Rapina alla sala slot di Orbassano: uomo armato scappa con 4mila euro a bordo di moto con targa rubata

Rapina Alla Sala Slot Di Orbas

Rapina armata a Orbassano, ladro fugge in moto con 4mila euro. - Gaeta.it

Armando Proietti

16 Settembre 2025

Sabato sera 14 settembre, la sala slot “Monginevro Metropolitan” a Orbassano è stata teatro di una rapina a mano armata che ha spaventato clienti e dipendenti. L’uomo, con volto parzialmente coperto, ha agito con rapidità e precisione, portando via circa 4mila euro in contanti. Le autorità hanno immediatamente avviato le indagini per identificare il responsabile e ricostruire i dettagli della fuga, mentre la comunità locale resta scossa dall’episodio.

La rapina: targa rubata e azione fulminea nella sala slot di via Torino

Alle 20 di sabato 14 settembre, un uomo con cappellino con visiera nera e mascherina chirurgica è entrato nel locale “Monginevro Metropolitan” in strada Torino, Orbassano, impugnando una pistola. Con atteggiamento deciso, si è diretto subito verso la cassa minacciando i due dipendenti presenti. Senza perdere tempo, ha raccolto l’incasso del giorno, calcolato intorno ai 4mila euro, poi è fuggito senza sparare alcun colpo. Tra i clienti, molti sono rimasti immobili dalla paura, evitando provocare ulteriori tensioni o incidenti.

La scena si è svolta in pochi istanti, ma ha lasciato un segno forte nel locale. La rapidità e la lucidità dell’uomo indicano che la rapina era ben pianificata e mirava a ridurre al minimo i rischi per il rapinatore. Nessuno degli occupanti è stato ferito, ma la tensione era palpabile sia tra chi lavorava nella sala slot, sia tra i frequentatori del luogo.

La fuga e la moto con targa rubata: tracce di un piano studiato

Il rapinatore è scappato a bordo di una moto Yamaha, sulla quale era apposta una targa rubata pochi giorni prima da uno scooter parcheggiato in piazza Galimberti a Torino. Il proprietario dello scooter, residente a Moncalieri, aveva già denunciato il furto agli agenti. Questo dettaglio conferma una preparazione attenta del malvivente. Usare una targa rubata è un modo per depistare le indagini e impedire un’immediata identificazione del veicolo e quindi del conducente.

Le forze dell’ordine sospettano che questo accorgimento non sia casuale, ma parte di una strategia volta a sfuggire rapidamente al controllo. La Yamaha e la targa rubata costituiscono elementi centrali per ricostruire il percorso di fuga e valutare possibili collegamenti con altri fatti di cronaca nera nella zona.

L’indagine: carabinieri al lavoro con filmati e dati della fuga

I carabinieri della compagnia di Moncalieri hanno preso in carico l’indagine, concentrandosi sull’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della sala slot. I filmati sono esaminati frame per frame, considerando ogni dettaglio: il modo di camminare del rapinatore, la corporatura, l’abbigliamento e persino i piccoli movimenti durante la fuga. Si cerca anche di ricostruire i tempi e i possibili tragitti seguiti durante la fuga con la moto.

Al contempo, gli investigatori stanno monitorando gli spostamenti che possono essere stati effettuati con la targa rubata e verificano se siano presenti eventuali complici o connessioni con altri episodi criminali recenti. Questa doppia linea di indagine punta a mettere insieme ogni minimo indizio in modo da arrestare il responsabile nel più breve tempo possibile.

Un episodio che mette in luce la paura collettiva e la prontezza dei testimoni

Il clima di tensione vissuto nella sala slot ha mostrato come, davanti a situazioni di pericolo, la maggior parte delle persone scelga di evitare azioni che possano scatenare una reazione violenta. I clienti presenti hanno mantenuto la calma per tutelare la propria incolumità, mentre i dipendenti hanno saputo rispondere con freddezza e senza farsi prendere dal panico. Questo comportamento ha sicuramente impedito un’escalation dell’evento, forse potenzialmente più grave.

L’appropriata gestione di questi momenti da parte del personale testimonia la difficoltà subito sul posto, ma anche la capacità di controllare un evento inaspettato. Ciò ha contribuito a mantenere l’ordine e a limitare danni fisici durante una situazione pericolosa.

L’uso di telecamere di sorveglianza si conferma un’arma fondamentale nei casi di criminalità come questo, consentendo alle forze dell’ordine di ricostruire con precisione i fatti e facilitare la ricerca degli autori. Le indagini proseguono con l’obiettivo di far luce su questa rapina a Orbassano, restituendo sicurezza al territorio dopo un episodio di violenza improvvisa.