Un episodio drammatico si è verificato a Bari lo scorso 2 gennaio, quando un uomo ha tentato di rapire una bambina di soli due anni mentre passeggiava con la madre. L’accaduto ha sollevato forti preoccupazioni tra i cittadini e le autorità locali, portando all’arresto del 35enne Giuseppe Lamanuzzi. La situazione ha attirato l’attenzione della stampa e ha evidenziato i timori per la sicurezza delle famiglie nel capoluogo pugliese.
Il tentativo di rapimento: dinamica dell’evento
Secondo quanto riportato nella denuncia, la giovane madre stava passeggiando con la sua piccola quando un uomo in bicicletta ha iniziato a seguirle. Lamanuzzi, identificato come colui che ha causato il panico, si è fermato vicino a loro e ha afferrato il braccio della bambina. La madre, spaventata, ha immediatamente reagito urlando e cercando di proteggere la figlia. L’uomo ha cercato di giustificarsi in seguito, affermando che era interessato soltanto al portafoglio della madre e che non aveva alcun complice in auto.
La nascita di un sospetto è giunta dal racconto della madre, che ha descritto Lamanuzzi come un individuo incappucciato a bordo di una bicicletta rossa. Nonostante il tentativo di rapimento fosse andato in scena in pieno giorno, l’agenzia di stampa ha evidenziato la presenza di un’auto con la portiera posteriore aperta, presumibilmente in attesa dell’uomo. Tale dettaglio ha sollevato interrogativi sulla pianificazione dell’accaduto e sulla possibile complicità di altri.
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L’intervento delle forze dell’ordine
Grazie alle urla della madre e della bambina, i carabinieri, trovandosi nelle vicinanze, sono stati allertati e sono riusciti a intervenire. Una volta giunti sul posto, hanno notato Lamanuzzi fuggire a tutta velocità. In un tentativo di fermarlo, ha colpito un passante con la bicicletta, continuando poi a scappare a piedi. Il suo tentativo di nascondersi sotto un’auto in via Lattanzio si è rivelato vano, poiché i militari lo hanno catturato poco dopo.
L’episodio ha quindi portato all’arresto immediato dell’uomo, che si è trovato ad affrontare accuse serie e pesanti. Gli inquirenti hanno messo in evidenza il rischio di reiterazione del reato, vista la lunga lista di precedenti penali di Lamanuzzi, che include reati per evasione e violazione della sorveglianza.
La decisione del giudice e la reazione della comunità
In seguito all’arresto, la giudice per le indagini preliminari, Gabriella Pede, ha disposto la detenzione in carcere per il 35enne. La decisione è stata giustificata dall’esistenza di numerosi precedenti penali, evidenziando come Lamanuzzi mostrasse una personalità difficile da controllare. La comunità di Bari ha risposto con preoccupazione all’accaduto, un evento che sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza nei luoghi pubblici e di proteggere i più vulnerabili, come i bambini.
Subito dopo l’episodio, il dibattito pubblico si è aperto sull’importanza di garantire maggiore sicurezza e monitoraggio delle aree frequentate da famiglie, per evitare che situazioni del genere possano ripetersi in futuro.