Primo ministro thailandese ad interim chiede lo scioglimento del parlamento in una fase di crisi politica

Primo Ministro Thailandese Ad

Primo ministro thailandese ad interim sollecita lo scioglimento del parlamento in piena crisi politica. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

3 Settembre 2025

Il primo ministro ad interim thailandese, Phumtham Wechayachai, ha formalmente richiesto lo scioglimento del parlamento. La decisione arriva in un contesto di forte instabilità politica, segnato dalla rimozione dell’ex premier Paetongtarn Shinawatra e da tensioni tra i principali schieramenti. L’obiettivo è superare il blocco istituzionale e favorire nuove elezioni per formare un governo più stabile.

Phumtham Wechayachai e il suo ruolo di primo ministro ad interim

Phumtham Wechayachai è stato nominato primo ministro ad interim dopo la destituzione di Paetongtarn Shinawatra da parte della Corte costituzionale. Quest’ultima è stata allontanata per presunte violazioni etiche legate a tensioni lungo il confine con la Cambogia e a una telefonata con l’ex capo del governo cambogiano, Hun Sen. Phumtham, figura di rilievo nel partito Pheu Thai e vicino alla famiglia Shinawatra, sta ora gestendo una delicata fase di transizione.

La proposta di sciogliere il parlamento vuole evitare un’ulteriore paralisi dell’attività legislativa. La decisione punta a convocare elezioni anticipate per superare l’impasse. Phumtham sta negoziando con altre formazioni politiche, come il Partito del Popolo e Bhumjaithai, cercando un’intesa in grado di garantire stabilità al governo dopo la rimozione di Shinawatra.

La situazione è complicata da un clima di diffidenza diffusa e da divisioni interne tra gli alleati tradizionali del Pheu Thai. Phumtham deve bilanciare le pressioni istituzionali e politiche, mantenendo la legittimità del suo incarico fino al voto.

Effetti della destituzione di Paetongtarn Shinawatra sulla scena politica

La rimozione di Paetongtarn Shinawatra ha profondamente modificato gli equilibri politici in Thailandia. La decisione della Corte costituzionale è arrivata dopo un periodo di tensioni diplomatiche con la Cambogia, in particolare per la contesa di alcune aree di confine. La telefonata con Hun Sen ha suscitato polemiche sull’opportunità di certi gesti comunicativi da parte della premier, giudicati inaccettabili da vari settori.

La caduta di Paetongtarn rappresenta un duro colpo per la famiglia Shinawatra, che negli ultimi anni ha perso progressivamente il controllo diretto del potere. La rimozione ha scatenato proteste e una corsa per formare un nuovo esecutivo, con diversi attori politici in competizione per la guida del paese.

Questo evento ha accentuato una crisi più ampia, mettendo in luce le difficoltà del sistema politico thailandese nel gestire le divergenze tra le élite e nel mantenere un governo percepito come legittimo e stabile. Il ritorno al voto appare necessario per superare questa fase di incertezza.

Il ruolo del Partito Del Popolo e di Anutin Charnvirakul nello scenario attuale

In questa fase instabile, il Partito del Popolo si presenta come un attore chiave nella formazione del nuovo governo. Questa forza politica ha assunto un ruolo decisivo nel processo di composizione dell’esecutivo dopo la rimozione di Shinawatra. Le sue condizioni per un’alleanza influenzano direttamente le prospettive del governo ad interim guidato da Phumtham.

Anutin Charnvirakul, leader del partito Bhumjaithai, figura conservatrice e imprenditoriale, ha ottenuto il sostegno della maggior parte delle forze di opposizione per candidarsi alla carica di primo ministro. Il suo nome è proposto come alternativa rispetto a quello del Pheu Thai, dando vita a una competizione serrata.

Le trattative tra Pheu Thai, Partito del Popolo e Bhumjaithai sono decisive per uscire dall’impasse. Il sostegno a Anutin Charnvirakul potrebbe modificare gli equilibri, mentre Phumtham cerca di garantire continuità e preparare il terreno per il voto. Questo confronto tra leader e partiti mostra la complessità della situazione politica thailandese e la difficoltà nel trovare un accordo stabile nel breve periodo.