Marco Manzo porta lo stile ornamentale nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli: il tatuaggio diventa arte sacra contemporanea

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Marco Manzo porta lo stile ornamentale nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli: il tatuaggio diventa arte sacra contemporanea

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ROMA L’arte ornamentale di Marco Manzo entra nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in Piazza del Popolo, in un’installazione che ridefinisce il rapporto tra arte sacra e contemporaneità.

L’artista romano, riconosciuto a livello internazionale come precursore dello stile ornamentale, ha realizzato un intervento site-specific che intreccia spiritualità, scultura e simbologia del corpo, aprendo una nuova pagina nel dialogo tra Chiesa e arte del nostro tempo.

L’iniziativa, organizzata da Lorenzo Zichichi de “Il Cigno Edizioni”, autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e sostenuta da Monsignor Daniele Libanori e Don Giuseppe Lorizio, nasce su invito del rettore Padre Ercole Ceriani, che ha voluto promuovere una riflessione sull’arte come linguaggio universale dell’esperienza umana.

L’installazione: tra marmo, luce e contemplazione

All’interno della navata della Chiesa dei Miracoli, l’intervento di Marco Manzo si compone di opere in marmo bianco di Carrara che uniscono la forza della materia alla delicatezza del gesto. Tra queste spiccano La Croce Gloriosa dei Miracoli, La Maddalena Pacificata e le sculture Le Mani della Crocifissione, realizzate con tecnica mista e caratterizzate da una forte tensione simbolica.

L’artista, che da anni esplora il legame tra arte e spiritualità, ha dichiarato che “l’opera non nasce dal disegno, ma dal corpo e dalla sua capacità di esprimere trascendenza. Lo stile ornamentale, nato per esaltare la forma umana, si fa qui strumento per ridisegnare il sacro, creando un nuovo linguaggio visivo che parla di redenzione e armonia”.

Lesuperficiscolpite,ornatedamotivisottiliequasitatuatinellapietra,evocanoilgestoritualedel segno inciso, ma elevato a dimensione spirituale. Nella luce naturale che filtra dalle vetrate, la materia sembra respirare, restituendo al marmo un’aura viva e contemplativa.

Lo stile ornamentale come linguaggio artistico

148503 4 Manzo Croce Gloriosa Dei Miracoli Anno 2024

Lo stile ornamentale, di cui Marco Manzo è pioniere riconosciuto, è oggi considerato una delle evoluzioni più raffinate del tatuaggio artistico. Nato dall’incontro tra design, anatomia e simbologia, ha trasformato il corpo in un supporto estetico e spirituale, con linee che ne slanciano la forma e ne rivelano l’armonia.

Con la sua ricerca, Manzo ha contribuito a far riconoscere il tatuaggio come forma d’arte contemporanea a pieno titolo, portandolo anche in contesti istituzionali come la Biennale di

Venezia, il Vittoriano, il MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma e il Metropolitan Museum of Art di New York, dove alcune sue opere su lastra sono entrate nelle collezioni permanenti.

Lasuapoeticauniscelacuraesteticaalvaloresimbolico:nellesuemani,l’ornamentononèmai semplice decorazione, ma un segno identitario e culturale, capace di evocare memoria, fede e rinascita.

Un caso unico nel dialogo tra Chiesa e arte contemporanea

L’installazione di Marco Manzo nella Chiesa dei Miracoli è stata definita un caso unico di apertura della Chiesa verso i linguaggi artistici del XXI secolo. Come ha spiegato Padre Ercole Ceriani, “le opere di Manzo, accompagnate da testi biblici, dimostrano come anche la contemporaneità possa esprimere il vissuto universale dell’uomo, al di là dei tempi e dei luoghi”.

In questa prospettiva, lo stile ornamentale diventa ponte tra corporeo e spirituale, un modo per restituire al sacro la sua dimensione umana e sensibile. Non è un tatuaggio sulla pelle, ma un tatuaggio nella pietra, inciso sulla materia come preghiera visiva e come atto di fede nella bellezza.

Pietro Zocconali, presidente dell’ Associazione Nazionale Sociologi ha dichiarato:

“A livello sociale, e lo dico da sociologo, l’installazione di Manzo ha creato una vicinanza e accoglienza tra due mondi che alcuni ritenevano apparentemente lontani: da un lato, la Chiesa e il Vicariato, dall’altro, il mondo del tatuaggio. In effetti la Chiesa, che ha sempre commissionato e conservato opere di grandi artisti, non solo accoglie ma legittima il tatuaggio come nuovo linguaggio nell’arte.”

Grazie a questa installazione di Marco Manzo, il Vicariato di Roma riconosce nel tatuaggio una “forma d’arte”: “La Chiesa è amica dell’arte e non le ripugna nessuna forma estetica autentica, neppure il tatuaggio”, ha affermato monsignor Giuseppe Lorizio.

In questo senso, l’installazione di Marco Manzo nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli rappresenta un momento significativo di incontro tra l’arte e la società, e offre un nuovo capitolo nella storia dell’arte e della cultura.

Un nuovo capitolo per l’arte italiana

Con questa installazione, Marco Manzo conferma la sua posizione di rilievo nel panorama dell’arte contemporanea italiana. La sua opera supera i confini del tatuaggio e della scultura per farsi esperienza culturale e spirituale, in grado di parlare al pubblico dei credenti come a quello degli appassionati d’arte.

Roma, con la sua tradizione millenaria e la sua apertura ai linguaggi del presente, trova in questo progetto un esempio concreto di come la fede possa dialogare con la ricerca estetica, trasformando la materia in preghiera e l’arte in gesto di libertà.

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