Lotta serrata contro le guide turistiche abusive nel sito archeologico di Pompei. I carabinieri della Stazione a Posto Fisso degli Scavi hanno fermato un uomo sorpreso a condurre turisti senza autorizzazione, scoprendo documenti contraffatti a supporto della sua attività irregolare.
Controllo straordinario e identificazione della guida abusiva
Nel corso di un servizio straordinario di controllo dedicato a tutelare la sicurezza dei visitatori negli Scavi di Pompei, i carabinieri hanno individuato un uomo di 44 anni, residente a Castellammare di Stabia, che stava conducendo un gruppo di una decina di turisti americani senza alcuna autorizzazione. L’intervento è avvenuto grazie alla conoscenza dettagliata del territorio e delle persone abilitate a operare in loco: il soggetto non era noto alle forze dell’ordine, elemento che ha subito insospettito i militari.
Questa attività ha permesso di interrompere una pratica abusiva che da tempo crea difficoltà nel gestire un sito di richiamo internazionale come quello di Pompei. La presenza di operatori non autorizzati rappresenta infatti un rischio per i turisti e danneggia chi lavora regolarmente. L’uomo fermato stava facendo da guida senza titolo, il che contravviene alle norme che regolano l’accesso e l’assistenza ai visitatori all’interno del parco archeologico.
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Ritrovamento di tesserini falsi per giustificare l’attività illecita
Dopo aver fermato l’uomo, i carabinieri hanno svolto una perquisizione e hanno sequestrato due tesserini contraffatti. Uno presentava il logo della Regione Campania stampato su supporto metallico, l’altro appariva come un documento del Ministero del Turismo. Entrambi i certificati falsi venivano utilizzati per dare un’apparenza di legalità all’attività illecita e per ingannare i turisti, convinti di essere guidati da un professionista autorizzato.
Questo tipo di documentazione falsa è un elemento ricorrente nelle attività abusive, poiché aiuta i contraffattori a costruire un’immagine credibile e a guadagnare fiducia da parte del pubblico. I carabinieri hanno subito sequestrato i tesserini e proceduto alla denuncia dell’uomo, per evitare che simili situazioni possano ripetersi o causare danni rilevanti all’immagine di Pompei e alla sicurezza dei visitatori.
Gestione del gruppo di turisti e tutela dell’esperienza di visita
L’intervento delle forze dell’ordine non ha compromesso la visita dei turisti americani coinvolti. Il gruppo, disorientato per l’accaduto, è stato tempestivamente affidato a una guida ufficiale e regolarmente abilitata. In questo modo la visita agli Scavi è potuta proseguire senza ulteriori problemi, garantendo ai visitatori una corretta esperienza e informazioni verificate sugli aspetti storici e culturali del sito.
Questa attenzione al momento dell’intervento evidenzia il lavoro degli operatori e delle autorità per salvaguardare la dignità e la qualità del turismo culturale, elemento fondamentale per un sito patrimonio mondiale come Pompei. La capacità di gestire questi eventi senza incidere negativamente sui turisti fa parte delle attività quotidiane necessarie nel mantenimento della reputazione del luogo.
Contrasto continuo e impatto sulle attività turistiche nel sito archeologico
L’episodio riporta in primo piano la questione delle guide abusive nelle aree a elevata affluenza turistica come Pompei. Le forze dell’ordine hanno imposto controlli serrati e costanti per individuare e fermare professionisti non autorizzati, salvaguardando sia le norme che i turisti stessi. La pratica abusiva mina il settore turistico regolare e mette a rischio l’affidabilità delle informazioni fornite nelle visite guidate.
Questa operazione dimostra come, anche nel 2025, l’azione contro l’esercizio illegale della professione rimanga cruciale per preservare la tutela del patrimonio culturale e la sicurezza dei visitatori. Il lavoro dei carabinieri a Pompei si conferma costante nel monitorare comportamenti irregolari e nel sostenere la trasparenza delle attività autorizzate dentro uno degli scavi più frequentati al mondo.