Negli Stati Uniti si è tornati a parlare del divieto che avrebbe potuto bloccare TikTok, il social network di proprietà cinese ByteDance. Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sposta di altri 90 giorni l’applicazione dell’obbligo di cessione a una società al di fuori della Cina, misura già rinviata due volte prima. L’intento è mantenere attivo il servizio mentre si cerca un’intesa per evitare il blocco completo nelle piattaforme statunitensi.
Il meccanismo del divieto TikTok e le preoccupazioni dietro la norma
Il divieto, originariamente concepito per motivi di sicurezza nazionale, imponeva a ByteDance la vendita di TikTok a un compratore americano o comunque non legato al governo di Pechino. Il timore statunitense riguarda un possibile controllo cinese attraverso l’app, usata per influenzare l’opinione pubblica o raccogliere informazioni su milioni di utenti negli Stati Uniti. Queste preoccupazioni hanno spinto il governo a mettere in pausa l’uso di TikTok, imponendo che senza un nuovo proprietario la app non potesse più essere scaricata o utilizzata sulle reti americane.
Dettagli sulla normativa
Nel dettaglio, la normativa voleva evitare rischi di sorveglianza o manipolazione digitale da parte della Cina, considerata un potenziale nemico in ambito tecnologico e geopolitico. La pressione politica è stata forte anche perché la piattaforma conta centinaia di milioni di utenti e ha un ruolo notevole nella comunicazione digitale, soprattutto tra le nuove generazioni. I controlli sulla gestione dei dati e la composizione azionaria sono stati al centro di dibattiti accesi, spingendo a norme più rigide sulle app straniere di origine cinese.
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Cronologia dei rinvii e mosse politiche della casa bianca
La legge che impone il divieto doveva scattare il 19 giugno 2025, ma l’ordinanza firmata da Trump rinvia di altri 90 giorni l’entrata in vigore. Questo è il terzo rinvio, dopo una prima sospensione a gennaio, quando il presidente era appena tornato alla guida della Casa Bianca. A quel tempo, la società cinese aveva temporaneamente oscurato TikTok negli Stati Uniti proprio in previsione del blocco che minacciava di far scomparire il social dal mercato americano.
Il secondo rinvio e le trattative
Il secondo rinvio si è materializzato a inizio aprile, in un periodo in cui Trump ha annunciato la negoziazione di un possibile accordo per la cessione della piattaforma a una azienda americana o comunque terza. Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha spiegato che questi ulteriori tre mesi serviranno per definire un’intesa che consenta di mantenere TikTok attivo nel paese, scongiurando così l’interruzione completa del servizio.
Le mosse politiche dietro i rinvii evidenziano una strategia per guadagnare tempo e trovare un compromesso che tuteli la sicurezza nazionale senza privare milioni di utenti di uno dei social più seguiti negli Stati Uniti. Il sostegno bipartisan ricevuto dalla legge nel 2024, sotto la presidenza Biden, ha però mantenuto alta l’attenzione sulle minacce di uso improprio della piattaforma da parte del governo cinese.
Implicazioni per gli utenti e scenari futuri del social negli stati uniti
Se l’accordo sancito durante il periodo del rinvio non dovesse concretizzarsi, il governo americano procederà a bloccare i download di TikTok sul territorio nazionale, compromettendo l’accesso ai nuovi utenti e limitando la crescita della piattaforma. Chi già usa TikTok potrebbe vedere una riduzione progressiva del servizio o rischiare di dover accedere tramite soluzioni alternative meno efficaci o ufficiali.
Conseguenze per il mercato digitale
Il rischio di una rimozione totale condizionerebbe il mercato digitale americano, soprattutto per chi usa TikTok come canale principale di comunicazione o lavoro. Influencer e aziende che contano su questa piattaforma per attività di marketing dovranno considerare nuove opzioni per raggiungere il pubblico americano. Dal lato opposto, la decisione potrebbe innescare una corsa ad app alternative, o incentivare società americane a lanciare servizi concorrenti per coprire il vuoto lasciato da TikTok.
In questo contesto, la trattativa tra ByteDance e potenziali acquirenti negli Stati Uniti resta cruciale per la sopravvivenza della piattaforma nel mercato americano. La presenza di un partner americano, in grado di garantire il rispetto delle leggi in materia di dati e sicurezza, è l’unica via per evitare la completa fuoriuscita di TikTok dal paese. Lo scenario resta incerto ma il nuovo rinvio dà agli interessati qualche respiro per definire i dettagli di un eventuale passaggio di proprietà.