La produzione dei missili destinati al sistema Samp-T, utilizzato anche dalle forze ucraine, aumenterà significativamente nei prossimi anni. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha precisato le tempistiche e i progetti relativi sia alla crescita industriale che al rafforzamento del personale militare specializzato. Questo impegno riguarda non solo l’Italia ma l’intero consorzio europeo Mbda, responsabile della produzione.
Incremento della produzione e tempistiche di consegna
Il consorzio europeo Mbda, che comprende anche la partecipazione italiana, raddoppierà la produzione di missili Samp-T nel 2026. Questo dato emerge dalle parole del ministro Crosetto, raccolte durante un intervento televisivo il 26 maggio 2025. Nel dettaglio, la produzione aumenterà del 40% entro la fine del 2025, con un salto del 100% previsto per l’anno successivo. Questo significa un’imponente potenziamento della capacità industriale, che risponde alle richieste di difesa nazionale e internazionale, anche in relazione al supporto fornito all’Ucraina.
Scorte attuali e continuità della difesa
Il ministro ha ricordato che, nonostante l’aumento della produzione, i primi lotti di nuovi missili Samp-T arriveranno tra un anno e un anno e mezzo. L’inventario attuale, infatti, è sufficiente a garantire la protezione del territorio italiano mentre si procede alla sostituzione e al rifornimento degli arsenali esistenti, da cui sono stati prelevati alcuni sistemi per l’Ucraina. Crosetto ha sottolineato che “l’Italia non rischia di restare senza difese poiché ha mantenuto una parte consistente di sistemi più datati.”
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Sfide nella forza lavoro e tecnologie avanzate
Crosetto ha evidenziato la necessità di ampliare non solo i numeri ma anche le competenze nelle forze armate italiane. Oltre ai militari di carriera, il ministero intende arruolare specialisti in settori tecnologici avanzati, come l’intelligenza artificiale. Questi esperti non fanno parte della tradizionale dotazione militare, quindi la Difesa ha previsto strumenti flessibili per integrarli, ad esempio tramite la riserva: un meccanismo che permette di attribuire temporaneamente gradi a professionisti che collaborano in modo saltuario o per progetti specifici.
Trasformazione tecnologica e supporto specialistico
La richiesta di tecnici qualificati risponde alla trasformazione dell’ambiente di difesa, dove il fattore tecnologico assume un peso di primo piano. Il ministero sta puntando a un mix tra personale permanente e figure specializzate chiamate a supportare le attività senza necessariamente intraprendere una carriera militare tradizionale. Questi passaggi sono indispensabili per mantenere alte le prestazioni operative in un contesto sempre più complesso e tecnologico.
Piani per aumentare e stabilizzare le forze armate
Nel confronto con lo Stato Maggiore della Difesa, Crosetto ha chiesto di elaborare progetti mirati ad aumentare il numero di militari attivi. Attualmente l’Italia affronta un forte ricambio di personale soprattutto nella Marina, dove il servizio comporta turni lunghi e condizioni impegnative. Molti giovani, coinvolti in missioni che durano sei o sette mesi e che spesso impediscono di mantenere contatti familiari frequenti, lasciano il servizio dopo brevi periodi per motivi di stress e fatica.
Difficoltà di mantenere il personale e qualificazione
Il ministero mira a stabilizzare e in parte incrementare queste forze, tenendo conto della difficoltà a trattenere elementi validi a causa delle condizioni di lavoro pesanti. Il rafforzamento numerico si affiancherà alla qualificazione del personale, per rispondere sia alle esigenze tradizionali sia a quelle tecnologiche che emergono nell’ambito della difesa moderna.
Novità sul decreto per l’invio di armi e aggiornamenti sulle forniture
Nei primi giorni di maggio 2025, il ministro Crosetto ha presentato al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica l’undicesimo decreto relativo alla fornitura di armi all’Ucraina. Questo passaggio rappresenta un aggiornamento nella politica italiana di supporto militare al paese coinvolto nel conflitto in corso.
Possibili inclusioni di nuovi missili e discussione parlamentare
Non escluso che, all’interno di questo decreto, possano essere inclusi anche missili Aster per il sistema Samp-T, così da ampliare il sostegno fornito e contemporaneamente mantenere aggiornati i sistemi in dotazione alle forze italiane. La discussione parlamentare sarà necessaria per approvare e dettagliare le modalità di questa ulteriore fornitura, alla quale si accompagna il potenziamento della produzione industriale.
Lo scenario delineato da Crosetto porta a una nuova fase della difesa nazionale, che guarda sia alla capacità produttiva che all’innovazione tecnologica, senza trascurare l’aspetto umano e la fatica dei militari che prestano servizio nei teatri più duri. La strada per il prossimo triennio mostra l’intenzione di rafforzare tutti questi elementi in modo coordinato.