Un calendario di incontri per costruire un osservatorio permanente sulle disabilità e fragilità nel territorio di latina

Un calendario di incontri per costruire un osservatorio permanente sulle disabilità e fragilità nel territorio di latina

a Latina nasce un progetto di inclusione per persone con disabilità e fragilità, basato su due libri di Carla Zanchetta e Francesca Suale, con incontri pubblici e un osservatorio permanente che coinvolge istituzioni e comunità.
Un Calendario Di Incontri Per Un Calendario Di Incontri Per
A Latina nasce un progetto di inclusione per persone con disabilità, basato su incontri pubblici e due libri, che punta a creare un osservatorio permanente per migliorare i servizi e il sostegno sul territorio. - Gaeta.it

Nelle ultime settimane a Latina è nato un progetto che vuole affrontare il tema dell’inclusione delle persone con disabilità e fragilità attraverso una serie di incontri pubblici. L’idea nasce dall’esperienza editoriale legata a due libri appena pubblicati che raccontano aspetti diversi di questi argomenti delicati. Lo scopo principale è creare un osservatorio permanente che raccolga esperienze e monitori le attività delle istituzioni, per migliorare il supporto a chi vive queste difficoltà quotidiane. Questo percorso parte dall’impegno delle autrici, delle associazioni locali, delle scuole e di operatori sociali e sanitari.

L’origine del progetto: due libri per sensibilizzare sull’inclusione

Il calendario di incontri prende spunto da due recenti pubblicazioni di Edizioni Botteghe Invisibili: Percorsi incerti di Carla Zanchetta e Il mago della riva spenta di Francesca Suale. Questi due volumi propongono narrazioni su temi legati all’inclusione e alla disabilità, affrontati da prospettive diverse e con approcci innovativi. Nel caso del secondo libro, esiste una versione in comunicazione aumentativa e alternativa , curata da Monalia Cal, con illustrazioni di Francesca Cocco. In entrambe le presentazioni, davanti a un pubblico formato da famiglie, operatori e insegnanti, è emersa forte la necessità di aprire un dialogo più ampio e accessibile sul tema della fragilità e delle difficoltà sociali.

Inclusione come rete di sostegno condivisa

Questi incontri hanno fatto toccare con mano a molti quanto l’inclusione non sia solo un tema da affrontare con empatia, ma una questione da gestire con strumenti condivisi e una rete di sostegno che non può fermarsi a pochi momenti isolati. La risposta del pubblico ha spinto le autrici a pensare a un calendario più strutturato di confronti, per dare continuità a quello che finora era rimasto un dialogo informale. La volontà è quella di costruire un percorso aperto a chiunque voglia condividere esperienze concrete e collaborare per sviluppare attività che migliorino la vita delle persone con fragilità.

La costituzione dell’osservatorio permanente tra istituzioni e comunità

Le autrici dei testi, Carla Zanchetta e Francesca Suale, hanno raccolto la richiesta di associazioni, scuole, comitati e operatori che vivono quotidianamente la realtà della disabilità. L’idea è quella di mettere insieme tutte queste energie per dar vita a un osservatorio permanente capace di dialogare con le istituzioni locali, monitorando i servizi dedicati a persone fragili e alle loro famiglie. Questo osservatorio dovrebbe fungere da punto di riferimento per valutare l’adeguatezza e l’efficacia delle misure messe in campo dagli enti pubblici, con particolare attenzione alle politiche di inclusione, alle autonomie individuali e ai progetti sul dopo di noi.

La comunicazione aumentativa per un dialogo aperto

Nel suo ruolo di facilitatore di comunicazione, Monalia Cal sottolinea l’importanza di integrare modalità diverse per rendere accessibili i contenuti e coinvolgere interlocutori con bisogni differenti. Anche la componente sanitaria è presente, rappresentata da professionisti come la dottoressa Floriana Coletta, psichiatra, che segue da vicino l’evoluzione di questi progetti. L’obiettivo è garantire che le scelte e i programmi di sostegno siano condivisi, fruibili e rispondano a esigenze reali, mettendo al centro non solo i servizi ma anche l’esperienza diretta di chi vive la disabilità.

Il confronto deve avvenire costantemente e a più voci, per evitare che le decisioni scaturiscano da una visione parziale o esclusiva. In queste occasioni si cerca di raccogliere anche proposte concrete e adesioni di persone e gruppi interessati a una collaborazione duratura. La presenza delle istituzioni diventa centrale proprio per mantenere un filo diretto con chi ha il compito di garantire diritti e risorse a chi necessita di maggior tutela.

Gli incontri sul territorio di latina: date, luoghi e protagonisti

Il primo appuntamento si è tenuto a Latina, promosso dal tavolo delle Politiche Culturali di LBC, con l’intento di offrire uno spazio aperto al confronto. Dopo questo primo passaggio, il testimone è passato al presidio locale di Latina Scalo, coordinato da Pietro Pasquali. Il prossimo incontro è programmato per venerdì 13 giugno alle 18.30 nell’area verde della biblioteca in via del Murillo 1 a Latina Scalo. Sarà l’occasione per proseguire il dialogo e verificare come rafforzare la partecipazione intorno all’osservatorio.

I protagonisti degli incontri

Alla guida del dibattito sarà Stefania Krilic, assessora alla Scuola, Welfare e politiche sociali del Comune di Cisterna di Latina. La sua esperienza nei servizi sociali del territorio è riconosciuta e rappresenta un valore aggiunto nell’aver avviato questi confronti. Con lei interverranno l’autrice Carla Zanchetta, Monalia Cal, insegnante di sostegno e mediatrice nella comunicazione aumentativa, e la psichiatra Floriana Coletta. Tra i temi da affrontare ci sarà il ruolo delle scuole nella promozione dell’inclusione e i modelli di supporto più efficaci.

Questi incontri sono aperti a famiglie, operatori sociali, insegnanti, associazioni e a chiunque si occupi o sia interessato al mondo delle fragilità. La partecipazione attiva è vista come fondamentale per raccogliere testimonianze dirette, idee e nuovi membri che possano contribuire alla crescita dell’osservatorio. Il raccolto fino ad ora testimonia un bisogno diffuso di continuità e di strutturare, in modo concreto, uno spazio di dialogo e controllo condiviso con le istituzioni coinvolte.

La sfida dell’inclusione in tempi di risorse ridotte

L’inclusione rappresenta un tema centrale per la società civile, specialmente in un momento come questo, segnato da continui tagli e riduzioni delle risorse pubbliche. La delicata rete di sostegno creata da anni di lavoro con famiglie, cooperative e associazioni rischia di indebolirsi. Per questo un osservatorio che sorvegli la situazione e promuova confronti concreti aiuta a mantenere vivi gli spazi conquistati. Le iniziative in calendario non solo pongono attenzione sui bisogni delle persone fragili e delle loro famiglie, ma riportano al centro della discussione la responsabilità degli enti governativi.

L’impegno non riguarda solo la gestione dei servizi di base, ma anche la promozione dell’autonomia personale e dei progetti sul “dopo di noi”, cioè le soluzioni per chi non ha famiglia o tutela al momento della maggiore età o in situazioni di fragilità accentuata. Questi temi, spesso marginali nelle agende politiche, stanno invece emergendo come prioritari grazie all’attenzione della società civile e del mondo associativo. Il rischio è che senza un controllo costante la qualità dei servizi peggiori, ma l’osservatorio vuole fare da garanzia per mantenere alto il livello di assistenza.

Alla base di tutto c’è l’idea che l’inclusione non sia un’opzione, ma un diritto da praticare ogni giorno in maniera concreta. Condividerla significa dare spazio a chi si sente spesso solo o invisibile, creando legami, opportunità e sviluppando strumenti accessibili a tutti. In questo senso il calendario degli incontri promosso nel territorio pontino è il segnale di un impegno collettivo, che mette al centro chi vive la fragilità per migliorare l’intera comunità.

Change privacy settings
×