La ciliegia di Marostica I.G.P., simbolo di una tradizione agricola veneta, sta mostrando segnali di ripresa dopo un periodo segnato da condizioni meteorologiche avverse che avevano messo in crisi la produzione. Gli agricoltori locali, stretti nella lotta contro piogge e cambiamenti climatici, guardano al futuro con più fiducia in vista dei prossimi raccolti e della tradizionale festa che celebra questo frutto. I dati degli ultimi anni raccontano un quadro altalenante, mentre la qualità della ciliegia continua a distinguersi nel mercato fresco e trasformato. In vista della 81a festa della ciliegia, si preparano eventi e iniziative in tutto il vicentino.
L’impatto del meteo sulla produzione negli ultimi anni
Negli ultimi cinque anni la produzione della ciliegia di Marostica ha risentito fortemente delle condizioni climatiche variabili. Nel 2020 la produzione aveva superato i 48 mila chili di ciliegie certificate, ma già nel 2021 la quantità si era ridotta a meno della metà, attestandosi a 23.476 chili. L’anno seguente ha registrato un parziale recupero con quasi 41 mila chili, per poi diminuire di nuovo nel 2023 a poco più di 30 mila chili. Nel 2024 la produzione è scesa drammaticamente a circa 15.700 chili, un valore che si avvicina al minimo storico del 2019, quando furono raccolti appena 13 mila chili.
Cause delle oscillazioni produttive
Le cause principali di queste oscillazioni risiedono nelle piogge abbondanti e nelle condizioni meteo imprevedibili che hanno compromesso in particolare i raccolti precoci. La prima settimana di raccolta di quest’anno ha subito appunto i danni delle precipitazioni intense. Solo gli ultimi giorni, con l’arrivo di una tregua atmosferica, hanno permesso un miglioramento delle condizioni e la raccolta è ripresa con frutti dalla forma bilanciata, dolcezza e dimensioni ideali.
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La speranza degli agricoltori e del Consorzio è di registrare un aumento significativo della produzione, fino al 25 percento rispetto allo scorso anno, se il tempo resterà stabile almeno fino a metà giugno. Si tratta di una condizione fondamentale perché le varietà medio tardive, quelle su cui punteranno principalmente i produttori, devono svilupparsi nelle prossime settimane senza ulteriori intoppi meteorologici.
Il valore della ciliegia di Marostica igp e la sua storia
La ciliegia di Marostica è stata la prima ciliegia in Italia a ottenere il marchio I.G.P. grazie a un progetto di valorizzazione che ha preso avvio all’inizio degli anni 2000. La certificazione italiana risale al 2000, seguita dal riconoscimento europeo nel 2001. Il merito principale è della comunità di produttori locali guidata da oltre quindici anni da Giuseppe Zuech, presidente del Consorzio di Tutela.
Composizione e mercato
Attualmente il consorzio annovera 130 operatori tra produttori, confezionatori e trasformatori. La maggior parte delle ciliegie viene venduta fresca, destinazione che copre la fetta più ampia del mercato. Una quota viene utilizzata invece per prodotti trasformati, soprattutto confetture, dolci e frutta sotto spirito. Nel 2023 ha debuttato un dolce chiamato “La Pèca del Salbaneo” che abbina il frutto a prodotti territoriali come il vino Torcolato D.O.C. Breganze e l’olio extravergine di oliva della cooperativa Pedemontana del Grappa.
Il disciplinare di produzione è molto rigido: prevede che la raccolta venga fatta a mano e consente l’uso di oltre trenta varietà di ciliegia. Queste sono riconosciute per il gusto pieno, la succosità e la buccia soda, con un calibro minimo di 23 millimetri. Il territorio di coltivazione si estende oltre Marostica anche nei comuni limitrofi come Pianezze, Colceresa, Breganze, Fara Vicentino, Salcedo, Schiavon e Bassano del Grappa.
La festa della ciliegia di marostica igp e le iniziative territoriali
Domenica 25 maggio Marostica ospiterà l’81a edizione della festa dedicata alla ciliegia I.G.P., evento storico della città nota per la partita a scacchi con personaggi viventi. La manifestazione si terrà in piazza Castello e metterà al centro le varietà medio tardive del frutto. La giornata inizierà alle 8:30 con l’apertura degli stand e proseguirà con la cerimonia di premiazione dei produttori vincitori del concorso provinciale alle 11:30.
Nel pomeriggio, alle 16:30, si esibiranno i vessilliferi impegnati nella tradizionale partita a scacchi. Non mancheranno attività per le famiglie, come laboratori didattici, menu a base di ciliegia, caccia fotografica e passeggiate sulla collina. Questi appuntamenti creano un’occasione per unire la promozione del frutto con la valorizzazione delle tradizioni locali.
Eventi vicentini correlati
La festa di Marostica fa parte di un calendario ampio che coinvolge altre località del vicentino. La settimana scorsa Pianezze ha ospitato la “Festa della Ciliegia Sandra”, mentre a Colceresa è in programma l’evento “Ciliegia I.G.P. in Festa” per la fine di maggio e i primi di giugno. Questi momenti rafforzano l’identità di una zona in cui il raccolto della ciliegia rappresenta una risorsa economica e culturale da lungo tempo.
Caratteristiche e territorio di coltivazione della ciliegia di Marostica igp
La ciliegia di Marostica cresce nelle colline tra i fiumi Astico e Brenta, un ambiente con clima temperato che favorisce lo sviluppo del frutto. L’area protetta dalla certificazione comprende comuni vicini a Marostica come Pianezze, Colceresa, Breganze e Bassano del Grappa. I frutti si distinguono per il tipico aspetto a forma di cuore e la buccia che varia dal rosa al rosso intenso.
Il disciplinare impone standard precisi su pezzatura, consistenza e sapore. Oltre a questa cura nella selezione, la raccolta avviene esclusivamente a mano per assicurare integrità e qualità, con attenzione particolare a non danneggiare i rami e le ciliegie. Il risultato è un prodotto dolce e succoso, apprezzato sul mercato nazionale ed europeo.
Ruolo del consorzio e futuro della coltivazione
Il Consorzio di Tutela si occupa di vigilare sul rispetto di queste regole e promuove iniziative informative per far conoscere la ciliegia fuori dai confini locali, facendo leva su certificazione e tradizione. La coltivazione di questo frutto rimane un tassello fondamentale per l’economia agricola del territorio veneto, con un’attenzione crescente alle condizioni meteo, divenute sempre più determinanti per il successo delle colture.