Sacbo e Ryanair a Bergamo: la partnership messa alla prova tra traffico passeggeri e trattative sugli incentivi nel 2025

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Sacbo e Ryanair, sfida sugli incentivi e il traffico passeggeri a Bergamo nel 202 - Gaeta.it

Elisabetta Cina

28 Agosto 2025

L’aeroporto di Bergamo Orio al Serio affronta una fase delicata che coinvolge Sacbo, società di gestione dello scalo, e Ryanair, principale compagnia aerea dell’aeroporto. I dati recenti sul traffico passeggeri, le tensioni sulle politiche degli incentivi economici e la competizione internazionale per la capacità di voli spiegano lo stato attuale delle relazioni tra le due realtà. Il loro rapporto, fondamentale per la posizione della struttura tra i principali aeroporti italiani, è in un momento di confronto che condizionerà gli sviluppi del prossimo futuro.

I dati del traffico passeggeri a Bergamo Confermano budget ma mostrano qualche scostamento

Nel primo semestre del 2025, il traffico passeggeri all’aeroporto di Bergamo ha registrato un lieve calo rispetto all’anno precedente, intorno al 4%, con una flessione prevista a budget del -4,5%. Questa diminuzione, seppure registrata, si è però attenuata di circa un punto percentuale rispetto alle proiezioni iniziali. L’anno precedente, il 2024, aveva segnato un record storico di passeggeri, che aveva confermato il trend di crescita dell’aeroporto.

Il gestore Sacbo sottolinea come questi risultati confermino la strategia e i piani previsti, considerando anche il contesto di saturazione e competizione nel traffico aereo europeo. Sacbo sta completando un adeguamento infrastrutturale atteso per fine novembre 2025, progettato per sostenere la crescita futura e gli sviluppi pianificati insieme alle compagnie aeree. Questo miglioramento infrastrutturale è stato condiviso e appoggiato da tutti i vettori, Ryanair in testa, per mantenere l’efficienza dell’aeroporto e la capacità di servire una domanda crescente, anche se con qualche rallentamento temporaneo.

Il lieve calo del traffico è dunque più legato a dinamiche di mercato che a problemi interni e manifesta una crescita meno stabile rispetto agli anni precedenti, ma che comunque non supera le aspettative di Sacbo. La gestione di questa fase è cruciale per il destino dello scalo e per rafforzare il suo ruolo nel trasporto aereo italiano.

I contrasti sugli incentivi economici mettono a dura prova la trattativa tra sacbo e ryanair

La questione degli incentivi economici rappresenta uno degli elementi più controversi nel rapporto tra Sacbo e Ryanair. Nel corso degli anni la società di gestione ha destinato somme consistenti per attrarre e mantenere la compagnia irlandese come principale operatore dello scalo: tra il 2009 e il 2024, si parla di oltre mezzo miliardo di euro distribuiti sotto forma di incentivi, di cui circa 400 milioni indirizzati esclusivamente a Ryanair.

Questi incentivi sono calcolati per passeggero in partenza e ammonterebbero attualmente a circa otto euro ciascuno. Sacbo ha manifestato la necessità di ridurre questa cifra, per enfatizzare una gestione più sostenibile dal punto di vista economico, mentre Ryanair ha chiesto conferma del mantenimento degli attuali livelli come condizione per continuare e ampliare la propria offerta sull’aeroporto.

Questo dissidio ha generato uno stallo nelle trattative commerciali, con impatti evidenti sul piano operativo. Ryanair ha fatto intendere che la riduzione dei finanziamenti potrebbe determinare un taglio dell’offerta di voli a Bergamo, come già avvenuto nel 2025 dove si è registrata una contrazione del 5%. La disputa rischia di compromettere la stabilità che, fino ad oggi, ha garantito a Bergamo una posizione di rilievo tra gli aeroporti italiani grazie al traffico low cost.

Il dialogo resta aperto. Da una parte, Sacbo vuol equilibrare i costi di gestione e ridurre le agevolazioni, dall’altra Ryanair cerca di conservare il proprio spazio operativo e mantenere la partnership pluriennale in corso. La soluzione di questa partita sarà importante per definire le coordinate dello scalo nei prossimi anni.

Ryanair e la competizione europea: riduzione della capacità e sfide ai mercati low cost

Ryanair ha sottolineato la complessità del contesto operativo in cui si trova, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità ridotta di aeromobili da parte di Boeing, che ha limitato la capacità della compagnia di espandersi come previsto. Questo problema si è riflesso direttamente sulle frequenze di volo a Bergamo, con una riduzione stimata intorno al 5%.

In aggiunta, Ryanair segnala una crescente concorrenza su scala europea, con diversi aeroporti penalizzati per il mancato incremento di capacità da parte di altre compagnie. Questa nuova competizione per i posti disponibili ha generato tensioni sulle rotte, in particolare quelle low cost, che si configurano come un terreno di scontro per mantenere i livelli di offerta e prezzi competitivi.

La compagnia irlandese mantiene tuttavia una forte collaborazione con Sacbo, che definisce “eccellente e duratura”, cruciale per aver portato Bergamo al terzo posto per traffico passeggeri in Italia. L’impegno comune di consolidare accordi pluriennali punta a garantire sviluppi futuri, ma sono evidenti le difficoltà nel contemperare crescita della domanda e capacità operativa limitata.

Quindi, Ryanair continua a essere una leva strategica per lo scalo, nonostante le difficoltà, e il mantenimento del rapporto di partnership sarà uno degli aspetti su cui Sacbo si concentra per stabilire la direzione nel prossimo quinquennio.

Sfide strategiche per l’Aeroporto Di Bergamo nel contesto del trasporto aereo italiano

Bergamo Orio al Serio si posiziona oggi come uno dei principali aeroporti italiani per traffico passeggeri, grazie soprattutto al traino di Ryanair e al segmento low cost. Lavorare per consolidare la crescita del 2024 e gestire il calo del 2025 implica affrontare spinte contrastanti: da una parte una infrastruttura aeroportuale in fase di miglioramento, dall’altra pressioni economiche e competitive che limitano il potenziale sviluppo.

Il completamento delle opere infrastrutturali entro fine novembre 2025 è essenziale per supportare una nuova fase di crescita. Tuttavia, il ridimensionamento degli incentivi e la riduzione della capacità di volo costringono Sacbo a rivedere i piani, bilanciando esigenze finanziarie e attrattività dello scalo.

Il confronto con Ryanair, vettore di riferimento, appare quindi fondamentale per definire eventuali cambiamenti nel ruolo dell’aeroporto nel mercato italiano e europeo. Le mosse di Ryanair sul fronte della disponibilità di aeromobili e della competizione contribuiscono a creare un terreno a volte instabile.

In questo scenario, l’esito delle trattative determinerà non solo l’assetto commerciale e operativo a Bergamo, ma anche la capacità dello scalo di mantenere o migliorare la propria posizione nel panorama nazionale. Sarà interessante osservare i prossimi passi di Sacbo e Ryanair nella ricerca di un equilibrio produttivo e sostenibile.


La situazione a Bergamo rappresenta un caso emblematico delle sfide attuali che coinvolgono gli aeroporti europei in crescita e i grandi vettori low cost. La partita tra gestione aeroportuale e compagnie aeree resta aperta e decisiva per il futuro del sistema aeroportuale italiano.