Pirateria stradale a Napoli, madre e figlia travolte da un’auto che fugge senza soccorsi

Pirateria stradale a Napoli, madre e figlia travolte da un’auto che fugge senza soccorsi

Una madre e sua figlia investite a Napoli da un’auto pirata in fuga, con indagini complicate dalla mancanza di controlli e telecamere non funzionanti; il deputato Francesco Emilio Borrelli chiede interventi urgenti.
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A Napoli, una madre e sua figlia sono state investite da un’auto pirata che è fuggita senza soccorrerle. Le indagini sono complicate dalla mancanza di controlli e telecamere funzionanti, mentre le vittime sono ricoverate con gravi ferite. Autorità e cittadini chiedono maggiori controlli e giustizia. - Gaeta.it

Un nuovo episodio di pirateria stradale ha colpito Napoli, coinvolgendo una famiglia in una situazione drammatica e lasciando aperto il caso della fuga dell’investitore. Una madre e sua figlia sono state investite da un’auto mentre erano in scooter, e nessun agente si è presentato sul luogo per intervenire subito. L’episodio riporta al centro il problema delle indagini difficili e della mancanza di controlli efficaci sulle strade cittadine.

L’incidente e il primo soccorso a via vicinale cupa cintia

L’impatto è avvenuto il 23 luglio su via Vicinale Cupa Cintia, all’incrocio con via Terracina, una zona trafficata di Napoli est. Una donna e sua figlia, entrambe in scooter, stavano dirigendosi verso l’università quando una macchina nera, guidata da una ragazza, ha svoltato senza accorgersi delle due. L’auto ha travolto le vittime, per poi scomparire immediatamente senza prestare aiuto.

Il padre delle due ha raccontato che la giovane al volante non ha mostrato alcun segno di fermarsi, lasciando le donne ferite sull’asfalto. In fretta è arrivata un’ambulanza che ha trasportato entrambe all’Ospedale del Mare. I medici hanno riscontrato un trauma cranico e un ematoma cervicale per la madre, mentre la figlia ha riportato la lussazione a polso e gomito, oltre a numerose escoriazioni. Il casco indossato ha evitato conseguenze più gravi.

La delusione e la difficoltà nell’identificare la responsabile

Dopo l’incidente, la famiglia ha sporto denuncia alla polizia locale, tuttavia le speranze di individuare l’automobilista sono scarse. Le telecamere di sorveglianza della zona spesso non funzionano o sono impiegate per altre finalità, rendendo difficile risalire al veicolo o all’autista fuggitivo. Gli agenti hanno avvertito che la caccia alla responsabile si presenterà come una sfida complicata.

Questa situazione riflette una criticità più ampia nel sistema di sicurezza stradale napoletano. L’assenza di pattuglie al momento del sinistro ha seminato ulteriore sconcerto tra i residenti. Molti denunciano che chi fugge senza aiutare potrebbe avere addirittura situazioni amministrative irregolari, come mancanza di assicurazione o patente revocata.

L’intervento di francesco emilio borrelli e le richieste alle istituzioni

Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha dichiarato che questo caso rappresenta un fatto grave e inaccettabile. Borrelli ha sottolineato come spesso le tecnologie a disposizione, come le telecamere, non vengano sfruttate per garantire la sicurezza reale. Secondo lui, queste dovrebbero servire a identificare prontamente i pirati della strada e impedire che circolino impuniti.

Il parlamentare ha rivolto un appello alle autorità napoletane affinché si potenzino i controlli sulle strade e si garantiscano soccorsi rapidi. Ha definito “giustizia impossibile” la situazione attuale in cui le vittime vengono lasciate sole e i colpevoli continuano a guidare indisturbati. La vicenda di madre e figlia resta aperta mentre resta ignota la posizione dell’automobilista.

Il percorso di recupero delle coinvolte e il rischio di nuove fughe

Madre e figlia rimangono ricoverate all’Ospedale del Mare e stanno affrontando un periodo di cura che richiederà tempo e attenzioni. Le lesioni, specialmente quelle alla madre, comportano un grave impatto sulla quotidianità. Questo episodio fa riflettere sulle conseguenze fisiche e psicologiche legate ai pirati della strada, che abbandonano le vittime e sfuggono a ogni responsabilità.

Gli inquirenti proseguono nei tentativi di risalire alla responsabile, ma finché la ragazza alla guida rimane libera il rischio che si registrino nuovi incidenti simili resta alto. La città osserva con attenzione l’evoluzione delle indagini mentre molti cittadini chiedono azioni più incisive contro chi mette a repentaglio la vita altrui e poi scappa.

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