Scoperta in Austria: recinti circolari neolitici di 6500 anni che svelano antichi insediamenti agricoli

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Recinti neolitici da 6500 anni scoperti in Austria, tracce di antiche comunità agricole. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

11 Settembre 2025

Una più approfondita indagine archeologica ha messo in luce importanti tracce di insediamenti neolitici in Austria, a Rechnitz nel Burgenland. Qui, un gruppo di esperti ha riportato alla luce strutture circolari risalenti a quasi 7 mila anni fa legate alla vita agricola e sociale degli abitanti dell’età della pietra in questa parte d’Europa.

La scoperta archeologica a Rechnitz: recinti neolitici grandi e complessi

Nel sud-est austriaco, vicino al confine con l’Ungheria, sono emerse le strutture di recinti circolari monumentali risalenti al Neolitico. Le indagini sul sito sono iniziate con rilievi geomagnetici, ma solo con gli scavi recenti sono state rivelate buche per pali, frammenti di ceramiche e fossati che definivano chiaramente i contorni di questi antichi spazi. Le strutture sono particolarmente grandi, con diametri che superano i 100 metri, e presentano fossati e argini che rendono ancora più evidente la complessità delle opere.

Il responsabile degli scavi, Nikolaus Franz, ha definito il sito una «finestra sull’età della pietra», sottolineando che l’area testimonia il passaggio dalla vita nomade basata sulla caccia e raccolta a nuove forme di insediamenti stabili, legati all’agricoltura e all’allevamento. Questa transizione è un punto cruciale per capire l’evoluzione delle prime comunità europee. Le analisi condotte in collaborazione con l’Università di Vienna mirano a ricostruire i dettagli dell’uso del suolo e le modifiche del paesaggio operate da questi gruppi umani.

Significato e ipotesi Sull’uso dei recinti circolari neolitici

I recinti circolari rinvenuti sono parte di un fenomeno che riguarda diversi siti dell’Europa centrale, datati indicativamente tra il 4800 e il 4600 a.C. Queste strutture ingegneristiche, note come Kreisgrabenanlagen, evidenziano l’impegno collettivo delle comunità neolitiche nel costruire spazi con fossati e argini.

Il loro scopo resta ancora oggetto di dibattito. Alcuni archeologi ipotizzano che i recinti servissero per cerimonie rituali o culti collegati ad eventi solari come i solstizi. Altri ritengono improbabile una funzione univoca e suggeriscono che le strutture potessero essere centri comunitari o avessero un ruolo difensivo. Nel sito di Rechnitz, il numero elevato di recinti, insieme ad altre scoperte simili in Austria e paesi confinanti come Ungheria, Germania e Repubblica Ceca, indica un’area di grande rilievo e attività sociale durante il Neolitico medio.

Il progetto di ricerca ha rilevato che questi insediamenti non sono isolati ma si inseriscono in una rete più ampia di interconnessioni fra gruppi neolitici, fornendo così un quadro più articolato delle dinamiche di popolamento e di interazione in questa parte dell’Europa.

Sviluppi futuri: il centro visitatori e il villaggio dell’età della pietra a Rechnitz

L’amministrazione pubblica del Burgenland sta programmando di rendere accessibile il sito tramite la costruzione di un Centro Visitatori Archeologico e la ricostruzione di un villaggio dell’età della pietra proprio a Rechnitz. L’obiettivo è offrire una esposizione che non si limiti alla mera documentazione tecnica ma coinvolga direttamente visitatori e studenti.

Saranno disponibili ricostruzioni della vita quotidiana durante il Neolitico, accompagnate da programmi educativi per far comprendere meglio questa fase storica. Lo spazio espositivo inviterà a scoprire in maniera tangibile le abitudini, le pratiche agricole e le strutture sociali di quelle prime comunità stabili. Questi interventi intendono trasformare il sito archeologico in uno strumento di conoscenza a portata d’attenzione pubblica.

Con questi passi, il Burgenland rafforza la sua posizione come luogo di interesse per la storia antica europea e per l’archeologia del Neolitico, offrendo un’opportunità di approfondimento anche per il turismo culturale nella regione.