La trasmissione “Tra arte e sapori-Il Viaggio di Mariù”, partita venerdì 13 giugno, porta in tv una narrazione che intreccia il patrimonio culturale campano con la tradizione culinaria dell’Antica Pizzeria Da Michele. Il programma racconta, in otto episodi da 20 minuti, la storia e l’espansione di una pizzeria storica nata a Napoli nel 1870. Le puntate, trasmesse su Telecapri , mostrano luoghi simbolo della regione e le varie sedi della pizzeria, combinando bellezza e gusto.
Il format e lo sviluppo del programma
Ideato e condotto dalla giornalista mariù adamo, il programma si propone come un viaggio emozionale nel cuore della campania, regione ricca di arte, spiritualità e tradizione gastronomica. Ogni episodio si suddivide in due parti: da un lato, la scoperta di luoghi storici e artistici come borghi, santuari e monumenti; dall’altro, l’incontro con le sedi dell’antica pizzeria e le persone che portano avanti questa tradizione. L’approccio scelto evita l’impostazione di un documentario classico per trasformarsi in un diario di viaggio vissuto, dove le emozioni della conduttrice e le storie dei protagonisti diventano protagoniste.
Gli otto appuntamenti sono programmati il venerdì alle 20:30, con una replica la domenica alla stessa ora. Ogni puntata dura poco meno di mezz’ora, un tempo sufficiente per esplorare dettagli e racconti senza dilungarsi oltre. La produzione è affidata a Goeldlin Production, mentre la regia e post-produzione sono curate da raffaele pagano, che aggiunge un tocco di professionalità al progetto.
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La storia dell’antica pizzeria da michele attraverso le sedi
L’antica pizzeria da michele nasce a napoli nel 1870 grazie al fondatore michele condurro. Da quel momento, la pizzeria è cresciuta diventando una realtà conosciuta non solo in campania, ma anche nel mondo. Il programma copre tutto questo percorso mostrando la trasformazione dell’azienda. Grazie alle sedi a napoli, aversa, pompei e salerno, oltre ai punti michele express situati a pontecagnano e pompei, gli spettatori hanno l’occasione di vedere come si evolve la tradizione in contesti diversi.
Il racconto va oltre la semplice produzione della pizza, toccando le figure chiave della pizzeria. Pizzaioli, amministratori e custodi della ricetta originale raccontano il mestiere e la passione che tengono viva questa tradizione. Intervengono anche membri della famiglia condurro, come alessandro condurro e sergio condurro, rappresentanti dell’azienda che approfondiscono la visione e gli ostacoli affrontati nel corso degli anni.
Il legame tra territorio e tradizione gastronomica campana
L’ambientazione del programma mette in luce la bellezza della campania, spaziando tra monumenti, piazze e borghi emblematici scelti per il loro valore estetico e spirituale. Questo territorio ospita una cultura che si intreccia con la cucina, dando al format un respiro più ampio rispetto alla sola storia della pizzeria. Mariù adamo racconta con parole semplici ma coinvolgenti, mostrando la forza delle tradizioni legate al cibo e al territorio.
Gli spettatori possono seguire un viaggio che non si limita ad aspetti visivi ma esplora anche le radici culturali e spirituali della regione. Questo rende il racconto più profondo, stimolando curiosità su come territorio e cucina modifichino il modo di vivere e di condividere il cibo in campania. L’accuratezza degli ambienti selezionati lascia spazio a significati diversi, dalla devozione religiosa fino ai momenti di incontro pubblico nelle piazze.
Elementi tecnici e protagonisti del programma
Il cast della trasmissione coinvolge figure professionali legate all’antica pizzeria da michele. Accanto alla giornalista mariù adamo, ci sono alessandro condurro e francesco de luca, che insieme contribuiscono a rendere realistico e vivo il racconto. La presenza dei discendenti diretti del fondatore offre una testimonianza diretta sulla storia e la cultura dell’azienda.
La regia di raffaele pagano mantiene un ritmo serrato, con una post-produzione che si occupa di montare con cura le immagini e le interviste. Questo equilibrio tecnico permette di evitare lungaggini e mantenere alta l’attenzione dello spettatore. La trasmissione non si appoggia su effetti speciali né su contenuti estesi, ma punta sulla narrazione autentica, fatta di parole e dettagli concreti.
Il lavoro di squadra dimostra come una storia locale possa diventare racconto per un pubblico più ampio, puntando sulle radici e sull’identità territoriale. La fotografia delle immagini supporta il tono del programma, valorizzando sia i paesaggi sia i momenti di vita della pizzeria.