la natura abbia ispirato artisti di ogni epoca, dando vita a creazioni mozzafiato.
Mostra dedicata agli artisti sopravvissuti alla guerra a Venezia
“Arte salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre” è il titolo della mostra che si svolgerà dal 15 marzo al 31 agosto presso il M9 Museo del ‘900 di Venezia. Quest’esposizione festeggia l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che ha avuto un impatto devastante sulla città di Le Havre. Curata da Marianne Mathieu e Geraldine Lefebvre, essa riunisce oltre 50 opere artistiche sopravvissute ai bombardamenti.
Le opere, risalenti tra Ottocento e primo Novecento, provengono da artisti eminenti come Renoir, Monet e Sisley. Questa mostra non solo mette in luce il talento di questi artisti, ma offre anche una riflessione sul valore dell’arte come testimonianza e memoria storica. Un’opportunità per riconciliarsi con il passato attraverso la bellezza.
L’ultima produzione di Riccardo Chiodi all’Aquila
Infine, dal 15 marzo al 5 aprile, la Fondazione Giorgio de Marchis presenta “Là mbere” di Riccardo Chiodi. Questa mostra, curata da Emiliano Dante e Piotr Hanzelewicz, è dedicata all’ultima fase creativa dell’artista. Oltre alle opere recenti, viene proposta una selezione di lavori realizzati dal 2012 in avanti, che esplorano le relazioni tra l’arte e l’altro, un tema centrale nella ricerca di Chiodi.
Riflettendo sulla dualità del “sé” e dell'”altro,” Chiodi invita il pubblico a interrogarsi su come le esperienze individuali interagiscano con il mondo esterno. Questa mostra è l’occasione per immergersi nel universo creativo di un artista contemporaneo, contribuendo a un dialogo vivido e provocatorio.
L’arte italiana continua a essere una fonte d’ispirazione e riflessione, con mostre che invogliano a scoprire, emozionarsi e rimanere stupiti di fronte alla creatività umana.