Arrestati a Roma tre cubani per furti con sotterfugio nei parcheggi dei supermercati e centri commerciali

Arrestati a Roma tre cubani per furti con sotterfugio nei parcheggi dei supermercati e centri commerciali

Tre cittadini cubani arrestati dal commissariato Romanina per rapine improprie nei parcheggi di supermercati e centri commerciali a Roma, usando il trucco delle monetine per distrarre le vittime.
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Tre persone di origine cubana sono state arrestate a Roma per una serie di furti nei parcheggi di supermercati, usando la tattica di distrarre le vittime con monete per rubare borse incustodite. - Gaeta.it

Nel corso di indagini svolte dal commissariato Romanina, tre persone di origine cubana sono state fermate con l’accusa di rapina impropria in concorso. I soggetti, due donne e un uomo, sono stati collegati a diversi furti avvenuti soprattutto nei parcheggi di supermercati e centri commerciali nella zona di Roma e dintorni.

Il metodo usato per i furti nei parcheggi

I tre avevano studiato una tecnica ben precisa per prendere di mira le vittime. In situazioni in cui le persone erano distratte mentre caricavano la spesa in auto, i malviventi lanciavano alcune monete vicino alla parte posteriore della vettura. Sembrava un gesto casuale: chiunque avrebbe raccolto quei soldi caduti, così come è accaduto alle persone coinvolte. In quel momento, il soggetto si distraeva, spesso lasciando la borsa incustodita dentro l’auto. La coppia di donne e l’uomo ne approfittavano per impossessarsi in modo rapido della refurtiva senza destare sospetti, sfruttando la distrazione e la fretta delle vittime.

Questa tattica è stata ripetuta più volte, anche in aree diverse della città, lasciando dietro di sé diverse denunce e sconcerto nei compratori abituali dei parcheggi. Il trucco del “falso inciampo” è risultato efficace per più di qualche settimana, fino a quando la polizia ha iniziato a monitorare in modo accurato i loro movimenti.

Come è arrivata la polizia a individuare i sospetti

Gli agenti del commissariato Romanina sono intervenuti dopo aver collegato un’auto usata per i furti recenti a una delle persone sospettate. In particolare, il veicolo era lo stesso utilizzato due giorni prima per un furto ai danni di una donna in un supermercato della zona di Velletri.

Dopo aver seguito i tre, la polizia ha visto ripetersi la medesima strategia in diversi quartieri, tra cui Acilia, Dragona, Ostia Antica e Fiumicino. Nel parcheggio di un supermercato ad Acilia, due donne sono scese dall’auto e si sono separate per entrare nel negozio, mentre l’uomo rimaneva fuori, telefonando alle complici e tenendo d’occhio le potenziali vittime.

Tutto questo ha consentito agli agenti di documentare il modo preciso con cui agivano questi soggetti, rafforzando il quadro accusatorio che li vedeva responsabili di più episodi simili. La loro presenza è stata osservata anche in altri centri commerciali dove, con lo stesso copione, ripetevano il furto.

Il momento dell’arresto a via della Scafa

Il colpo decisivo è arrivato davanti a un supermercato di via della Scafa, quando i tre sono stati colti sul fatto mentre rubavano la borsa a un’anziana signora, ripetendo lo stesso stratagemma delle monetine. Quando i poliziotti si sono avvicinati per fermarli, i tre non si sono fermati.

L’uomo al volante ha tentato la fuga, facendo retromarcia e colpendo l’auto degli agenti per guadagnare tempo e spazio. Anche dopo essere scesi dal veicolo, hanno cercato di opporsi fisicamente agli agenti, tentando di colpirli ripetutamente. La reazione della polizia è stata rapida e decisa, riuscendo a mettere in sicurezza i sospetti in pochi minuti.

Grazie all’intervento immediato, la borsa sottratta alla persona anziana è stata recuperata e restituita. Durante la perquisizione del veicolo, sono stati trovati e sequestrati 500 euro in contanti, probabilmente guadagni illeciti derivanti dai loro furti precedenti.

La situazione giudiziaria dopo l’arresto

Dopo la cattura, l’autorità giudiziaria ha convalidato gli arresti, disponendo la detenzione in carcere a Civitavecchia per i tre. La decisione si basa sulle prove raccolte e sulla pericolosità manifestata durante l’arresto.

È importante sottolineare che gli indagati sono considerati innocenti fino a quando un tribunale non emetterà una sentenza definitiva, come previsto dal diritto. Al momento non ci sono altre comunicazioni su future udienze o sviluppi del procedimento.

Gli agenti del commissariato Romanina hanno così interrotto una serie di furti che avevano creato disagio in diverse zone della capitale, dimostrando attenzione e presenza sul territorio. Restano in corso controlli per verificare eventuali altri episodi collegati alla stessa banda.

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