Una scoperta archeologica di straordinaria importanza è stata annunciata in Albania, dove è stato riportato alla luce il primo sepolcro monumentale di epoca romana mai rinvenuto nel paese. il ritrovamento, avvenuto nella zona di Bulqizë, rappresenta un tassello fondamentale per la conoscenza della storia antica dell’entroterra albanese e del suo legame con l’impero romano. a darne notizia è stato il ministro dell’economia, della cultura e dell’innovazione, blendi gonxhja, che ha sottolineato il valore scientifico del sito. scopriamo tutti i dettagli di questo mausoleo e dei tesori che custodiva.
In Albania il primo mausoleo romano mai rinvenuto
La scoperta archeologica, avvenuta a strikçan, è il frutto del progetto di ricerca scientifica “Ricerche archeologiche nella valle di Bulqizë” dell’istituto di archeologia. il sepolcro monumentale si distingue per le sue dimensioni notevoli, che si estendono per circa 9 x 6 metri, e per la presenza di una camera sepolcrale di 2,4 metri di altezza. il ritrovamento di elementi architettonici ed epigrafici, considerati di particolare rarità, ha subito evidenziato l’eccezionalità del sito.
L’iscrizione bilingue e i reperti preziosi del defunto Gelliano
Tra i reperti più significativi emersi dal sepolcro spicca un’iscrizione bilingue dedicata al defunto, un individuo di nome gelliano, e alla divinità giove. secondo il ministro gonxhja, si tratta della prima iscrizione di questo tipo scoperta nell’intera area di dibra, rendendo il ritrovamento un unicum storico e linguistico. oltre all’epigrafe, la tomba ha restituito numerosi oggetti di corredo archeologico che testimoniano l’alto prestigio sociale del defunto, inclusi vasi in vetro, manufatti in osso, armi e frammenti tessili intessuti con fili d’oro.
La struttura monumentale della tomba a Strikçan
Gli esperti hanno classificato la struttura come un mausoleo. la tomba è articolata in tre ambienti distinti e ben conservati: una camera funeraria principale, un’anticamera e una scalinata monumentale. questa complessa architettura offre agli studiosi una preziosa fonte di informazioni sulle pratiche funerarie e sulle tecniche costruttive dell’epoca romana nell’area. l’eccezionalità del sito conferma il suo ruolo fondamentale nell’arricchire la conoscenza dell’entroterra romano in albania, un’area finora meno esplorata rispetto alle città costiere.
Dalla scoperta alla protezione: il futuro del sito
Considerata la sua importanza, sono già state avviate le procedure per la protezione preliminare dell’area. l’istituto nazionale del patrimonio culturale, in collaborazione con la direzione regionale del patrimonio culturale di tirana e l’istituto di archeologia, si occuperà della salvaguardia del sito. il ministero ha inoltre confermato che continuerà a sostenere le ricerche scientifiche che contribuiscono ad arricchire la mappa archeologica del paese, con la speranza che questa scoperta sia solo la prima di una serie di nuovi e importanti ritrovamenti.