La trattativa per il rinnovo dei contratti collettivi nel settore ferroviario ha trovato un accordo dopo quasi un anno e mezzo di incontri. Questo risultato interessa circa 90mila lavoratori italiani coinvolti nelle attività ferroviarie e nella mobilità. Gli accordi riguardano sia il contratto nazionale sia quello aziendale del gruppo Fs Italiane, entrambi scaduti a fine 2023.
Accordo tra agens e sindacati per il contratto nazionale della mobilità e attività ferroviarie
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per la mobilità e le attività ferroviarie è stato siglato con Agens, l’agenzia confederale che rappresenta trasporti e servizi. Dopo un confronto lungo 18 mesi, sono arrivate le firme che stabiliscono una nuova validità contrattuale fino al 31 dicembre 2026. L’ipotesi di accordo coinvolge migliaia di dipendenti impegnati nei vari segmenti del trasporto ferroviario.
Definizione degli aspetti economici e normativi
Il documento firmato definisce i termini economici e normativi che regoleranno il rapporto di lavoro per gli anni a venire. La scelta di prorogare il contratto fino al 2026 vuole offrire una stabilità duratura ai dipendenti e alle aziende del comparto. I sindacati hanno sottolineato il valore della mediazione raggiunta e hanno evidenziato come si sia trattato di un percorso complesso, ma necessario, per mettere ordine a una situazione contrattuale scaduta da mesi.
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La cifra economica più rilevante riguarda l’aumento retributivo previsto in busta paga. Il rinnovo prevede un incremento medio di 230 euro al mese, un elemento che va a migliorare la condizione mensile dei lavoratori del settore.
Il rinnovo del contratto aziendale di secondo livello con gruppo fs italiane
Parallelamente alla contrattazione nazionale, il gruppo Fs Italiane ha siglato con le organizzazioni sindacali l’ipotesi di rinnovo del contratto aziendale di secondo livello. Anche questo contratto si riferisce al gruppo Fs, il principale operatore ferroviario italiano, ed è stato confermato con validità fino a fine 2026.
Dettaglio delle condizioni specifiche
Questo accordo copre specifiche condizioni lavorative che riguardano esclusivamente il personale interno di Fs Italiane, permettendo di dettagliare aspetti economici e normativi non trattati a livello nazionale. La pratica del rinnovo del contratto di secondo livello è fondamentale per adattare le regole alle esigenze aziendali e per calmierare le difficoltà di un mercato complesso come quello ferroviario.
I sindacati che hanno partecipato a queste trattative, ovvero Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal, hanno annunciato insieme la conclusione positiva delle trattative. L’unità tra le diverse realtà sindacali rappresenta un segnale importante per la coesione del mondo dei lavoratori ferroviari.
Impatto sugli oltre 90mila lavoratori del settore ferroviario
I nuovi contratti collettivi riguardano un vasto numero di lavoratori, stimato in oltre 90mila persone. Questi dipendenti svolgono mansioni diverse lungo la catena dei servizi ferroviari, dalla guida dei treni, alla manutenzione fino alle attività amministrative collegate al trasporto. L’aumento retributivo medio di 230 euro al mese va a incidere non solo sulle paghe, ma anche su tutta una serie di tutele economiche e sociali.
Il prolungamento della validità contrattuale fino al 31 dicembre 2026 tende a dare nuovi segnali di stabilità in un settore che ha subito diverse tensioni negli ultimi anni. Il rinnovo arriva in un periodo delicato per il trasporto pubblico italiano, dove l’adeguamento delle condizioni di lavoro si intreccia con la necessità di garantire un servizio pubblico efficiente e sicuro.
Ruolo delle associazioni sindacali
Le associazioni sindacali coinvolte hanno evidenziato che il risultato è frutto del confronto diretto con i rappresentanti di Agens e di Fs Italiane, sottolineando come la disponibilità a trovare un’intesa sia stata cruciale. Già nelle prossime settimane, le nuove disposizioni contrattuali saranno messe in pratica da tutti i soggetti coinvolti, a partire dal primo trimestre del 2025.