Il World Meeting on Human Fraternity 2025 si terrà il 12 e 13 settembre a Roma, portando al centro del dibattito internazionale il valore della fratellanza in tempi di tensioni, solitudini e sfide ambientali. L’iniziativa, promossa dalla Basilica di San Pietro, richiama la visione proposta dall’enciclica Fratelli tutti, e punta a creare momenti di confronto tra esperti, istituzioni e cittadini per riscoprire il senso della convivenza umana oggi.
La fratellanza come colonna per la convivenza nel mondo contemporaneo
“La fraternità non è solo il risultato di condizioni di rispetto per le libertà individuali, e nemmeno di una certa regolata equità. La fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza”. Questo è uno dei passaggi chiave dell’enciclica Fratelli tutti, documento papale che continua a influenzare iniziative sociali e culturali nel presente. Il testo propone la fraternità come un valore concreto, capace di rafforzare legami umani in un tempo segnato da conflitti e crisi diffuse.
Il meeting nasce proprio da questa necessità di riflettere su cosa significhi essere umani oggi, soprattutto in un’epoca che vede emergere nuove forme di povertà, solitudine e tensioni internazionali, come quella tra Iran e Israele e le conseguenti azioni militari degli Stati Uniti. Questo scenario globale evidenzia l’urgenza di aprire spazi di confronto e solidarietà oltre le divisioni. La fraternità diventa così non solo un ideale, ma un bisogno pratico per rispondere ai problemi ambientali, sociali e tecnologici che attraversano il pianeta.
Il World Meeting vuole risvegliare quella “Alleanza dell’umano” di cui ha parlato Papa Leone XIV, che definisce la fraternità come una nuova grammatica da scrivere insieme, capace di nutrire di significati le istituzioni, le imprese e le comunità. Lo spirito dell’iniziativa richiama l’impegno a costruire un terreno comune dove la dignità umana trovi spazio prima ancora delle ideologie o delle credenze religiose.
I 15 tavoli tematici: luoghi simbolici di confronto e progettazione
L’evento del 12 settembre si snoderà su 15 tavoli tematici, ciascuno dedicato a un ambito rilevante per il futuro della convivenza umana. Si discuterà di agricoltura, ambiente, economia, formazione politica, intelligenza artificiale, salute, sport e terzo settore, tra gli altri. Questi laboratori prenderanno vita in sedi particolarmente significative di Roma: il Campidoglio, la FAO, l’Unione Europea, l’ABI e la Provincia di Roma.
Questi luoghi rappresentano l’incontro tra istituzioni pubbliche e realtà della società civile, accademica e imprenditoriale. Il formato dei tavoli favorisce un dialogo aperto e diretto, dove si potranno scambiare esperienze e mettere in rete buone pratiche, partendo dalla convinzione che la fraternità possa offrire strumenti concreti per affrontare sfide complesse. Il coinvolgimento tra differenti ambiti sottolinea l’interdipendenza tra questioni ambientali, tecnologiche, sociali ed economiche.
Il dialogo tra istituzioni e cittadini mira a tradurre in azioni tangibili i valori del rispetto, della solidarietà e della responsabilità comune. Si cerca di costruire nuove prospettive che vadano oltre i semplici discorsi, puntando a progetti condivisi in grado di generare benefici duraturi sul piano comunitario e planetario. L’esperienza di questi tavoli dovrebbe lasciare un segno concreto e indicare strade per una convivenza più giusta e inclusiva.
La serata del 13 settembre a Piazza San Pietro: musica e storie per celebrare la fratellanza
Il pomeriggio e la sera del 13 settembre saranno dedicati a momenti di raccolta e celebrazione. Nella Sala degli Orazi e Curiazi al Campidoglio si svolgerà l’Assemblea dell’Umano, riunendo premi Nobel e rappresentanti di istituzioni internazionali. Sarà l’occasione per sintetizzare il lavoro svolto nei tavoli e avviare un percorso sinodale rivolto a coinvolgere comunità in tutto il mondo nel riconoscimento del senso dell’umano oggi.
La sera stessa, piazza San Pietro ospiterà “Grace for the World”, evento aperto al pubblico che unirà testimonianze e performance artistiche. Sul palco saliranno nomi come Andrea Bocelli, Pharrell Williams con il coro gospel Voices of Fire, John Legend e il coro della Diocesi di Roma diretto da Marco Frisina. Le esibizioni saranno accompagnate da uno spettacolo di luci e droni firmato Nova Sky Stories, con immagini ispirate alla Cappella Sistina.
Questa manifestazione musicale multiplanerà un messaggio di fraternità universale e unità, simbolo di un abbraccio ideale al mondo intero. La partecipazione di artisti di fama mondiale garantirà un’attenzione globale a questo appuntamento che lega insieme cultura, spiritualità e impegno civile. La diretta dell’evento amplificherà la portata globale di questo momento simbolico, ponendo Roma e piazza San Pietro al centro del dialogo internazionale sulla dignità umana.
Protagonisti e partner dell’evento per un messaggio condiviso di fratellanza
Il meeting vede tra le figure chiave il Cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro, che ha rimarcato la necessità di nutrire la vita di istituzioni e imprese con valori fondati sull’umano. Inoltre partecipano personalità come Graça Machel Mandela, attivista e politica mozambicana con una lunga storia di impegno sociale, e Maria Ressa, giornalista filippino-americana e premio Nobel per la pace 2021, impegnata nella difesa della libertà di informazione.
Con queste presenze di livello internazionale si conferma la valenza globale dell’iniziativa, che coinvolge voci diverse ma accomunate dalla ricerca di senso e responsabilità. Al loro fianco ci sono partner aziendali come De Cecco, Edison e Banca Sella, oltre ad associazioni e gruppi che offrono supporto tecnico, sottolineando un’alleanza concreta tra cultura, impresa e società civile.
Il coinvolgimento di realtà impegnate in vari settori, dal finanziario all’agroalimentare, contribuisce a dare concretezza agli obiettivi del meeting, evidenziando un’attenzione diffusa verso la costruzione di relazioni fondate sul rispetto e la collaborazione. Questi legami contribuiscono a rafforzare il messaggio che la fratellanza può tradursi in azioni pratiche, capaci di incidere positivamente su comunità e territori.
L’appuntamento di Roma si inserisce così nel corpo di iniziative che cercano di dar voce a un bisogno mondiale di dialogo e pace, sostenendo anche con gesti simbolici la tutela del creato e dell’umano. La città si prepara a ospitare due giornate che faranno da piattaforma per idee e confronti, all’insegna di un impegno che supera confini e differenze.