Chiara Valerio presenta a Scauri “La fila alle poste”: nuovo romanzo ambientato tra mare e montagne. L’appuntamento è domani sera per il secondo incontro di “Libri sulla Cresta dell’Onda”.
Scauri, frazione di Minturno, ha smesso da tempo di essere solo una cartolina affacciata sul mare. Da qualche anno, grazie ai romanzi di Chiara Valerio, è diventata una geografia narrativa, un luogo in cui la vita quotidiana si trasforma in letteratura. Lo ha fatto con “Chi dice e chi tace”, che l’ha portata fino alla finale del Premio Strega 2024, e lo fa ancora con “La fila alle poste”, romanzo appena pubblicato da Sellerio. Domani sera, mercoledì 23 luglio, la scrittrice tornerà a casa per incontrare i lettori sul lungomare Nazario Sauro, all’Arena Mallozzi, nell’ambito della rassegna “Libri sulla Cresta dell’Onda”, organizzata dalla libreria Tuttilibri di Formia.
Ad accoglierla ci sarà la sua gente, quella stessa che solo un anno fa l’aveva applaudita al rientro dall’esperienza dello Strega, conclusa con un terzo posto. «È stato un grande successo – racconta Enza Campino, tra gli organizzatori – e non solo in Italia: il libro è in corso di traduzione in diverse lingue, tra cui lo spagnolo, per il quale l’editore ha scelto in copertina una illustrazione di Monte d’Oro a Scauri». Un omaggio che racconta come questa parte del sud pontino, spesso ignorata dalla narrativa nazionale, sia diventata un luogo vivo, complesso, letterario.
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Nel nuovo romanzo, torna Lea Russo, l’avvocata che aveva già popolato le pagine di Valerio. Stavolta la troviamo cambiata, turbata dalla morte di Vittoria e trascinata in un’indagine che ruota attorno a una bambina uccisa. Sullo sfondo, sempre Scauri, con le sue strade conosciute, le facce familiari, i silenzi pesanti. Un paese dove, come scrive l’autrice, “non si è mai davvero sorpresi da quanto accade”. La tensione narrativa cresce proprio in quella dimensione dell’intimo, in cui il confine tra pubblico e privato si assottiglia. Tutti sanno, nessuno parla. Tutti vedono, nessuno agisce.
Chiara Valerio riesce ancora una volta a legare il luogo alla memoria, e a trasformare una fila alle poste in una metafora sottile e precisa della società. Un’operazione letteraria che non perde rigore, e che affonda le radici nella formazione matematica dell’autrice, capace di organizzare le emozioni con la precisione di un’equazione.
Oltre a scrivere romanzi, Valerio è attiva in più fronti: cura programmi per Radio Rai 3, scrive per il cinema e il teatro, ed è editor della narrativa italiana per Marsilio. Collabora con La Repubblica, Il Sole 24 Ore e Vanity Fair, ed è tra le voci del programma “L’isola deserta” e della storica trasmissione “Ad alta voce”.
L’evento di domani, con ingresso libero fino a esaurimento posti, inizierà alle 21:15. La serata sarà accompagnata dalla musica dal vivo del sassofonista Domenico Vellucci, per un incontro che si preannuncia intimo, ma molto partecipato.
Giovedì 24 luglio, la rassegna proseguirà con un nuovo appuntamento: all’Area Archeologica di Caposele, a Formia, sarà ospite Azar Nafisi, con una riflessione su “Leggere pericolosamente” e “Leggere Lolita a Teheran”, pubblicati da Adelphi.