La lotta contro il traffico di droga ha visto un nuovo colpo significativo nella zona dei comuni vesuviani. Recenti indagini hanno portato all’arresto di una rete criminale specializzata nella consegna a domicilio di sostanze stupefacenti. Al vertice dell’organizzazione c’erano Raffaele Giugliano e la sua compagna Pasqua Teodosio, entrambi attivi nel settore del narcotraffico e legati a famiglie di boss locali.
L’organizzazione criminale: chi sono i protagonisti
Al centro dell’inchiesta emerge Raffaele Giugliano, un trentenne di Nola, e la sua compagna Pasqua Teodosio, residente a Boscoreale. In particolare, Pasqua è parente del boss locale Alfonso Annunziata, noto come ‘a calabresa. Secondo gli inquirenti, Giugliano gestiva personalmente una rete di spacciatori, i cui membri erano istruiti a consegnare direttamente a domicilio le dosi di droga richieste.
Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione operava principalmente nei territori di San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e nei comuni circostanti, rifornendo i clienti di diverse tipologie di stupefacenti, tra cui crack, cocaina e hashish. I membri della rete, definiti “rider” della droga, incassavano il denaro direttamente dai clienti e successivamente lo trasmettevano ai vertici organizzativi. Il meccanismo di consegna sembrava ben rodato e strutturato.
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I blitz delle forze dell’ordine e i reati contestati
Le attività di Giugliano e della sua rete subiscono un duro colpo nel dicembre 2022, quando la polizia di San Giuseppe Vesuviano interviene con un blitz che porta all’arresto di Domenico Guastafierro, un fornitore chiave per l’organizzazione. Le indagini, che culminano in un’operazione di vasta portata, hanno portato all’individuazione di numerosi reati, quali associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio, porto di armi clandestine e ricettazione.
Nel corso della stessa operazione, sono stati effettuati diversi sequestri di droga, cercando di fermare le vendite “on-the-road”. Il monitoraggio delle attività ha richiamato l’attenzione di Carabinieri di Nola, Torre Annunziata e Boscotrecase, confermando la portata del fenomeno nella regione. L’operazione ha insistito sull’importanza del pattugliamento e della presenza visibile delle forze dell’ordine per mettere fine a tali attività illecite.
Rifornimenti di droga e le nuove dinamiche operative
Raffaele Giugliano non solo coordinava le operazioni di distribuzione, ma era anche coinvolto nella trasformazione della cocaina in crack. Questo processo di produzione avveniva insieme alla compagna Pasqua Teodosio. Le intercettazioni telefoniche hanno mostrato come l’organizzazione fosse in costante evoluzione, tanto che Giugliano ha stretto legami con un altro cartello guidato da Rosa Liberti, per diversificare le modalità di spaccio.
I membri dell’organizzazione hanno stabilito un sistema di consegne a domicilio in punti prestabiliti e per fasce orarie definite: dalle 9 alle 14 e dalle 16 alle 21. Questi orari erano strategicamente scelti per evitare il contatto con le forze dell’ordine, con l’idea di minimizzare i sospetti. Tuttavia, nel 2023, la situazione si complicava ulteriormente con eventi come il Giro d’Italia, i cui percorsi provocavano ritardi e confusione nel traffico, costringendo i pusher a trovare soluzioni alternative per mantenere l’operatività.
Comportamenti inquietanti e dinamiche psicologiche degli indagati
Durante le investigazioni, sono emersi comportamenti disturbanti da parte di alcuni membri dell’organizzazione. Un episodio particolare ha coinvolto una pusher che, preoccupata per i suoi figli, esprimeva al complice la sua angoscia riguardo le conseguenze di un possibile arresto. La donna, evidenziando la sua priorità verso la famiglia, sosteneva l’importanza di mantenere gli equilibri economici in caso di detenzione, dimostrando come le dinamiche familiari si intrecciano con la vita criminale.
Un altro aspetto inquietante riguarda la richiesta di un cliente, identificato come “Drago”, che chiedeva un tipo specifico di droga per il suo compleanno. Questo non solo evidenziava la normalizzazione dello spaccio, ma anche come i clienti cercassero produzioni particolari di stupefacenti cucite su misura per esigenze personali. La risposta affermativa dei pusher, che proponevano anche “prezzi speciali”, mette in luce le pratiche fraudolente legate al mercato della droga.
L’elenco dei soggetti coinvolti nell’indagine
Dopo operazioni di arresto e indagini approfondite, è emerso un elenco di 24 indagati coinvolti nella rete di spaccio diretta da Giugliano. Tra questi, personaggi noti e nuovi attori, tutti legati tra loro da un filo comune: l’illecito traffico di sostanze stupefacenti. Tra i nomi spiccano quelli di figure di spicco come Domenico Guastafierro e Rosa Liberti. La loro cattura segna un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato nella zona vesuviana, delineando un quadro complesso di operazioni illecite permeate da drammatiche situazioni personali.