Studenti del liceo malpighi a roma protagonisti di gesto fascista durante evento in cortile il 6 giugno

Studenti del liceo malpighi a roma protagonisti di gesto fascista durante evento in cortile il 6 giugno

Al liceo Malpighi di Roma, 31 maturandi hanno esposto uno striscione fascista e fatto il saluto romano, suscitando reazioni dure della preside Paola Virogoso e dei docenti con sanzioni disciplinari.
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Al liceo Malpighi di Roma, 31 maturandi hanno esposto uno striscione con simboli fascisti e compiuto il saluto romano, suscitando indignazione e sanzioni da parte della preside e dei docenti. - Gaeta.it

Una scena accesa ha coinvolto una trentina di maturandi al liceo malpighi di roma lo scorso 6 giugno. Nel cortile dell’istituto, mentre i più giovani si divertivano con palloncini d’acqua, un gruppo di 31 ragazzi ha esposto uno striscione con scritte in caratteri fascisti e si è messo a fare il saluto romano, il gesto storico legato al fascismo. La vicenda ha suscitato scalpore pubblicando su la repubblica fotografiche molto nitide dell’episodio.

Reazione della dirigenza e dei docenti dopo il gesto

L’episodio non è passato inosservato alla direzione del liceo malpighi. La preside, paola virogoso, ha deciso di convocare nuovamente gli scrutini per valutare i comportamenti degli studenti coinvolti. Secondo quanto riportato, è stato applicato un abbassamento dei voti di condotta per tutti coloro che hanno partecipato al gesto. In questa scuola, il voto di condotta assume un peso rilevante nella valutazione finale di ciascun studente.

Paola virogoso, parlando con i media ha manifestato la sua delusione e amarezza per quanto accaduto, ribadendo che l’istituto dedica particolare attenzione all’educazione civica nel suo percorso scolastico. Ha sottolineato che l’azione compiuta da quelle studentesse e studenti contrasta con gli sforzi fatti in aula per tramandare la consapevolezza storica e i principi della democrazia.

I docenti, tramite un documento firmato dalla maggior parte del corpo insegnante, hanno espresso indignazione per il comportamento dei ragazzi coinvolti. In questo documento si evidenzia come il gesto sia inaccettabile all’interno di un ambiente educativo, ricordando agli studenti l’importanza di rispettare e comprendere il passato senza manifestazioni che possano incitare a ideologie superate e condannate.

Descrizione dettagliata del gesto e contesto dell’evento

La dinamica dell’accaduto si è svolta tra studenti del liceo malpighi durante una giornata dedicata a momenti di festa per i maturandi e per le classi più giovani. In particolare, mentre i ragazzi più piccoli si lanciavano palloncini pieni d’acqua per giocare, i maturandi si sono radunati al centro del cortile. A quel punto, 31 di loro hanno srotolato uno striscione riportante una frase scritta con caratteri tipici del periodo fascista, un dettaglio che ha reso il gesto immediatamente riconoscibile.

Una volta dispiegato lo striscione, quasi tutti i ragazzi maschi presenti si sono messi in posa per una foto compiendo il saluto romano, ovvero alzando il braccio teso in avanti, gesto simbolico e vietato in italia se usato per finalità fasciste. Le ragazze presenti invece non hanno eseguito il saluto, rimanendo in posizione differente per lo scatto. Questo episodio ricade in un contesto più ampio di riflessione sulla memoria storica e sull’educazione ai valori democratici negli istituti scolastici.

Significato storico e impatto sulla comunità scolastica

Il saluto romano, simbolo ormai universalmente associato al regime fascista italiano degli anni trenta e quaranta, viene vietato dalla legge italiana quando usato con finalità di propaganda fascista. La manifestazione di questo gesto durante un momento pubblico all’interno di una scuola ha acceso un dibattito sia a livello locale sia tra le istituzioni scolastiche nazionali.

Non è la prima volta che episodi di nostalgia fascista emergono tra gruppi di giovani, ma la circostanza che ciò accada durante il periodo degli esami di maturità e all’interno di un liceo con un noto impegno nell’educazione civica, mette in luce la necessità di riflettere sulla formazione dei valori nei giovani. Il fatto ha spinto la comunità del liceo malpighi a confrontarsi in modo serrato sulla memoria storica e sulla prevenzione di comportamenti che alimentano ideologie estreme.

Questa vicenda rappresenta una chiamata d’attenzione per tutte le scuole italiane, specie in un momento di importanti ricorrenze nazionali e sociali sul passato fascista, a mantenere viva la consapevolezza storica e il rispetto nella vita scolastica, evitando comportamenti che possono generare divisioni o tensioni. Lo sappiamo, anche la comunità studentesca si trova oggi a misurarsi con temi delicati che richiedono un dialogo aperto e una guida chiara da parte degli educatori.

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