Stato di emergenza per San Michele Al Tagliamento e la costa veneta dopo la bomba d’acqua del 2025

Stato Di Emergenza Per San Mic

Emergenza a San Michele Al Tagliamento e costa veneta dopo la bomba d'acqua. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

10 Settembre 2025

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per San Michele al Tagliamento e diverse zone della costa veneta, colpite da un evento meteorologico intenso che ha causato allagamenti e disagi. In particolare, l’attenzione si concentra sulla località turistica di Bibione, dove sono caduti oltre 245 millimetri di pioggia in poche ore. Le autorità hanno rapidamente attivato un intervento coordinato per limitare i danni e garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti.

Dichiarazione dello stato di emergenza e prime verifiche nei territori colpiti

Luca Zaia ha ufficializzato lo stato di emergenza in seguito all’ondata di maltempo che ha investito la costa veneta, con un impatto rilevante soprattutto nel comune di San Michele al Tagliamento. La decisione si è resa necessaria per mettere in campo risorse e mezzi straordinari a sostegno delle amministrazioni locali. I tecnici regionali hanno avviato un censimento dei danni per comprendere l’estensione delle conseguenze provocate dalla bomba d’acqua.

Le operazioni di valutazione sono concentrate con particolare attenzione sulla zona di Bibione, una delle più colpite e con un alto flusso turistico in questo periodo. I Vigili del Fuoco insieme alle squadre di Protezione Civile hanno lavorato senza sosta fin dalla notte per fronteggiare le emergenze e ridurre al minimo gli effetti della pioggia abbondante. Zaia mantiene un contatto costante con l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giampaolo Bottacin, e le altre autorità coinvolte per monitorare la situazione in tempo reale.

Interventi e coordinamento tra vigili del fuoco, protezione civile e amministrazioni

Le azioni sul campo si sono concentrate immediatamente sul prosciugamento delle aree allagate e sulle misure di contenimento dei disagi provocati dall’acqua. Giampaolo Bottacin ha riferito che nella notte sono stati utilizzati sei grandi impianti di pompaggio ad alta capacità: due gestiti dai Vigili del Fuoco e quattro dalla Protezione Civile. Questi mezzi hanno lavorato per ridurre i livelli dell’acqua accumulata, soprattutto nelle strade e nelle zone pubbliche.

In parallelo, squadre di volontari della Protezione Civile regionale sono intervenute con pompe più piccole per risolvere le situazioni di allagamento in ambito privato, come scantinati e garage. Sono stati registrati circa 60 casi di immobili invasi dall’acqua. Queste operazioni hanno carattere di urgenza soprattutto per la presenza di turisti a Bibione, che ancora affollano la località balneare. Lavorare con rapidità si è quindi rivelato cruciale per garantire sicurezza e limitare i disagi in un contesto che in questo periodo dell’anno si concentra molto sulle presenze stagionali.

Criticità e sfide affrontate a bibione dopo la pioggia intensissima

Il dato di 245 millimetri di pioggia caduta in poche ore su Bibione spiega la portata dell’emergenza. Questa quantità di precipitazioni ha messo in crisi sia la rete fognaria che i sistemi di drenaggio, facilitando l’allagamento di vie, parcheggi e aree private. La rapidità dell’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile ha evitato conseguenze peggiori per persone e strutture.

I responsabili del Consorzio Spiagge e il sindaco di San Michele al Tagliamento hanno lavorato insieme con le forze di soccorso per coordinare gli interventi. La collaborazione ha incluso anche la pianificazione di possibili scenari di miglioramento legati all’evoluzione meteo, con previsioni che indicano una riduzione progressiva delle precipitazioni. Gli operatori sul campo hanno potuto così organizzare al meglio le operazioni di ripristino delle condizioni normali, tra cui il prosciugamento degli ambienti allagati e il controllo delle infrastrutture colpite.

L’attenzione rimane alta perché il territorio, pur avendo affrontato eventi simili in passato, presenta zone particolarmente vulnerabili in questo tipo di emergenze meteorologiche. La mobilitazione è intensa anche per mantenere la sicurezza dei numerosi turisti presenti, che rappresentano una parte importante dell’economia locale in questo periodo dell’anno.