Un nuovo arrivo di migranti ha interessato la costa di roccella ionica, con 93 persone soccorse mentre erano a bordo di una barca a vela partita dalla Turchia. Fra i migranti ci sono donne, uomini e diversi minori, alcuni non accompagnati. La capitaneria di porto ha condotto il gruppo in sicurezza fino al porto.
Dettagli sullo sbarco a roccella ionica e soccorsi effettuati
Il 26 aprile 2025, 93 migranti sono stati intercettati di fronte alle coste di roccella ionica, in provincia di reggio calabria. Il gruppo comprendeva 72 uomini e 21 donne, con la presenza di 12 minori, uno dei quali un neonato, e otto minori non accompagnati. I migranti si trovavano a bordo di una barca a vela partita dalla turchia quando è intervenuta una motovedetta della capitaneria di porto locale. Gli agenti hanno soccorso la barca, in un tratto di mare aperto, conducendo tutti in sicurezza verso il porto.
La presenza di minori, soprattutto quelli senza accompagnatori adulti, ha richiesto attenzione particolare da parte delle autorità. Sono state attivate le procedure di assistenza previste per i bambini in stato di vulnerabilità. Le nazionalità dei migranti comprendono pachistana, afgana, irachena e iraniana. Questi dati indicano che la rotta seguita dal gruppo è quella orientale del mediterraneo.
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La capitaneria di porto di roccella ha quindi svolto un ruolo operativo e organizzativo, coordinando l’ordine dello sbarco e fornendo soccorso umanitario immediato. Le condizioni meteo e di navigazione in quella zona del mar ionio hanno richiesto attenzione particolare per garantire la sicurezza di tutti, specie dei più giovani.
Sbarco simultaneo a reggio calabria con la sea eye 5
Sempre nella stessa giornata, un altro gruppo di migranti è sbarcato a reggio calabria. La nave “Sea Eye 5” ha portato in porto 14 persone, tutte di sesso maschile, tra cui un minorenne. Si tratta di un caso a parte rispetto al gruppo sbarcato a roccella ionica, con modalità diverse e un numero più contenuto di migranti.
La presenza di una ong come Sea Eye 5 sul mare sottolinea che, nonostante i controlli, continuano le traversate in partenza dalla turchia o da altri paesi dell’area mediorientale. Anche questo gruppo, come quello arrivato a roccella ionica, è stato assistito dalle autorità portuali locali una volta attraccato.
Le condizioni di salute e il supporto medico sono stati verificati a bordo dopo lo sbarco, per garantire la risposta immediata alle necessità dei migranti. L’intervento delle organizzazioni umanitarie e delle istituzioni locali è cruciale in queste operazioni, specie se tra i migranti ci sono minorenni o persone vulnerabili.
Contesto migratorio e rotte attive nel mediterraneo orientale
Questi sbarchi confermano che le rotte migratorie dal medio oriente e dall’asia meridionale verso l’italia attraverso il mar mediterraneo restano attive. La partenza dalla turchia evidenzia l’esistenza di canali preferenziali per raggiungere le coste calabresi via mare.
Il flusso coinvolge spesso persone provenienti da paesi come pakistan, afghanistan, irak e iran, che tentano di fuggire da conflitti, instabilità politica o difficoltà economiche. La presenza di minori non accompagnati mette in luce la fragilità di queste situazioni.
Le operazioni di soccorso e accoglienza si svolgono in un contesto complesso, che unisce emergenze umanitarie a questioni di sicurezza e controllo delle frontiere. Le autorità italiane monitorano costantemente le rotte e coordinano interventi per garantire il rispetto delle norme internazionali e offrire protezione alle persone che rischiano la vita nel viaggio.
La gestione di sbarchi come quelli di roccella ionica e reggio calabria richiede dunque un impegno articolato, capace di mettere al centro le esigenze di chi arriva e di mantenere l’ordine sulle coste.