Un attacco aereo israeliano colpisce una famiglia a gaza: nove bambini uccisi nella casa di una dottoressa

Un attacco aereo israeliano colpisce una famiglia a gaza: nove bambini uccisi nella casa di una dottoressa

Un raid israeliano a Khan Younis, Gaza, ha distrutto la casa della dottoressa Alaa al-Najjar causando la morte di nove bambini; l’ospedale Nasser e il chirurgo Graeme Groom hanno gestito i soccorsi.
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Un raid israeliano a Khan Younis, Gaza, ha distrutto una casa uccidendo nove bambini, figli di una dottoressa locale, e ferendo gravemente altri familiari. - Gaeta.it

Un raid israeliano ha distrutto una casa a Khan Younis, nella striscia di Gaza, causando la morte di nove bambini e il ferimento di due adulti. Tra le vittime, i figli di una dottoressa locale. L’ospedale Nasser ha confermato l’accaduto, mentre emergono testimonianze dirette sulle operazioni di soccorso e le condizioni dei feriti.

Il raid che ha colpito la famiglia della dottoressa alaa al-najjar

Il 24 gennaio 2025, un attacco aereo israeliano ha colpito la residenza dove viveva la dottoressa Alaa al-Najjar a Khan Younis. Secondo quanto riportato dall’ospedale Nasser, nove dei dieci figli della donna sono deceduti nell’esplosione. Solo uno dei bambini, un figlio di 11 anni, è sopravvissuto nonostante abbia riportato gravi ustioni e lesioni. La madre, il marito e il figlio sono stati trasportati in condizioni critiche all’ospedale.

La dottoressa era a casa con la famiglia al momento dell’attacco. Il raid ha completamente raso al suolo l’edificio, lasciando le macerie in cui i soccorritori hanno trovato i corpi dei bambini. Le autorità sanitarie di Khan Younis hanno indicato che la moglie della dottoressa e il marito hanno riportato ferite ma sono fuori pericolo. La tragedia ha colpito profondamente la comunità locale, già provata da mesi di conflitto.

Le operazioni di soccorso nell’ospedale nasser e le condizioni dei feriti

L’ospedale Nasser ha svolto un ruolo cruciale nei soccorsi subito dopo l’attacco. Tra i medici coinvolti c’è il chirurgo britannico Graeme Groom, che ha operato il ragazzo di undici anni sopravvissuto. Groom ha descritto la situazione come drammatica, spiegando che le ferite riportate dal bambino erano estese e richiedevano interventi immediati.

Le condizioni dei genitori sono state seguite attentamente dal personale medico. La dottoressa al-Najjar e suo marito sono rimasti ricoverati per monitorare la gravità delle loro ustioni e lesioni. La corsa agli aiuti ha messo in luce le difficoltà di gestire emergenze di questo tipo in un contesto dove mancano spesso risorse di base e attrezzature per il pronto intervento.

Testimonianze visive e il contesto a gaza dopo l’attacco

Un video diffuso dal direttore del ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, mostra la devastazione causata dall’attacco. Le immagini, verificate dalla BBC, documentano i soccorritori mentre estraggono piccoli corpi ustionati dalle macerie a Khan Younis. Il filmato è diventato simbolo della tragedia che ha colpito quella famiglia e rappresenta la realtà di centinaia di civili nella striscia.

Il raid si inserisce in un ciclo di tensioni e violenze tra israeliani e palestinesi nella regione. Le conseguenze umane di questi attacchi coinvolgono spesso famiglie intere, con un impatto devastante sul tessuto sociale e sanitario di Gaza. Le strutture mediche, come l’ospedale Nasser, sono costrette a far fronte a un numero crescente di feriti, con risorse limitate e sotto continue pressioni.

La morte di nove bambini in un solo evento riporta l’attenzione sulla fragilità della popolazione civile coinvolta nel conflitto, e sulle difficoltà che le realtà di Gaza devono affrontare quotidianamente per garantire assistenza e protezione ai residenti.

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