La 60^ edizione della rieti terminillo l’energia si è svolta su un tracciato di 13,450 chilometri in condizioni meteorologiche molto difficili. Tra freddo, pioggia e grandine negli ultimi momenti di gara, Stefano Di Fulvio ha conquistato il primo posto a bordo della nova proto np 01 zytek. La competizione, organizzata dall’automobile club rieti, ha visto una partecipazione numerosa di spettatori che hanno seguito sia la gara che la sfilata di auto d’epoca.
Le condizioni meteo e l’organizzazione della gara
La manifestazione, fissata nelle prime giornate di primavera 2025 nel territorio laziale, ha iniziato sotto un sole caldo che ha attirato molti appassionati lungo il percorso. La gara invece si è complicata con l’arrivo di pioggia e grandine, che hanno reso l’ultimo tratto particolarmente insidioso per i piloti. Questi fattori hanno cambiato rapidamente la dinamica della competizione, accentuando l’incertezza e richiedendo grande prudenza da parte dei concorrenti.
In contemporanea alla corsa vera e propria, la stessa giornata ha ospitato la rieti terminillo tribute e la rieti terminillo classic. Questi eventi hanno esibito una selezione di auto d’epoca in parata e sfilata, richiamando ulteriormente gli appassionati e confermando la varietà di attrazioni proposte dall’automobile club rieti. Nel complesso, la manifestazione ha mantenuto un ritmo serrato e una cornice di pubblico attenta.
Leggi anche:
Stefano di fulvio e la vittoria in una gara provocata da condizioni critiche
Stefano Di Fulvio ha chiuso la salita in 5’05”27, imponendosi con merito davanti agli avversari in una prova pesantemente condizionata dal maltempo. Il pilota abruzzese ha dedicato il risultato al padre, proprio nel giorno del compleanno, sottolineando come non abbia mai mollato, nonostante l’arrivo della pioggia a metà percorso. Questa è la seconda vittoria consecutiva per Di Fulvio in meno di due settimane, dopo il successo ottenuto a sarnano. Il prossimo appuntamento principale sarà la svolte di popoli, gara in cui correrà sulla sua pista di casa.
La capacità di mantenere il controllo in condizioni avverse, senza rischiare incidenti, ha dimostrato l’esperienza maturata dal vincitore. La sua performance ha confermato la solidità della nova proto np 01 zytek come vettura adatta alle salite, soprattutto quando la precisione e il temperamento guidano le scelte in gara. La vittoria arriva dopo un weekend nel quale la tensione si è fatta sentire con il meteo capriccioso.
Protagonisti e podio tutto nova proto: cassibba e di caro
Il secondo e terzo posto del podio sono stati occupati da altri due piloti alla guida di vetture nova proto. Samuele Cassibba, originario di comiso, ha entusiasmato il pubblico già nelle fasi finali della gara con manovre spettacolari e sicure, riprese anche dalle telecamere di aci sport tv. La sua guida “funambolica” ha permesso di conquistare il secondo miglior tempo, frutto di prove e regolazioni accurate fatte nelle fasi di qualificazione.
Cassibba ha ammesso di aver eseguito alcune derapate “per far divertire il pubblico” ma ha detto anche che il lavoro svolto sulla vettura ha permesso di puntare a un risultato elevato, ottenuto con tenacia e precisione. La sua scuderia, ateneo, ha appoggiato il giovane pilota in una gara che ha regalato emozioni anche grazie al lavoro di squadra.
Conferma e crescita di di caro
Il terzo posto è spettato a Andrea Di Caro, pilota giovane e talentuoso di cst sport. A bordo della versione np 03 aprilie da 1150 cc, Di Caro ha vinto ancora in classe e2sc 1600. Il pilota nisseno ha abbassato il suo tempo di ben 10 secondi rispetto al 2024, dimostrando una chiara evoluzione prestazionale della macchina e del suo approccio in gara. Di Caro ha spiegato che la scelta di gomme usate non ha compromesso la prestazione, poiché il tracciato garantiva un grip elevato.
Il pilota ha anche sottolineato l’importanza dei consigli di Simone Faggioli, punto di riferimento e pluricampione, nella preparazione della gara. La presenza di un mentore come Faggioli ha rappresentato un valore aggiunto nel crescere di questo giovane atleta, che conferma la presenza di talenti in ascesa nel mondo delle cronoscalate italiane.
Le strategie e le scelte dei piloti sotto la pioggia e grandine
Simone Faggioli, ovvero la leggenda delle salite a livello internazionale, ha affrontato le condizioni meteo con cautela. Dopo aver fatto registrare il miglior tempo nelle prove ufficiali, ha deciso di evitare manovre azzardate nel tentativo di mantenere la posizione senza rischiare incidenti. La strategia si è rivelata un modo per restare protagonista senza compromettere la gara a causa del deteriorarsi delle condizioni sull’asfalto.
Gli altri concorrenti hanno subito rallentamenti soprattutto nella fase finale, quando la pioggia si è trasformata in grandine. Questo cambiamento insisteva sulla scelta dei pneumatici e sul controllo della vettura, elementi fondamentali nelle gare in montagna dove il fondo è spesso irregolare. L’alternarsi di condizioni ha messo alla prova la capacità dei team nel reagire rapidamente e calibrarsi sulle nuove situazioni.
Gestione del rischio e spettacolo in gara
In particolare, il comportamento dei piloti dietro il volante si è adattato rapidamente: alcuni hanno optato per una guida più prudente, altri, come Cassibba, hanno cercato di mantenere lo spettacolo, pur conservando il controllo. La gestione del rischio e la capacità di mantenere concentrazione sono stati punti chiave per chi ha concluso la gara nel migliore dei modi, mantenendo alta l’attenzione fino al traguardo.