Salvi Vivai ha aperto il 17 maggio a Lagosanto, in provincia di Ferrara, il parco sculture “Orme nelle radici”, un progetto che unisce arte e benessere sul luogo di lavoro. Questa iniziativa segna un passo importante per l’azienda agricola, da anni impegnata nella ricerca e nell’innovazione, con l’intento di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. L’evento ha attirato autorità locali e dipendenti, mostrando come l’arte possa integrarsi con la vita produttiva in modo funzionale.
Il valore del welfare aziendale nella realtà di salvi vivai
Durante l’inaugurazione, Silvia Salvi, amministratore dell’azienda, ha sottolineato come il vero valore di Salvi Vivai sia il suo team. Il parco nasce per favorire il benessere dei lavoratori, spostando l’attenzione dal semplice rendimento a una dimensione più ampia, che comprende motivazione e senso di appartenenza. L’idea è che investire in welfare non sia solo un costo, ma una scelta che genera vantaggi concreti nel lungo periodo.
Salvi Vivai, attiva dal 1970 nel settore agricolo, ha sempre puntato sull’innovazione ma questa volta ha voluto andare oltre. La creazione di uno spazio dedicato alla rigenerazione mentale e fisica si presenta come un’idea originale nel settore vivaistico italiano. Il parco è molto più di una semplice decorazione: è pensato per offrire un luogo di relax e pausa dove i dipendenti possano ricaricare le energie. L’approccio dimostra che dedicare attenzione al benessere si traduce in un ambiente di lavoro più sereno e produttivo.
Leggi anche:
Arte e natura combinate nel parco
Le sculture sono opera di Sara Cancellieri, artista originaria delle Marche, che ha scelto materiali capaci di dialogare con l’ambiente circostante. Tra le opere più suggestive si trovano i “Bigfoot”, grandi piedi in terracotta da cui si innalzano radici. Questi elementi rappresentano un collegamento simbolico con il tema della natura e identità dell’azienda.
Accanto ai Bigfoot, spiccano frutti stilizzati come kiwi, ciliegie e mele realizzati in ceramica smaltata dalle tonalità vivaci. Questi richiami alla frutticoltura di Salvi sono direttamente collegati alle attività produttive. L’azienda è infatti nota per coltivare varietà innovative di kiwi, come la NM61 a polpa verde e la MFR001 a polpa giallo-rossa. La NM61 si distingue per una maturazione anticipata, maggiore resistenza alle malattie e caratteristiche organolettiche apprezzate, mentre la MFR001 si differenzia per dimensioni maggiori e una polpa con sfumature colorate, combinando aspetti estetici a qualità di gusto.
L’insieme delle opere va letto come un racconto che lega tradizione e innovazione, un modo per rendere visibile la filosofia aziendale attraverso l’arte.
Il significato del progetto “orme nelle radici” e la filosofia aziendale
Il nome del parco racchiude un messaggio profondo, secondo quanto spiegato da Silvia Salvi. Le “orme” evocano i passi quotidiani che segnano il cammino verso il futuro, mentre le “radici” richiamano l’eredità e l’esperienza acquisita nel passato. Questa tensione tra memoria e crescita caratterizza la strategia di Salvi Vivai, che riconosce l’importanza di mantenere salde le origini per aprirsi a nuove strade.
Questa lettura conferma come il parco non sia solo uno spazio fisico, ma un simbolo che ricorda agli operatori il valore della continuità e dell’impegno quotidiano. Il legame con la storia aziendale è fondamentale per mantenere una direzione coerente, soprattutto in un settore in cui la tradizione è molto sentita.
Un evento celebrativo a Lagosanto
La cerimonia di apertura si è svolta in concomitanza con la Sagra della Fragola di Lagosanto, offrendo un’occasione di festa che ha coinvolto tutta la comunità locale. I partecipanti hanno potuto visitare le serre di Salvi Vivai, scoprendo le tecniche di coltivazione delle piantine di kiwi e ciliegio. L’azienda produce ogni anno milioni di piante da frutto, fragole e portinnesti, confermandosi tra le principali realtà del settore.
Durante l’evento è stata allestita una mostra fotografica intitolata “Coltivare integrazione: storie di donne tra terre, lavoro e diritti”, organizzata dal Cineclub di Lagosanto. L’esposizione ha raccontato il ruolo delle donne in agricoltura, sottolineando un tema caro a Silvia Salvi, tra le fondatrici dell’Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta. Questo gruppo sostiene la visibilità e l’influenza delle professioniste nella filiera ortofrutticola italiana. Silvia Salvi ha evidenziato come la presenza femminile sia maggioritaria nelle maestranze, ma diminuisca ai livelli decisionali. L’associazione lavora proprio per colmare questo divario.
Impegno di salvi vivai nella sostenibilità e innovazione agricola
Il parco sculture rientra in una strategia più ampia di impegno verso pratiche sostenibili. Negli ultimi anni Salvi Vivai ha investito in progetti come il laboratorio di micropropagazione e ricerche sul biochar insieme all’università di Parma. Queste iniziative mirano a ridurre l’impatto ambientale e migliorare la resilienza delle colture.
L’azienda punta così non solo a rinnovare la propria produzione, ma anche a integrare metodi che rispettino il territorio e contribuiscano alla conservazione dell’ambiente. L’attenzione al benessere delle persone e all’ecosistema disegnano un modello di impresa che si muove in più direzioni.
La giornata inaugurale si è conclusa con una degustazione guidata di fragole, momento che ha rinsaldato il legame con il territorio e le sue produzioni. Questa dimensione locale è parte centrale nell’identità di Salvi Vivai e nelle scelte che guidano la sua attività.