La procura di Lamezia Terme ha aperto un fascicolo per chiarire i fatti legati all’assenza di un medico presso la postazione della Guardia medica di Falerna, nella Calabria, il pomeriggio del 23 maggio 2025. In quella giornata, un uomo è morto in piazza dopo aver tentato di ricevere assistenza sanitaria e aver trovato la postazione chiusa. La vicenda ha sollevato preoccupazioni sulla copertura del servizio medico nelle piccole realtà locali e ha coinvolto le autorità sanitarie e amministrative.
La vicenda del pomeriggio del 23 maggio a falerna
Quella sera di fine maggio, nel centro di Falerna, un uomo ha accusato un malore improvviso. La persona si era diretta alla postazione della Guardia medica, struttura deputata all’assistenza sanitaria nel territorio durante le ore serali non coperte dagli ospedali. Purtroppo, la sede era chiusa e il medico di turno non risultava presente. L’assenza ha costretto il paziente a restare senza assistenza immediata e poco dopo è deceduto in piazza per il malore.
I residenti, già attenti ai problemi di disponibilità nelle cure di emergenza, sono rimasti colpiti da quanto accaduto. Al momento, è cruciale capire le responsabilità sul mancato presidio medico, e se questa mancanza abbia influito direttamente sulla tragedia. I rilievi preliminari si concentrano sulla turnazione e sulle verifiche relative agli orari di servizio del medico di guardia.
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L’indagine interna all’azienda sanitaria
La notizia ha fatto scattare un’indagine interna all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, guidata dal commissario Antonio Battistini. Dopo aver acquisito informazioni e documenti, Battistini ha deciso di denunciare il medico responsabile dell’assenza quella sera. La denuncia è stata formalizzata e trasmessa alla procura di Lamezia Terme, segnando un passaggio chiave nell’accertamento dei fatti.
Coinvolgimento del commissario e la denuncia
Il commissario sanità, all’interno di questa denuncia, ha allegato una comunicazione inviata dal sindaco di Falerna, Francesco Stella. La lettera evidenziava già in precedenza le criticità del servizio di assistenza medica nel territorio, ponendo l’attenzione sui limiti nella copertura delle emergenze e sui disagi vissuti dalla comunità locale. Dal punto di vista amministrativo, quindi, la situazione era nota almeno in parte.
Il ruolo del sindaco di falerna e la segnalazione dei problemi sanitari
Francesco Stella, sindaco di Falerna, ha confermato il coinvolgimento della procura dopo aver ricevuto aggiornamenti sull’indagine. Già nei mesi precedenti il decesso, Stella aveva scritto per denunciare ai vertici sanitari le difficoltà che la cittadina incontrava con i servizi di assistenza. La lettera richiamava la necessità di garantire coperture più stabili e cure tempestive, soprattutto nei pomeriggi e nelle serate.
Il primo cittadino aveva segnalato che le carenze nella Guardia medica creavano disagi non solo ai pazienti ma anche all’intera organizzazione locale dei servizi sanitari. La comunità era consapevole del problema ma non aveva mai immaginato potesse finire in tragedia. Ora, l’attenzione resta alta sui processi di responsabilità e sull’eventuale necessità di modifiche operative nella gestione degli orari di servizio.
Inchiesta e implicazioni per i servizi sanitari locali
Con l’avvio dell’indagine penale, la procura di Lamezia Terme dovrà prendere in carico tutti gli elementi raccolti dall’Azienda sanitaria e dagli organi amministrativi del comune. Il fascicolo mira a stabilire se la morte dell’uomo fosse evitabile e se ci siano atti di negligenza da parte del medico o di altri responsabili del servizio.
Il procedimento giudiziario riguarda un contesto delicato dove la carenza di personale e la difficoltà di coprire turni serali e festivi rappresentano una sfida comune in molte zone d’Italia. Le verifiche toccheranno anche la regolarità dei protocolli di apertura e vigilanza della Guardia medica. In prospettiva, i risultati dell’inchiesta potrebbero portare a interventi concreti per migliorare l’assistenza sanitaria nelle piccole comunità.
La situazione di Falerna fa emergere un tema ormai radicato: garantire la presenza reale di operatori medici nei momenti chiave della giornata è una questione di sicurezza. Questo caso, purtroppo, conferma quanto sia delicato il bilancio tra risorse disponibili e bisogni sanitari, specie nelle aree meno servite. La procura continua a raccogliere dati e testimonianze per ricostruire la dinamica con precisione.