Tensioni commerciali tra Canada, Cina e Stati Uniti: ritorsioni dopo l’entrata in vigore dei dazi

Tensioni commerciali tra Canada, Cina e Stati Uniti: ritorsioni dopo l’entrata in vigore dei dazi

Le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti hanno scatenato reazioni immediate da Canada e Cina, intensificando le tensioni commerciali e rischiando un’ulteriore escalation nel conflitto tra potenze economiche.
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Tensioni commerciali tra Canada, Cina e Stati Uniti: ritorsioni dopo l’entrata in vigore dei dazi - Gaeta.it

Le recenti decisioni di politica commerciale degli Stati Uniti hanno scatenato reazioni immediate da parte di Canada e Cina. La risposta a queste nuove misure imposte dal presidente Donald Trump, che ha introdotto dazi significativi sulle importazioni, mette in evidenza l’intensificarsi delle tensioni tra le potenze economiche e il rischio di un’ulteriore escalation nel conflitto commerciale.

Le reazioni della Cina alle nuove tariffe statunitensi

A seguito dell’entrata in vigore delle tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, il governo cinese ha annunciato misure di ritorsione. Le autorità della Repubblica Popolare hanno previsto un aumento dei dazi dal 10% al 15% su una serie di prodotti alimentari e agricoli statunitensi. Tra i prodotti colpiti da queste nuove tariffe figurano pollo, grano, mais e cotone, che subiranno un’ulteriore imposizione del 15%. Altri articoli, come soia, sorgo e carne di maiale, saranno soggetti a un prelievo del 10%, in vigore dal 10 marzo.

In aggiunta a queste tariffe, la Cina ha imposto controlli più severi sulle esportazioni di 15 aziende statunitensi, tra cui nomi noti nel settore della difesa come Leidos e General Dynamics. Tali misure indicano una volontà di Pechino di colpire in modo mirato le aziende americane operanti nel settore militare, sottolineando come la risposta cinese non si limiti a dazi tariffari, ma si estenda a una vigilanza più attenta sulle esportazioni di prodotti a duplice uso.

La risposta del Canada alle nuove politiche tariffarie americane

Anche il Canada ha reagito con decisione alle nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti, annunciando dazi di ritorsione. Il primo ministro Justin Trudeau ha comunicato che il governo canadese applicherà tariffe del 25% su 155 miliardi di dollari canadesi di prodotti americani. Mise in evidenza che dazi su 30 miliardi di dollari canadesi entreranno in vigore immediatamente, seguiti da altri 125 miliardi di dollari canadesi tra 21 giorni. Trudeau ha affermato che queste misure resteranno in vigore fino a quando gli Stati Uniti non ritireranno le loro tariffe.

Trudeau ha descritto le politiche tariffarie americane come “ingiustificate”, avvertendo che l’implementazione di tali dazi porterà a conseguenze dirette per i consumatori americani, come un aumento dei costi per beni di prima necessità e potenziali perdite di posti di lavoro. La situazione si presenta delicata poiché potrebbe compromettere relazioni commerciali di lungo corso fra Canada e Stati Uniti, minando il modello economico condiviso tra i due Paesi.

La posizione del Messico nel conflitto commerciale

Anche il Messico, pur non avendo annunciato misure specifiche come i vicini, ha espresso preoccupazione in merito allo sviluppo delle tensioni commerciali. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha sottolineato la necessità di “compostezza e pazienza” nel gestire la situazione, facendo riferimento a un piano d’azione che include più opzioni in risposta agli sviluppi della disputa commerciale. La mancanza di dettagli specifici ha sollevato interrogativi su come il Messico intenda affrontare il conflitto e quale impatto avrà sull’economia nazionale.

Le dichiarazioni dei leader coinvolti

Il ministero delle Finanze cinese ha reso noto che l’aumento dei dazi unilaterali da parte degli Stati Uniti danneggia le fondamenta del commercio globale, andando a gravare su aziende e consumatori e compromettendo la cooperazione economica tra nazioni. Le dichiarazioni ufficiali evidenziano la posizione cauta della Cina, che cerca di giustificare le sue misure in risposta a leggi percepite come scorrettamente aggressive da parte degli Stati Uniti.

Trudeau, dal canto suo, continua a mantenere una linea ferma nel contestare le misure americane e a sottolineare il danno potenziale che potrebbero arrecare all’economia canadese e agli scambi transfrontalieri. Il dialogo politico continua, ma le posizioni contrapposte sembrano aver indotto un raffreddamento della cooperazione, con possibili ripercussioni a lungo termine sulla geopolitica commerciale.

Resta da vedere come evolverà questo scenario e quali ulteriori reazioni emergeranno nelle prossime settimane, alla luce di un contesto internazionale sempre più teso.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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