Il piccolo Comune di Tora e Piccilli, situato sulle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, oltre a vantare un paesaggio naturale suggestivo, ha un’antica leggenda che da sempre incuriosisce abitanti e studiosi. Secondo la tradizione locale, Lucifero sarebbe disceso dagli inferi appoggiando la sua mano ardente sulla roccia che, per il calore, si è sciolta lasciando delle impronte chiamate “le ciampate del diavolo”. Recenti studi archeologici hanno però svelato un’origine più concreta e affascinante di queste tracce, aprendo nuove prospettive per far conoscere questo patrimonio a livello nazionale e internazionale.
La scoperta scientifica delle orme preistoriche
La svolta nella comprensione delle “ciampate del diavolo” arrivò grazie al dottor Adolfo Panarello, esperto che visitò il sito e notò che quelle impronte rappresentavano le orme lasciate da uomini preistorici. La lava su cui avevano camminato, benché fosse ancora fluida in profondità, si era raffreddata in superficie abbastanza da lasciare segni permanenti. Questo ha permesso di individuare un percorso risalente a migliaia di anni fa, indicando la presenza umana fin dalla preistoria in questa zona vulcanica.
La testimonianza della vita quotidiana di antichi abitanti
Panarello spiegò che queste orme rappresentano un documento di vita quotidiana di persone che attraversavano territori ancora in via di consolidamento geologico. La lava non era solida ma neppure incandescente al punto da rendere impossibile il cammino. La testimonianza lascia intravedere la capacità degli antichi abitanti di adattarsi a un ambiente impervio. Il riconoscimento scientifico ha ribaltato la leggenda popolare trasformandola in un’occasione per comprendere aspetti della storia umana e della geologia locale.
Leggi anche:
Iniziative di valorizzazione culturale e turistica
A partire dal nuovo interesse suscitato dagli studi, il comune di Tora e Piccilli ha coinvolto Federitaly, un’organizzazione fondata nel 2021 da Carlo Verdone, originario di Caserta. Federitaly si occupa di promuovere le eccellenze culturali italiane e conta sedi in 25 paesi. L’obiettivo principale è avvicinare queste realtà a un pubblico internazionale, valorizzando anche territori poco noti.
Progetto espositivo a bordo di una nave da crociera
Tra i progetti emersi, spicca una mostra fotografica curata da Antonio Barella, presidente di Federitaly “Arte e immagine” e fotografo di fama campana. Le immagini delle orme preistoriche saranno esposte sia in forma reale che virtuale a bordo della nave da crociera MSC Grandiosa, che collega i porti più importanti del Mar Mediterraneo partendo da Civitavecchia. L’allestimento su una nave con circa 6000 passeggeri di varie nazionalità rappresenta uno strumento innovativo per far conoscere questa curiosità del patrimonio italiano a un pubblico vasto e differenziato.
In Canada è previsto un programma diverso per far emergere le “ciampate del diavolo”, con azioni mirate a coinvolgere comunità locali e turisti interessati all’archeologia e alle leggende italiane. Questo approccio punta anche alla creazione di collegamenti culturali e alla promozione del territorio tramite eventi dedicati.
La valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e il marchio made in italy 100%
Contestualmente alla promozione delle orme preistoriche, Federitaly ha focalizzato l’attenzione sulle eccellenze enogastronomiche dei piccoli borghi campani. A Piccilli è stato consegnato il riconoscimento “marchio di eccellenza Made in Italy 100%” alla pizzeria “O Re”, come segno di apprezzamento per la qualità artigianale e la tradizione radicata.
Maria Gazzerro, figlia del defunto Italo Gazzerro, ha ritirato il premio alla presenza di tutta la famiglia. Italo, definito dal presidente di Copagri Campania Salvatore Ciardiello come un contadino e pizzaiolo che produceva personalmente gli ingredienti utilizzati nelle sue pizze, rappresenta un esempio di autentica cultura del territorio. Questo premio testimonia l’impegno di chi continua a coltivare valori genuini, legati alla terra e alle tradizioni locali.
Durante la cerimonia, il consigliere regionale Vincenzo Santangelo ha letto un messaggio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che conferma l’appoggio istituzionale alle iniziative tese a sostenere le aree interne e i piccoli paesi. L’evento è stato introdotto e moderato dal giornalista Domenico Letizia, che ha seguito con attenzione tutte le fasi del riconoscimento.
Un intreccio di storia, cultura e territorio
Questi progetti rappresentano un intreccio tra storia, cultura e territorio capace di richiamare l’interesse di diversi pubblici e di dare nuova vita a una zona poco conosciuta ma ricca di potenzialità. L’attenzione verso i segni del passato si unisce alla promozione della produzione locale, offrendo una lettura complessa e multifocale del patrimonio di Tora e Piccilli.