Un uomo, probabilmente di origini turche e cittadino italiano, è stato scoperto morto in un appartamento del primo piano di uno stabile a Sesto San Giovanni, nella mattina di ieri. Il corpo è stato ritrovato accoltellato e parzialmente bruciato. Le forze dell’ordine stanno cercando di confermare la sua identità, fondamentale per capire a chi si rivolge l’indagine. L’abitazione, data alle fiamme dopo l’omicidio, si trovava vuota; lì viveva temporaneamente, ospite di un giovane studente che però era assente per vacanza. Le analisi, le testimonianze e le immagini registrate dalle videocamere della zona sono al centro del lavoro degli investigatori.
Le circostanze del ritrovamento e le testimonianze dei vicini
L’omicidio è avvenuto all’interno dell’appartamento, dove la vittima è stata colpita più volte con un coltello nella camera da letto. In seguito al delitto, è stato dato fuoco alla stanza, provocando la parziale carbonizzazione del corpo. Secondo alcune testimonianze raccolte tra i residenti dello stabile, nei giorni precedenti erano state udite voci alterate e grida riconducibili a discussioni animate tra abitanti.
Gli investigatori ipotizzano che la vittima abbia aperto la porta a qualcuno che conosceva e che forse ha usato quella fiducia per assassinare l’uomo. L’incendio appare deliberato, probabilmente finalizzato a cancellare prove e nascondere la dinamica esatta del delitto, non un incendio accidentale come invece si potrebbe pensare a prima vista.
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Le difficoltà nell’identificazione della vittima
Al momento la sua identità non è ufficiale. Gli agenti della squadra mobile stanno comparando le impronte digitali con quelle archiviate nelle banche dati, ma finora senza risultati utili. L’uomo risultava vivere grazie a sostegni economici e aiuti sociali, elemento che potrebbe orientare le ricerche tra le sue relazioni e frequentazioni. La conferma della sua identità potrebbe restringere il campo a persone a lui vicine, tra cui potrebbe esserci chi ha tolto la vita.
L’uomo faceva parte dell’entourage dello studente ventenne titolare dell’appartamento dove si è verificato l’evento. Lo studente, al momento della tragedia, si trovava lontano per motivi personali ed è considerato estraneo ai fatti, ma gli investigatori stanno valutando come e perché i due si conoscessero e la natura del legame tra loro.
L’analisi delle telecamere e le indagini sul luogo del delitto
Le telecamere di sorveglianza messe a disposizione dalla zona stanno passando al setaccio dalla polizia scientifica. L’obiettivo è identificare presenze sospette che abbiano circolato attorno all’appartamento nelle ore precedenti o successive all’omicidio. Si cerca soprattutto chi può esser passato dall’immobile dopo la morte dell’uomo, con il possibile ruolo di responsabile o complice nel rogo.
È previsto un nuovo sopralluogo nell’appartamento per recuperare ulteriori elementi di prova. Gli investigatori stanno in particolare cercando il telefono cellulare della vittima, scomparso al momento della scoperta del corpo e potenzialmente contenente informazioni utili per la ricostruzione dell’accaduto.
I prossimi passaggi dell’indagine
L’autopsia sul cadavere, programmata per domani, potrà chiarire la causa e il momento esatto della morte, oltre a ricostruire il tipo di arma utilizzata e la disposizione delle ferite. Questi dati saranno fondamentali per delineare la dinamica dell’omicidio e appurare eventuali responsabilità.