Gaeta, il Tar annulla la decadenza del Bagno Arenauta: decisivo il dissesto del costone della Flacca

Francesco Giuliani

Esperto in intelligenza artificiale e co-creatore di Francesca Giubelli

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Un grave dissesto idrogeologico lungo il costone roccioso della Flacca, in un tratto di proprietà privata, riemerge oggi al centro di un contenzioso amministrativo che coinvolge Comune di Gaeta e gestori di uno stabilimento balneare della spiaggia dell’Arenauta. La vicenda, nota dal 2023, è tornata d’attualità dopo la sentenza con cui il Tar ha annullato la decadenza della concessione balneare disposta dal Comune.

Secondo quanto ricostruito nei documenti processuali, il dissesto del costone – indicato come proprietà della società Ci.Pa. srl – aveva già portato alla chiusura anticipata della stagione 2023 dello stabilimento “Bagno Arenauta di Carbone Nicola & C. sas”, impossibilitato a garantire la regolare attività a causa delle condizioni di rischio provenienti dall’area sovrastante.

La decisione del Comune e il ricorso al Tar

Nel luglio 2023 l’amministrazione comunale aveva dichiarato decaduta la concessione, contestando al gestore la mancata adesione al piano stagionale di salvamento. Una scelta che, secondo la difesa del concessionario, non avrebbe tenuto conto del contesto oggettivo determinato dal cedimento del costone, elemento che aveva di fatto impedito l’apertura in sicurezza della struttura.

Il concessionario, rappresentato dall’avvocato Carlo Contaldi La Grotteria, ha quindi impugnato il provvedimento davanti al Tar chiedendone l’annullamento, ritenendo ingiustificata la decisione comunale e lamentando l’assenza di un’adeguata istruttoria sulla reale causa della mancata attività.

La sentenza: “Istruttoria insufficiente”

I giudici amministrativi hanno accolto integralmente il ricorso, censurando l’operato del Comune. Nella sentenza viene spiegato che l’ente avrebbe «omesso di condurre un’istruttoria approfondita», nonostante le osservazioni presentate dal concessionario al momento dell’avvio del procedimento di decadenza.

Il Tar ha quindi disposto l’annullamento della determina del 25 luglio 2023 e condannato il Comune di Gaeta al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in 3.000 euro.

La vicenda riporta così al centro dell’attenzione il tema della sicurezza del costone della Flacca, un tratto tra i più suggestivi del litorale, ma anche tra i più delicati dal punto di vista idrogeologico, soprattutto in presenza di opere o interventi riconducibili a soggetti privati…