Nel cuore di Torino, un ampio traffico di droga è stato smascherato dai Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo. L’operazione ha rivelato un vero e proprio supermarket della sostanza stupefacente, attivo giorno e notte, a pochi passi dalla Mole Antonelliana. Una serie di controlli e indagini, coordinate dal Tribunale di Torino, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare nella notte tra il 22 e il 23 marzo, con 12 indagati di origine centro e nord africana. Di questi, cinque sono stati incarcerati mentre per altri sette è stato imposto un divieto di dimora nel Comune di Torino.
Un traffico documentato dalle telecamere
Le forze dell’ordine hanno potuto raccogliere prove schiaccianti attraverso immagini provenienti da telecamere di sorveglianza e pedinamenti. Le indagini si sono concentrate su via Cesare Balbo, un’area nel quartiere Santa Giulia, nota per la presenza quotidiana di centinaia di studenti universitari. È proprio qui che gli inquirenti hanno rinvenuto un’attività di spaccio in pieno svolgimento, caratterizzata da consegne rapide e una clientela abituale. Le immagini raccolte hanno testimoniato una costante attività di vendite di hashish e marijuana, costringendo le autorità a un intervento deciso.
Concretamente, le indagini hanno rivelato 295 episodi di spaccio, con la possibilità che il numero aumenti, visto il flusso continuo di attività illecita. Durante il periodo di indagine, ben 50 individui sono stati arrestati in flagranza di reato, mentre ulteriori 15 sono stati denunciati. Questo traffico non ha conosciuto interruzioni nemmeno dopo la chiusura formale delle indagini.
Riflessioni sull’intervento delle forze dell’ordine
Secondo quanto afferma la Procura, i dodici indagati sono considerati gravemente indiziati di concorso continuato nella cessione di sostanze stupefacenti. L’entità dell’operazione riflette un impegno concreto da parte delle autorità per contrastare l’illecito nel centro cittadino. Tuttavia, la questione che rimane aperta riguarda la continuità di questi sforzi. Ciò che è emerso è una mappa dello spaccio che si allunga, suggerendo che, nonostante questo blitz operativo, il fenomeno della droga potrebbe non essere così facilmente reprimibile.
Ora si attendono sviluppi che possano indicare se questa azione sarà l’inizio di un impegno duraturo per ripristinare la legalità in zone così centrali e vitali della città. I cittadini, intanto, osservano con attenzione, sperando che questo intervento rappresenti solo la prima pietra di un vero e proprio progetto di sicurezza e ordine pubblico nelle strade torinesi.