Presidio dei lavoratori tua a pescara, patto per l’abruzzo chiede migliori condizioni di lavoro e sicurezza nel trasporto pubblico

Presidio dei lavoratori tua a pescara, patto per l’abruzzo chiede migliori condizioni di lavoro e sicurezza nel trasporto pubblico

I lavoratori di TUA a Pescara manifestano per condizioni di lavoro dignitose e sicurezza, con il sostegno politico del Patto per l’Abruzzo che chiede un tavolo urgente per risolvere disfunzioni e aumenti tariffari.
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Il 25 aprile 2025 a Pescara, i lavoratori di TUA hanno manifestato pacificamente per migliori condizioni di lavoro e un trasporto pubblico più efficiente, ricevendo il sostegno politico del Patto per l’Abruzzo. - Gaeta.it

La mattina del 25 aprile 2025, davanti alla sede di TUA a Pescara, si è svolto un presidio pacifico dei lavoratori e delle lavoratrici della società di trasporto pubblico locale. La manifestazione ha avuto come obiettivo la richiesta di condizioni di lavoro dignitose, rispetto per il personale e una maggiore tutela per l’utenza. Il Patto per l’Abruzzo ha espresso sostegno alle rivendicazioni, sottolineando criticità gestionali e gesti di disattenzione da parte delle istituzioni regionali. Presenti figure politiche di spicco che hanno raccolto le istanze dei dipendenti sul fronte del trasporto locale.

Le richieste al management da parte dei lavoratori tua a pescara

Questa mattina, i dipendenti di TUA Spa hanno manifestato davanti alla sede pescarese della società, esprimendo disappunto per le attuali condizioni di lavoro. Il presidio si è svolto in modo pacifico ma determinato. Tra le richieste principali, i lavoratori hanno chiesto ambienti di lavoro più sicuri e il rispetto dei diritti contrattuali. Le criticità segnalate riguardano anche la sicurezza degli utenti del servizio, che spesso subiscono disservizi legati a carenze organizzative.

I manifestanti hanno puntato il dito contro le inefficienze interne che incidono negativamente sul funzionamento del trasporto pubblico locale, compromettendo sopratutto la qualità del servizio offerto ai cittadini abruzzesi. L’attenzione si è concentrata anche sulle difficoltà quotidiane che il personale affronta nel garantire corse regolari e il mantenimento degli standard di sicurezza.

Il sostegno politico del patto per l’abruzzo

Al presidio hanno partecipato personalità politiche legate al Patto per l’Abruzzo, tra cui Luciano D’Amico, capogruppo del PD, Silvio Paolucci e il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli. Questi, presenti per sostenere i lavoratori, hanno ascoltato le problematiche esposte e annunciato l’intenzione di portare la questione in Commissione consiliare.

I rappresentanti del Patto hanno sottolineato come la regione Abruzzo, che controlla TUA, non abbia garantito negli ultimi sei anni e più una programmazione adeguata per il trasporto pubblico. Questa carenza si ripercuote sulla qualità del lavoro e sui servizi agli utenti che, a loro volta, si trovano ad affrontare disagi quotidiani e tariffe in aumento.

Le richieste concrete per affrontare criticità e disfunzioni

I lavoratori hanno denunciato disfunzioni dovute alla mancanza di una strategia condivisa nel migliorare il trasporto pubblico regionale. Il problema coinvolge sia l’organizzazione interna di TUA che le scelte politiche che determinano fondi, investimenti e gestione del personale.

Il Patto per l’Abruzzo chiede quindi alle autorità regionali di convocare in Commissione sindacati, vertici aziendali e assessori competenti per affrontare con urgenza le difficoltà segnalate da anni. La proposta è di istituire un tavolo di confronto capace di mediare fra esigenze dei dipendenti e necessità dell’utenza.

Non è passata inosservata la crescita delle tariffe del 20%, che si accompagna a servizi percepiti come peggiori, e che ha aggravato il malcontento sia del personale che dei cittadini.

Un quadro critico per il trasporto pubblico abruzzese

I disagi che emergono dal presidio a Pescara sono il riflesso di una crisi più vasta. Il trasporto pubblico in Abruzzo soffre da anni di carenze strutturali e politiche. La mancanza di investimenti mirati ha prodotto un progressivo peggioramento della qualità dei mezzi, della frequenza delle corse e delle condizioni di lavoro.

Questo scenario grava sulle spalle dei lavoratori, che si ritrovano a dover gestire un sistema che non garantisce sicurezza né certezze economiche. Allo stesso tempo chi usufruisce del servizio subisce disservizi e rincari che pesano sul budget familiare.

Il caso di TUA riflette tensioni e contraddizioni interne alla gestione regionale del trasporto pubblico. Lo scontro tra sindacati, rappresentanti politici e azienda prosegue in attesa di un intervento risolutivo. Le prossime settimane potrebbero vedere sviluppi significativi, con possibili incontri formali tra le parti chiamate a rispondere delle condizioni attuali.

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