Turista si arrampica sulla copia del david a firenze e condivide il video sui social

Turista si arrampica sulla copia del david a firenze e condivide il video sui social

A Firenze e Treviso aumentano gli episodi di turisti che compiono gesti irrispettosi su statue come il David di Michelangelo e la Paolina Borghese, creando danni e preoccupazione per la tutela del patrimonio artistico.
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Un turista si è arrampicato sulla copia del David a Firenze per un selfie, suscitando preoccupazioni sul crescente fenomeno di comportamenti irrispettosi verso le opere d’arte pubbliche in Italia. - Gaeta.it

La scena è avvenuta a firenze, dove un turista ha deciso di arrampicarsi sulla statua del David di Michelangelo, per poi mostrare l’impresa sulla sua pagina social. L’episodio ha richiamato l’attenzione sulle azioni irrispettose verso l’arte, fenomeno che non riguarda solo la città toscana ma altre località italiane dove sculture e opere famose diventano oggetto di atti incauti. La questione si inserisce nel contesto di un aumento di comportamenti poco rispettosi da parte di visitatori, determinando preoccupazione tra gli addetti ai lavori e gli amanti della cultura.

Il david di michelangelo a firenze: tra tutela e atti incauti dei turisti

Il David esposto a firenze è una copia dell’originale, custodito nella Galleria dell’Accademia per preservarne l’integrità. Questo ha spinto le autorità cittadine a estendere la sua visibilità in Piazza della Signoria. La scelta della riproduzione non ha però fermato alcuni visitatori dal mettersi in posa sui basamenti della scultura, arrivando talvolta ad azioni più rischiose come l’arrampicata. Il recente incidente ha visto un turista salire sulla statua, ignorando cartelli e sorveglianza, per farsi fotografare da amici. Il video è stato diffuso sui social, amplificando l’eco negativa dell’accaduto.

La difficoltà di vigilare in modo costante su ogni opera a cielo aperto aumenta il rischio di questi eventi. La mancanza di rispetto verso il patrimonio artistico non si arresta di fronte alla presenza delle riproduzioni, che spesso vengono percepite come meno importanti rispetto agli originali. Questo comportamento rischia di causare danni strutturali e infastidisce chi osserva con senso civico, rendendo difficile la convivenza tra cultura e turismo.

Episodi simili a firenze e in italia tra selfie pericolosi e danni alle opere

Non si tratta del primo episodio di questo tipo a firenze. Lo scorso anno una ragazza si arrampicò sul Bacco di Giambologna, altra scultura rappresentativa della città, compiendo gesti provocatori e irrispettosi. L’atto fu ripreso e pubblico, portando nuovamente l’attenzione su un problema ricorrente: il turismo di massa che, oltre a consumare cultura, a volte la mette in pericolo.

Anche in altre città italiane il fenomeno si è manifestato con danni più evidenti. A Treviso, un uomo di nazionalità austriaca salì sulla scultura di Canova, la Paolina Borghese, per fare un selfie. Quel gesto causò la rottura di tre dita del piede dell’opera, imponendo restauri costosi e un disagio per la fruizione pubblica. Questi episodi segnalano la necessità di un controllo più rigoroso e una maggiore educazione al rispetto verso i beni artistici.

La crescita di comportamenti irrispettosi e l’impatto sulle città d’arte

Il crescente numero di turisti che si cimentano in azioni rischiose davanti a monumenti e statue è motivo di preoccupazione per le amministrazioni locali. Le città d’arte devono bilanciare la promozione del turismo con la salvaguardia del patrimonio culturale, cosa non sempre semplice vista la mole di visitatori giornalieri. La viralità degli episodi sui social inoltre alimenta la tendenza a compiere gesti simili, trasformando le opere in sfondi per scene da condividere, più che in oggetti da ammirare e rispettare.

Per limitare questi comportamenti, alcune città hanno intensificato la vigilanza e introdotto sanzioni più severe. Restano però difficoltà pratiche, dovute alla vastità degli spazi aperti e alla difficoltà di sorvegliare ogni singolo visitatore. La responsabilità individuale gioca un ruolo chiave. Solo chi comprende il valore delle opere eviterà di trasformare un momento di visita in un incidente con danni artistici e culturali.

Le recenti vicende a firenze e treviso mostrano come resti urgente un lavoro di sensibilizzazione sul comportamento da tenere in presenza di opere d’arte pubbliche. Mentre la tecnologia permette di diffondere ogni azione in tempo reale, il rispetto per la storia e la cultura non deve essere sacrificato per qualche like in più.

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