Truffatori con giubbotti da tecnici idrico derubano un condominio a crescentino spacciandosi per operatori sanitari

Truffatori con giubbotti da tecnici idrico derubano un condominio a crescentino spacciandosi per operatori sanitari

Due falsi tecnici del servizio idrico truffano i residenti di viale Po 64 a Crescentino fingendo una contaminazione dell’acqua, rubando oggetti di valore prima della fuga e dell’intervento dei carabinieri.
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Il 20 giugno 2025 a Crescentino due falsi tecnici del servizio idrico hanno truffato i residenti di un condominio fingendo una contaminazione dell’acqua, rubando oggetti di valore prima della fuga. Le indagini dei carabinieri sono in corso. - Gaeta.it

Il 20 giugno 2025 a crescentino, in viale Po 64, due uomini si sono presentati a un condominio fingendosi tecnici del servizio idrico. Indossavano giubbotti blu e mascherine, accessori che hanno creato un’apparenza di ufficialità. La loro falsa storia di contaminazione dell’acqua ha spinto i residenti ad aprire la porta. In pochi minuti, i truffatori hanno rubato oggetti di valore e sono fuggiti prima che arrivassero i carabinieri. Le indagini sono in corso per trovare i responsabili e mettere in guardia la comunità locale.

Il raggiro basato sulla paura dell’acqua contaminata

Nel pomeriggio del 20 giugno, due uomini hanno bussato alla porta di un appartamento in viale Po 64, affermando di essere tecnici incaricati di verificare una grave contaminazione dell’acqua potabile. I due indossavano abiti da lavoro blu e mascherine, elementi che hanno indotto il residenti ad abbassare la guardia. Hanno affermato che l’acqua era avvelenata da sostanze tossiche, suscitando panico immediato. Era chiaro che questa comunicazione era un espediente per entrare nell’abitazione. Una volta dentro, i falsi tecnici non hanno perso tempo e, con estrema rapidità, hanno individuato e sottratto diversi oggetti preziosi prima di andar via. La velocità è stata un elemento chiave per evitare di essere fermati.

Questa modalità di truffa punta proprio sulla paura della salute e sulla percezione di urgenza in situazioni critiche. Il dettaglio degli abiti da lavoro forniva quella credibilità necessaria a convincere l’ignaro cittadino. Non è stata una semplice visita, ma un atto ben pianificato che ha preso di mira la vulnerabilità emotiva delle persone. Le mascherine, ormai un’immagine familiare dopo anni di emergenze sanitarie, hanno contribuito a confondere. Gli uomini hanno sfruttato la fiducia nell’istituzione dell’acquedotto locale per guadagnare accesso rapido alle case, dimostrando un metodo preciso e spregiudicato.

La reazione dei vicini e l’intervento dei carabinieri

Il sospetto è scattato grazie ad alcuni vicini che hanno notato la presenza insolita dei due uomini. Questi abitanti hanno capito che qualcosa non andava e hanno subito contattato i carabinieri. La chiamata è stata tempestiva. Nel frattempo, sono stati avvisati anche gli altri residenti del condominio per metterli in guardia da possibili altre visite sospette. La prontezza nel segnalare ha fatto scattare l’allarme e ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente.

Quando la pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto, i truffatori si erano già allontanati. L’azione è stata veloce e organizzata, il che ha reso difficile fermare i malviventi sul fatto. Nonostante questo la presenza delle forze dell’ordine ha fornito ai residenti una prima attività di controllo e rassicurazione. I carabinieri hanno avviato subito una serie d’accertamenti, concentrandosi anche sulle riprese delle telecamere di sorveglianza attorno al condominio e alle vie limitrofe. Le testimonianze raccolte hanno fornito indicazioni utili per ricostruire gli spostamenti dei due uomini.

La vicinanza degli abitanti e la loro collaborazione con le autorità hanno impedito ulteriori truffe nella stessa zona. Questo episodio, pur dando prova della vulnerabilità dei cittadini, ha evidenziato come un allarme condiviso e rapido possa limitare i danni.

Le indagini e le raccomandazioni per la sicurezza dei cittadini

I carabinieri di crescentino stanno seguendo diverse piste per rintracciare gli autori del raggiro. Tra le prove utili ci sono i filmati delle videocamere installate nelle aree pubbliche e private vicine, insieme alle testimonianze di chi ha notato i movimenti sospetti dei due delinquenti. Gli investigatori puntano a identificare sia i due uomini che eventuali complici presenti nella zona. Intanto è stata diramata una comunicazione pubblica che invita chiunque avesse dubbi sulle visite di falsi tecnici a chiamare subito il numero unico di emergenza 112.

Non sono stati resi noti dettagli precisi sul valore degli oggetti rubati, ma si tratta – a quanto riferito – di beni di pregio portati via in pochi minuti. L’intervento si è basato sulla distrazione creata dall’allarme della contaminazione, capace di generare confusione. I cittadini sono stati messi in guardia perché nessun tecnico autorizzato opera senza preavviso o identificazioni chiare.

Le forze dell’ordine ripetono che è fondamentale non aprire la porta a persone sconosciute, anche se si presentano con motivazioni urgenti, soprattutto se religate a questioni di salute o sicurezza pubblica. L’esperienza di crescentino testimonia come la prudenza e la collaborazione possano essere l’unico deterrente efficace contro questo tipo di truffe, ancora frequenti in molte città italiane.

L’episodio si inserisce in un contesto di aumentati rischi di raggiri che fanno leva su paure reali dei cittadini, specie fra anziani o residenti soli. L’intervento immediato dei vicini ha ridotto i danni, e le indagini continuano per portare alla luce gli esecutori di questo furto aggravato. La comunità resta vigile, consapevole che il dialogo con le forze dell’ordine è una risorsa preziosa nei momenti di difficoltà.

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