Nel 2024 è tornata la soglia Isee ordinaria per l’accesso ai bonus energia per le famiglie. I dati ufficiali di Arera indicano una diminuzione significativa delle famiglie beneficiarie, che si attesta intorno a 4,1 milioni, con un calo del 40,5% rispetto all’anno precedente. Quanto erogato per i bonus elettrici e gas si aggira intorno a 450 milioni di euro, con una ripartizione sostanziale tra energia elettrica e gas. L’andamento dei prezzi energetici ha condizionato anche la presenza di misure straordinarie destinate a coprire i costi, mentre il numero di nuclei con bonus per disagio fisico ha registrato un aumento. Arera fornisce anche un quadro sugli indennizzi erogati ai clienti, oltre a dati dettagliati su reclami e richieste di informazioni per i servizi di elettricità e gas.
La soglia isee e la riduzione delle famiglie beneficiarie nel 2024
Per il 2024 la soglia Isee per accedere ai bonus energia è tornata al valore ordinario stabilito dalla normativa precedente. Questo ha causato una riduzione abbastanza rilevante del numero di famiglie ammesse, scese a circa 4,1 milioni, con un taglio del 40,5% rispetto all’anno 2023. Tale riduzione riflette una scelta politica che limita la platea dei beneficiari rispetto al periodo in cui erano stati adottati parametri più estesi.
Le famiglie che hanno ricevuto le agevolazioni sono invece state 4,5 milioni, suddivise in 2,8 milioni per il bonus elettrico e 1,7 milioni per il bonus gas. Secondo la relazione annuale 2024 di Arera, la stima dell’importo versato a copertura di questi bonus ammonta a circa 360 milioni di euro nel settore elettrico e 93 milioni per il gas. Questi numeri confermano un grande impegno economico da parte delle istituzioni, nonostante la riduzione della platea di chi può ottenere il beneficio.
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Il contributo straordinario ccs nella legge di bilancio 2024
La legge di bilancio 2024 ha inoltre previsto la conferma, per il primo trimestre dell’anno, di una componente straordinaria di contributo chiamata CCS. Questa è stata inserita per mantenere il sostegno economico ai bonus elettrici, finanziata direttamente con risorse dello Stato. La decisione dipende dall’andamento ancora rialzista dei prezzi dell’energia, che pesa sulle spese delle famiglie.
Aumento del bonus per disagio fisico e impatto sulle famiglie
Il numero dei nuclei familiari con diritto al bonus per disagio fisico energetico ha evidenziato una crescita importante nel 2024. Al 31 dicembre, i beneficiari erano 77.175, un aumento del 16% rispetto all’anno precedente. Questo incremento si deve probabilmente al rincaro delle bollette ma anche a una maggiore consapevolezza da parte delle famiglie circa questo specifico tipo di agevolazione.
Il bonus per disagio fisico è rivolto a utenti con apparecchiature elettromedicali che dipendono dall’energia elettrica per motivi di salute. La maggior diffusione del riconoscimento testimonia un’attenzione crescente verso le difficoltà concrete degli utenti e la comunicazione più efficace da parte degli enti locali e dei gestori nel far conoscere questa opportunità.
L’incremento di questi beneficiari mostra quanto i costi dell’energia si siano fatti sentire, spingendo anche le fasce più fragili della popolazione a rivolgersi ai meccanismi di sostegno. Il fenomeno riflette una fotografia reale della difficoltà a far fronte alle spese di casa, specie per chi ha bisogni sanitari particolari.
Reclami e indennizzi nel settore elettrico nel 2024
Nel settore dell’energia elettrica, le imprese hanno ricevuto nel 2024 un totale di 298.690 reclami scritti, con una riduzione dell’8,3% rispetto all’anno precedente. La diminuzione indica una leggera riduzione dei motivi di insoddisfazione o potenziali problematiche di servizio. Le richieste di informazioni sono calate di più, attestandosi a 261.117 .
I reclami maggiori riguardano spesso la gestione delle fatture, con 6.566 rettifiche di fatturazione e 565 rettifiche legate a doppie fatturazioni, quest’ultime fortemente ridotte rispetto al 2023. Le rettifiche di doppia fatturazione hanno registrato un calo di oltre il 57%. Questi dati testimoniano un miglioramento, almeno nelle questioni più gravi di fatturazione.
Gli indennizzi automatici ai clienti del mercato libero
Gli indennizzi automatici coinvolgono soprattutto ritardi nella risposta ai reclami: nel 2024 sono stati erogati oltre 1,1 milioni di euro a clienti del mercato libero, una cifra inferiore rispetto a quella dell’anno precedente, che era di quasi 1,7 milioni di euro. I rimborsi riguardano principalmente situazioni di mancato rispetto degli standard di servizio da parte dei fornitori.
Andamento dei reclami e indennizzi nel settore gas nel 2024
Nel settore gas, l’andamento delle segnalazioni è diverso da quello elettrico: i reclami scritti sono aumentati a 202.784, segnando un +19,5% rispetto al 2023. È interessante notare che la stragrande maggioranza di questi, l’83,3%, arriva da clienti domestici nel mercato libero, evidenziando un livello di insoddisfazione crescente tra gli utenti finali.
Le richieste di informazioni però sono diminuite del 19,9%, con 127.311 istanze ricevute. Anche le rettifiche di fatturazione si sono ridotte a 7.775 . Gli indennizzi riconosciuti a seguito dei reclami sono stati 21.134, in calo di circa il 5% rispetto al 2023 e quasi tutti legati a ritardi nella gestione e nella risposta.
L’ammontare totale degli indennizzi erogati per il gas si è aggirato attorno a 922.000 euro. Il leggero calo rispetto all’anno precedente è coerente con una migliore gestione complessiva, anche se l’aumento dei reclami segnala aree di difficoltà da risolvere.
La customer satisfaction sulle risposte ai reclami secondo arera
Arera ha condotto un’indagine per valutare la soddisfazione dei clienti riguardo le risposte ricevute a reclami scritti e richieste di informazioni. Il risultato è un indice di soddisfazione complessivo in crescita, che nel 2024 ha raggiunto il valore 91, uno dei più alti degli ultimi anni .
Dal punto di vista dei clienti, il 57,9% si è dichiarato soddisfatto rispetto alle risposte fornite, mentre il 42,1% ha mostrato insoddisfazione. Questo dato conferma che la qualità del servizio continua a oscillare, anche se migliora rispetto al passato. I fattori considerati più importanti da chi si è espresso sono la capacità di risolvere il problema segnalato e la chiarezza delle spiegazioni ricevute.
Trasparenza e concretezza nelle risposte
L’indagine mette in evidenza una forte attenzione alla trasparenza e alla concretezza delle risposte. Un distintivo orientamento emerge verso l’esigenza che i fornitori gestiscano i problemi con efficacia, andando oltre il semplice ricevimento del reclamo. Arera prosegue il monitoraggio per stimolare miglioramenti nel servizio.