Il settore turistico affronta una nuova fase con l’arrivo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del Turismo, aggiornato dopo quasi sei anni dalla scadenza del precedente. A Reggio Emilia, nella sede di Confcommercio, è stata una tappa importante del roadshow promossa da Federalberghi per illustrare le novità di questo accordo, in vigore dal 1° luglio 2024 fino al 31 dicembre 2027. L’incontro ha messo a fuoco le sfide del lavoro nel turismo, soprattutto nell’area emiliana, particolarmente legata alle professioni della ristorazione e dell’ospitalità.
Federalberghi presenta il nuovo contratto collettivo del turismo a reggio emilia
Il roadshow organizzato da Federalberghi ha fissato il suo appuntamento reggiano nel cuore delle attività di Confcommercio, in viale Timavo. Qui operatori e operatrici del turismo hanno potuto conoscere da vicino il nuovo Contratto collettivo nazionale firmato nel luglio 2024. Con una durata di 42 mesi, il documento sostituisce ufficialmente il precedente, scaduto a fine 2018, offrendo strumenti aggiornati per regolare le condizioni di lavoro e facilitare il rapporto tra datori e collaboratori.
Principali modifiche e aumenti contrattuali
Tra le modifiche più rilevanti è stato deciso un aumento contrattuale di 200 euro al quarto livello, a fronte delle richieste iniziali dei sindacati che puntavano a 340 euro. La proposta di bonus o premi una tantum non ha trovato spazio nell’accordo definitivo. La presenza del capo servizio sindacale di Federalberghi nazionale, Angelo Giuseppe Candido, ha permesso di mettere in luce elementi fondamentali, come la centralità delle figure di esercenti e addetti nelle strutture ricettive e della ristorazione, indicati tra le più richieste in Emilia.
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La situazione del lavoro nel turismo a reggio emilia e in emilia romagna
Reggio Emilia si colloca come sesto luogo in Emilia Romagna per numero di assunzioni nel settore turistico. I dati Unioncamere segnalano il 4,9% di posizioni occupate, una cifra importante benché ben lontana dalla leadership di Rimini, che raggiunge quasi il 40%. Dopo Modena, Reggio è in vantaggio rispetto a Ferrara, Parma e Piacenza, sottolineando come qui il turismo resti un mercato significativo per l’occupazione.
Mismatch tra competenze e richieste delle imprese
Un tema ricorrente emerso nel corso dell’incontro è il “mismatch”, cioè il disallineamento tra le competenze disponibili e le richieste delle imprese turistiche. Candido ha insistito sulla necessità di un lavoro più capillare per avvicinare giovani e imprese, superando percezioni negative sul lavoro alberghiero. Ha spiegato come oggi quel settore rappresenti “uno dei pochi ascensori sociali ancora operativi, capace di offrire possibilità reali di crescita e carriera, contrariamente a quanto credono tanti ragazzi che vedono queste professioni come una fermata provvisoria.”
Priorità e tutele del nuovo contratto: tra aumento salariale e conciliazione vita-lavoro
Le parti sociali hanno definito una serie di aspetti che migliorano le condizioni lavorative di chi opera nel turismo. Oltre alla crescita salariale significativa rispetto ai livelli del contratto scaduto, si è puntato anche a una migliore organizzazione dei tempi e a una maggiore attenzione al bilanciamento tra lavoro e vita privata. Tra le novità rilevanti, la figura del segretario al ricevimento e la conferma di tutele come la tredicesima e la quattordicesima mensilità.
Il contratto ha inoltre rafforzato le normative riguardo ai congedi di maternità e all’assistenza sanitaria, rispondendo in parte alle esigenze più sentite dai lavoratori. C’è però ancora un problema legato al ricorso massiccio a contratti a termine, che rappresentano quasi il 60% delle assunzioni nel settore. Questa condizione alimenta insicurezza sul lavoro e precarietà diffusa, un nodo da sciogliere per le organizzazioni, chiamate a trovare soluzioni più stabili.
Formazione e sicurezza sul lavoro, sfide aperte per il turismo reggiano
Durante l’incontro è intervenuta anche Lara Marastoni, responsabile dei rapporti di lavoro presso Ascom Reggio Emilia, che ha messo in evidenza l’importanza di completare e migliorare gli strumenti di formazione e sicurezza adottati nelle imprese turistiche locali. Ha citato una convenzione recente che consente alle aziende di formare i propri dipendenti a costi ridotti, un tentativo concreto di preparare meglio la forza lavoro alle richieste di un settore complesso.
Sicurezza sul lavoro e condizioni delle assunzioni
Il tema della sicurezza sul lavoro è senz’altro centrale: il documento di valutazione dei rischi aggiornato rappresenta una tappa indispensabile per tutelare lavoratori e lavoratrici, ma resta aperta la questione delle condizioni di lavoro soprattutto nel contesto delle assunzioni precarie o dei contratti a chiamata. La sensibilità verso questi aspetti è aumentata negli ultimi mesi, e gli enti locali insieme alle associazioni di categoria cercano modalità per intervenire con efficacia.
L’incontro di Reggio Emilia ha rappresentato un momento di confronto diretto su un tema cruciale per un territorio dove il turismo, nonostante le difficoltà, costituisce ancora una fonte importante di lavoro e sviluppo economico.