Tra medici, insegnanti e cybersecurity: i mestieri preferiti dai giovani italiani nel 2025

Tra medici, insegnanti e cybersecurity: i mestieri preferiti dai giovani italiani nel 2025

I giovani italiani tra i 19 e i 28 anni preferiscono mestieri tradizionali come medico e insegnante, mentre crescono le aspirazioni verso esperti di cybersecurity e ingegneri dell’intelligenza artificiale.
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Un sondaggio su giovani italiani tra 19 e 28 anni rivela un ritorno alle professioni tradizionali come medico e insegnante, affiancate da ruoli tecnologici emergenti come esperti di cybersecurity e ingegneri dell’intelligenza artificiale, segnando un cambiamento nelle aspirazioni lavorative verso stabilità e innovazione. - Gaeta.it

Il desiderio di lavoro tra i giovani italiani sta cambiando volto rispetto agli anni scorsi. Un recente sondaggio su oltre 600 ragazzi tra i 19 e i 28 anni rileva come professioni tradizionali tornino protagoniste, scavalcando figure un tempo considerate simboli di successo, come gli influencer. Questo dato rappresenta un punto di osservazione interessante per capire gli orientamenti professionali in un paese in cui realtà economiche e sociali si trasformano velocemente.

Medico prima scelta nelle aspirazioni giovanili tra i 19 e i 28 anni

Il ruolo del medico guida la classifica delle preferenze con il 19% degli intervistati che lo indica come mestiere ideale. Il dato può collegarsi all’abbassamento delle barriere d’ingresso nella facoltà di Medicina, reso possibile da nuove disposizioni governative. Anche il crescente bisogno di professionisti sanitari, evidenziato negli ultimi anni, gioca un ruolo importante nell’orientamento dei giovani verso questa carriera. La figura del medico rimane centrale per garantire assistenza e cura in un contesto sociale che presenta diverse sfide, tra invecchiamento della popolazione e mutamenti epidemiologici.

Una scelta che unisce sicurezza e impegno

Lasciano pensare, inoltre, le implicazioni pratiche di una scelta legata a un mestiere che offre una certa solidità occupazionale, anche in situazioni di crisi. Pur essendo una carriera impegnativa sotto diversi aspetti, sembra catturare la fiducia di chi cerca stabilità e riconoscimento sociale duraturo.

Insegnante ancora tra le preferenze nonostante le difficoltà del settore

La professione di insegnante compare al secondo posto con il 17% di preferenze, nonostante il lavoro che comporta continui problemi, tra cui le retribuzioni poco competitive rispetto ad altri Paesi europei. Nonostante questi fattori, l’insegnamento viene visto come un riparo sicuro, grazie alla tipologia di contratto spesso a tempo indeterminato.

Il valore sociale dell’educazione

Questa posizione mette in evidenza il valore sociale attribuito all’educazione che sopravvive alle tensioni e alle limitazioni del mestiere. Il riconoscimento per chi fa questo lavoro non si misura tutto nella paga mensile, ma anche nelle possibilità di crescita personale e nell’importanza della funzione che si svolge nella società. Il lavoro in aula coinvolge strumenti, strategie e relazioni umane, con una componente emotiva rilevante che incide sulle scelte di carriera di molti giovani.

Esperti di cybersecurity e intelligenza artificiale: mestieri in forte crescita

Al terzo posto un ruolo emerso con forza negli ultimi anni: esperto di cybersecurity, scelto dal 15% degli intervistati tra i 19 e i 28 anni. Questo mestiere riflette il bisogno crescente di proteggere dati e sistemi informatici da attacchi frequenti. Secondo un’indagine recente condotta da Aipsa e The European House Ambrosetti, il 25% delle aziende italiane cerca consulenti di sicurezza informatica.

Consapevolezza e opportunità nel settore tecnologico

Il presidente del cda di Argo, Matteo Adjimi, sottolinea come episodi come il blackout in Spagna e Portogallo, insieme a vari attacchi hacker italiani, abbiano aumentato la consapevolezza sull’importanza della cybersecurity. Qui i giovani vedono prospettive concrete di impiego e un’adeguata remunerazione, con stipendi di base intorno a 40.000 euro annui.

In quinta posizione si trova un’altra figura emergente: l’ingegnere dell’intelligenza artificiale, scelto dall’11% degli intervistati. Questi professionisti progettano sistemi software e hardware basati sull’intelligenza artificiale. La richiesta cresce parallelamente allo sviluppo di tecnologie che in molti ambiti influenzano la vita quotidiana, dal lavoro alla comunicazione, fino al settore industriale. La curiosità per questa professione rispecchia l’attrazione verso settori che promettono innovazione e futuro, pur con un profilo tecnico molto definito.

Mestieri meno glam ma apprezzati: consulenti di viaggio, tecnici fotovoltaici e altri

Al sesto posto si posizionano i consulenti di viaggio, con l’8%, probabilmente spinti dalla ripresa del turismo dopo la fase più critica della pandemia. Questi professionisti pianificano e organizzano i viaggi per privati e aziende, combinando conoscenze logistiche e capacità commerciali.

Segue il tecnico di impianti fotovoltaici, che ottiene il 7%. Questa professione fa parte della svolta verso l’energia green che interessa anche l’Italia. La domanda di impianti rinnovabili nei territori cresce, creando opportunità sul territorio per figure specializzate negli aspetti tecnici dell’installazione e manutenzione.

Professioni tradizionali e nuove richieste

Le posizioni successive riguardano professioni classiche e meno appariscenti. Gestori retail, con il 4%, operano nella vendita e assistenza al cliente nel commercio. Specialisti in marketing e comunicazione raccolgono solo il 2% delle preferenze, seguiti da autisti di mezzi pubblici con l’1%. Questi dati indicano un interesse distribuito su ruoli di front office, comunicazione e trasporti, che rispondono a necessità pratiche e lavorative concrete per i giovani.

Il mercato del lavoro e le tendenze giovanili: elementi chiave per il prossimo futuro

Il quadro emerso da questa ricerca offre spunti concreti sull’orientamento professionale dei giovani in Italia nel 2025. Il ritorno a professioni tradizionali come medico e insegnante, affiancato dall’ascesa di figure legate alla tecnologia, disegna un contesto lavorativo in cui stabilità e innovazione convivono. Il calo della popolarità degli influencer tra aspirazioni più realistiche segnala una riflessione sulla sostenibilità di certe carriere digitali.

Le richieste del mercato, strette tra esigenze di sicurezza, sostenibilità, formazione e turismo, rispecchiano idee di lavoro che tengono presente non solo lo stipendio ma anche l’impatto sociale e la concreta possibilità di inserimento. L’attenzione a nuove professioni tecniche, e la conferma di ruoli di supporto tradizionale, mostrano come i giovani valutino il loro futuro in modo pragmatico, con riferimento al contesto nazionale.

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