Nel 2025, Russia e Cina hanno fatto un altro passo avanti nel loro avvicinamento. I leader Vladimir Putin e Xi Jinping, durante un incontro nella capitale cinese, hanno sottolineato come i loro rapporti siano ormai a un livello mai visto prima. Hanno ribadito la volontà di stringere ancora di più la collaborazione, in un momento segnato da tensioni globali e dal conflitto in Ucraina.
Putin: un’alleanza strategica che non si era mai vista
Nel vertice di Pechino, Putin ha definito il rapporto con la Cina come uno dei pilastri della politica estera russa. Ha parlato di un dialogo stretto e di una comunicazione continua tra i due paesi, che riflette una natura “strategica” arrivata a “livelli senza precedenti”. Il presidente russo ha ricordato i momenti di vicinanza storica tra Mosca e Pechino, sottolineando come questo legame sia rimasto forte anche nei periodi più difficili. Ha assicurato che la collaborazione va avanti, nonostante le pressioni esterne, soprattutto da quando Mosca ha avviato l’offensiva militare in Ucraina nel febbraio 2022.
Questa alleanza si traduce anche in un rafforzamento dei legami militari e commerciali. Putin presenta questa intesa con la Cina come un modo per bilanciare l’influenza occidentale, criticando spesso il ruolo della NATO e dei paesi occidentali nella crisi ucraina. L’incontro con Xi arriva dopo il recente summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai , dove Russia e Cina hanno ribadito posizioni critiche verso l’egemonia occidentale. Il rapporto personale tra i due leader, definito da entrambi una “vecchia amicizia”, aggiunge un livello di fiducia che sostiene questa collaborazione.
Xi Jinping: Pechino punta a un mondo più giusto insieme a Mosca
Anche Xi Jinping ha colto l’occasione per confermare la volontà di Pechino di continuare a lavorare a stretto contatto con Mosca. Durante l’incontro, ha sottolineato l’importanza di costruire un sistema di governance globale “più giusto e ragionevole”. Ha messo in evidenza come le relazioni tra Cina e Russia siano resistite ai cambiamenti geopolitici e alle tensioni internazionali, definendo il loro legame senza pari nella storia recente.
Xi ha legato questo rafforzamento al desiderio di Pechino di opporsi all’egemonismo e all’uso della forza come strumento di potere nel mondo. La loro cooperazione punta a creare un ordine internazionale diverso, meno dominato dalle potenze occidentali. Le frequenti telefonate tra i due leader, come quella di agosto, e la visita di Xi a Mosca per le celebrazioni della vittoria sulla Germania nazista a maggio scorso, sono stati momenti chiave per rinsaldare l’intesa.
Pechino mantiene una posizione neutrale sul conflitto in Ucraina, senza mai condannare apertamente Mosca. Questo atteggiamento lascia spazio a Putin per gestire le operazioni militari senza pressioni dirette da parte dell’alleato asiatico. La “partnership senza limiti” firmata poco prima dell’invasione ucraina nel 2022 resta al centro delle strategie diplomatiche di entrambi.
L’Occidente osserva con preoccupazione l’intesa russo-cinese
L’evoluzione del rapporto tra Mosca e Pechino non è passata inosservata alle capitali occidentali. L’alleanza definita “senza precedenti” da Putin e Xi fa preoccupare soprattutto per le implicazioni militari ed economiche. Mentre la Cina rafforza gli scambi commerciali con la Russia, evita di prendere posizione contro le azioni di Mosca in Ucraina.
L’asse tra i due paesi complica i tentativi occidentali di isolare la Russia. Sul fronte militare, si parla di scambi tecnologici e possibili forniture di equipaggiamenti. Dal punto di vista economico, la Cina resta un mercato importante per le esportazioni russe, attenuando l’impatto delle sanzioni occidentali. Entrambi puntano inoltre a sfidare il predominio delle istituzioni internazionali controllate dall’Occidente, cercando di proporre un modello alternativo di gestione globale.
La dichiarazione congiunta e le parole di entrambi i leader lasciano intendere che nel 2025 il legame tra Russia e Cina è destinato a rafforzarsi ulteriormente. L’incontro di Pechino rappresenta un momento simbolico ma anche concreto, con un dialogo diretto e continuo che sostiene un’alleanza solida, nonostante le tensioni internazionali e le sfide sul fronte di Medio Oriente e Ucraina.