L’estate 2025 mette a dura prova il portafoglio degli italiani che si spostano in auto. Anche se i prezzi di benzina e gasolio hanno mostrato un lieve calo rispetto ai mesi scorsi, restano comunque molto più alti rispetto a cinque anni fa. Questo pesa non poco sul budget delle vacanze. Le oscillazioni del mercato dei carburanti continuano a pesare sulle famiglie, con differenze evidenti rispetto a prima della pandemia.
Prezzi dei carburanti: cosa dicono i numeri di oggi e il confronto con il passato
A Ferragosto 2025, la benzina si è mantenuta intorno a 1,701 euro al litro, mentre il gasolio ha raggiunto 1,631 euro al litro. Sono valori più alti rispetto a quelli degli ultimi anni, anche se da fine giugno si registra un calo graduale. A fornire questi dati è il Codacons, che ha analizzato le rilevazioni del Ministero della Transizione Ecologica . Se si guarda alla stessa settimana del 2020, la benzina costava 1,398 euro al litro e il gasolio 1,284 euro al litro. Questo significa un aumento del 21,7% per la verde e del 27% per il diesel.
L’effetto si vede anche al momento del pieno: oggi fare il pieno di benzina costa circa 15 euro in più rispetto a cinque anni fa, mentre per il gasolio l’aumento è di circa 17,3 euro. In autostrada poi i prezzi sono ancora più alti: la benzina arriva a 1,795 euro al litro, il gasolio a 1,740 euro, confermando che chi viaggia su strade a pedaggio paga un prezzo ancora più salato.
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L’aumento dei prezzi del carburante si fa sentire in modo pesante sulle famiglie italiane, soprattutto durante l’esodo e il controesodo estivo, quando milioni di persone si mettono in viaggio in auto per andare o tornare dalle vacanze. Quella differenza di qualche euro a pieno, moltiplicata per tutti i viaggiatori, si traduce in una spesa complessiva che supera i cento milioni di euro.
Questo si riflette sul bilancio familiare, rendendo più costosi non solo gli spostamenti ma l’intero periodo di ferie. Per molti, le spese extra per benzina e gasolio riducono il budget destinato ad altre voci legate alle vacanze. La scelta delle destinazioni o la durata del viaggio, insomma, viene spesso decisa anche in base a quanto si spende al distributore. Così l’estate 2025 si disegna all’insegna di una maggiore attenzione e meno leggerezza nei costi del viaggio.
Carburanti, il Codacons punta il dito sulle anomalie del mercato
Il Codacons fa notare come negli ultimi anni, soprattutto in estate, il mercato dei carburanti abbia mostrato rincari che spesso sembrano dettati da speculazioni. Nel 2025, pur senza gli aumenti fuori controllo degli anni passati, i consumatori continuano a pagare il prezzo di irregolarità di mercato.
Secondo l’associazione, “nonostante il prezzo del petrolio greggio sia sceso di oltre il 16% da giugno a oggi, i prezzi alla pompa sono calati appena del 2%”. Questo scarto lascia pensare che ci sia ancora margine per abbassare i costi per chi fa rifornimento. In particolare, il rapido aumento dei prezzi seguito alla guerra in Iran ha spinto i listini a salire più di quanto giustificato dalle quotazioni internazionali.
Il Codacons chiede quindi di tenere sotto controllo la formazione dei prezzi al dettaglio e mette in guardia da possibili distorsioni che mantengono alti i costi per gli automobilisti. Una situazione che si fa sentire ancora di più in un momento in cui i prezzi internazionali dovrebbero portare a una discesa più decisa di benzina e gasolio. Il mercato dei carburanti resta così uno dei nodi più delicati dell’estate 2025 sulle strade italiane.