La corte d’assise di Bologna ha ascoltato la deposizione di Stefano Guidotti, fidanzato di Sofia Stefani, nel processo contro Giampiero Gualandi, ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia. L’uomo è accusato dell’omicidio volontario aggravato della collega e amante, avvenuto a Bologna. Le parole di Guidotti hanno ricostruito un rapporto tormentato, segnato da episodi di violenza e fragilità emotiva.
il racconto degli episodi di violenza tra sofia stefani e giampiero gualandi
Stefano Guidotti ha descritto alcuni momenti di scontro tra Sofia Stefani e Giampiero Gualandi. Ha ricordato un episodio in cui Sofia si presentò dal dentista per riattaccare un dente, fratturato durante una colluttazione con Gualandi. Il dente si era già rotto due volte in passato, una mentre pattinava, l’altra per una testata di un cane. Non si trattava di un caso isolato: secondo Guidotti, Sofia tornava spesso a casa con lividi evidenti. Una occasione in particolare mostrò segni sulle gambe e braccia causati da una presa forte. I contrasti tra Sofia e Gualandi, ha spiegato il teste, derivavano da forti divergenze di carattere che sfociavano in litigi accesi e violenti.
la dinamica della relazione complessa tra stefano guidotti e sofia stefani
Guidotti ha raccontato di convivere con Sofia da tre anni e di aver percepito fin da subito un legame particolare con Gualandi. Sofia, infatti, aveva una relazione extraconiugale con lui e riceveva da Gualandi promesse relative alla sua carriera. Stefano ha descritto un rapporto fintamente equilibrato con Sofia, caratterizzato da alti e bassi. Sofia soffriva di disturbi psichiatrici diagnosticati, in particolare una personalità borderline e disturbo bipolare. Lui stesso l’aveva spinta a rivolgersi al Centro di salute mentale, esprimendo quanto la convivenza potesse essere faticosa data la difficoltà nella gestione delle emozioni di lei. Nonostante i problemi, Guidotti ha sottolineato la forza di vita che Sofia possedeva, capace di contagiare chi le stava accanto.
Le tensioni e le crisi emotive all’interno della convivenza
Secondo la testimonianza, i litigi tra Stefano e Sofia erano intensi e accompagnati da sfuriate violente. Sofia, spinta dai suoi problemi di emotività, spesso urlava e arrivava a colpirlo, tirandogli qualche ceffone. In seguito chiedeva scusa, spiegando che i suoi gesti erano legati al disturbo mentale di cui soffriva. Questo ciclo di tensioni ripetute descrive un clima difficile e carico di sofferenza all’interno della loro convivenza. Le difficoltà di Sofia a controllare le proprie emozioni pesavano molto anche sul fidanzato, che però riconosceva in lei una indole affabile ed empatica, non priva di momenti di gioia autentica.
Contributo della deposizione al processo
La deposizione di Stefano Guidotti contribuisce a definire il contesto complesso che ha preceduto la morte di Sofia Stefani, mettendo in luce dinamiche familiari e sociali segnate da dolore, violenza e fragilità psicologica tra le persone coinvolte.