Un giovane è rimasto bloccato su una parete rocciosa mentre praticava arrampicata sul monte Bove, a Frontignano di Ussita, nel maceratese. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14.45, durante un’escursione in corda. I soccorsi si sono protratti fino a tarda notte per garantire il recupero in sicurezza del ragazzo.
Dinamica dell’incidente durante l’arrampicata sul monte bove
L’episodio ha avuto luogo mentre due ragazzi stavano arrampicando su una parete del monte Bove, una zona apprezzata dagli amanti della montagna e dell’arrampicata nella regione Marche. Durante la salita, uno dei due ha subito un incidente che lo ha immobilizzato sulla parete. Non è stato chiarito esattamente cosa abbia causato il problema, ma il blocco del ragazzo ha reso impossibile la sua discesa autonoma.
Dopo la segnalazione, le autorità sono state allertate rapidamente. Il luogo presentava difficoltà logistiche dovute al terreno impraticabile, per questo il soccorso ha richiesto un intervento combinato via terra e aerea.
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L’organizzazione e le modalità del soccorso notturno
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco dal distaccamento di Visso, supportati da squadre specializzate Saf della sede centrale e dall’UCL . La presenza di personale addestrato per operazioni su pareti e terreni impervi si è rivelata decisiva per garantire sicurezza durante le operazioni.
Al soccorso hanno partecipato anche operatori del Soccorso Alpino, abituati ad affrontare situazioni simili nel territorio montano. Per raggiungere più rapidamente l’infortunato è stato impiegato anche un elicottero dell’Aeronautica Militare. Questo ha permesso di effettuare un intervento aereo e combinare il recupero da terra e aria.
Le operazioni si sono svolte in un contesto di difficoltà, con la necessità di pianificare accuratamente ogni fase. La sinergia tra i vari reparti ha reso possibile raggiungere il giovane arrampicatore e garantirne il trasporto in condizioni di sicurezza.
Cura e messa in sicurezza del ragazzo dopo il recupero
Il soccorso si è concluso solo di notte, con il giovane finalmente liberato dalla parete. Subito dopo il recupero, sono state prestate le prime cure sul posto. L’infortunato, fortunatamente, non presentava lesioni gravi ma ha ricevuto assistenza medica immediata finalizzata a stabilizzarne le condizioni.
Dopo le operazioni di messa in sicurezza, il ragazzo è stato trasportato in una zona più accessibile, dove erano presenti mezzi di emergenza per il trasferimento in ospedale o per ulteriori accertamenti. Tutti i passaggi sono stati seguiti da personale specializzato che ha garantito costante monitoraggio.
Gli addetti ai lavori hanno sottolineato la difficoltà dell’operazione, soprattutto per le condizioni del terreno e l’orario avanzato in cui si è concluso il soccorso. L’intervento rappresenta l’importanza di un sistema di emergenza efficace, soprattutto in aree montane frequentate da sportivi e appassionati di attività outdoor.