Scauri Minturno, celebra Sant’Albina: tre giorni di festa tra fede, storia e giovani generazioni

Scauri Minturno, celebra Sant’Albina: tre giorni di festa tra fede, storia e giovani generazioni

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Minturno festeggia Sant’Albina con tre giorni di celebrazioni tra spiritualità e identità civile. La giovane martire è patrona del mare, dei giovani e della comunità scaurese.

Nei giorni 27, 28 e 29 giugno la comunità di Minturno si prepara a celebrare Sant’Albina vergine e martire, compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta e della Città, figura centrale della devozione locale e antica Patrona di Scauri, del mare e dei naviganti. La sua memoria torna al centro della vita religiosa e civile attraverso un programma di eventi che unisce liturgia, cultura e comunità.

Da quest’anno, la festa viene collocata nella domenica successiva alla Natività di San Giovanni Battista, per ricordare l’anniversario della traslazione della reliquia della testa della Santa, avvenuta il 23 giugno 1985, dalla Basilica Cattedrale di Gaeta alla parrocchia scaurese. Un gesto che rinsalda un legame plurisecolare tra la Santa e la popolazione che da sempre la venera come protettrice.

Il culto di Sant’Albina si radica nella tradizione cristiana primitiva del territorio e rappresenta una testimonianza di fede coraggiosa. Durante la pandemia, nel 2020, l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari l’affidò alla protezione della Santa, definendola “sorella per la sua giovane età, per il suo coraggio e il suo esempio”. In quell’occasione, l’intera Arcidiocesi venne posta sotto il suo patrocinio.

Una tradizione antica tra mare, fede e memoria popolare

La festa di Sant’Albina è molto più di una ricorrenza religiosa. È la memoria viva di un’antica “passio”, secondo cui il corpo della giovane martire, decapitata a Cesarea Marittima, sarebbe approdato via mare sulle coste scauresi, presso Monte d’Oro. Un evento che ha segnato profondamente l’identità religiosa e storica del luogo, dando origine al culto locale e alla venerazione popolare come Patrona del mare.

Per questo, nei secoli, naviganti, pescatori e famiglie legate al mare si sono affidate a lei nei momenti più critici. La tradizione orale e liturgica si è tramandata come patrimonio collettivo, rinnovando ogni anno la promessa di devozione attraverso le celebrazioni, le processioni e i gesti di pietà che coinvolgono tutta la comunità. La scelta di radicare la festa in un periodo estivo accentua il legame tra mare, memoria e partecipazione.

La parrocchia locale conserva con cura il luogo dove è custodita la reliquia, e l’intera organizzazione degli eventi punta a coinvolgere non solo i fedeli ma anche le nuove generazioni, a cui Sant’Albina viene consegnata come esempio di forza, purezza e coerenza.

Una patrona per i giovani e i bambini: il futuro affidato al suo esempio

Uno degli aspetti più sentiti di questa celebrazione è il legame con il mondo giovanile. Sant’Albina è riconosciuta come Patrona dei ragazzi e dei giovani, e non a caso un grande murales la raffigura sull’oratorio della parrocchia, visibile dal campetto frequentato ogni giorno da decine di bambini. L’attenzione verso le nuove generazioni è parte integrante del messaggio spirituale legato alla Santa, che nel 2020 fu anche invocata come protettrice dei bambini da parte dell’Arcivescovo, in uno dei momenti più difficili della storia recente.

Il messaggio lasciato dalla figura di Sant’Albina è oggi più attuale che mai. Invita la comunità a credere nel Vangelo, ad essere operatori di pace e giustizia e a non temere la testimonianza di una fede che si esprime con coerenza e coraggio. Le celebrazioni di quest’anno assumono così un valore doppio: rinnovano la tradizione e rilanciano l’impegno per una comunità unita, consapevole e proiettata verso il futuro, capace di coltivare nei giovani i semi della speranza.

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