Pilota svizzero atterra sul monte rosa e attraversa sciatori, indagini in corso sull'incidente del piper

Pilota svizzero atterra sul monte rosa e attraversa sciatori, indagini in corso sull’incidente del piper

Un pilota svizzero, Francois T., ha causato allarme atterrando e decollando con un Piper PA18 sul ghiacciaio del Monte Rosa durante il Trofeo Mezzalama, mettendo a rischio scialpinisti diretti alla Capanna Margherita.
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Un pilota svizzero ha causato allarme atterrando e decollando dal ghiacciaio del Monte Rosa, attraversando una colonna di scialpinisti durante il Trofeo Mezzalama; le autorità svizzere indagano sull’incidente. - Gaeta.it

Un pilota svizzero ha causato allarme dopo aver effettuato un atterraggio e un decollo dal ghiacciaio sul massiccio del monte rosa, attraversando una colonna di scialpinisti in movimento verso il rifugio capanna margherita. L’episodio, avvenuto sabato scorso, ha subito attirato l’attenzione delle autorità elvetiche e della comunità locale.

Il gesto del pilota e la sua ammissione di responsabilità

Francois T., pilota esperto con 45 anni di volo alle spalle, ha raccontato di aver compiuto un errore di valutazione durante l’atterraggio e il successivo decollo dal ghiacciaio. Il pilota ha spiegato di aver ottenuto nel 2025 la formazione specifica per manovre su ghiacciai, ma nonostante ciò ha riconosciuto la gravità della situazione. Ha provveduto a segnalare l’episodio al servizio di segnalazione eventi e, in un messaggio indirizzato ai colleghi piloti di montagna, si è dichiarato profondamente dispiaciuto per quanto accaduto. Ha sottolineato di amare la comunità montana e di augurarsi che nessun altro subisca una situazione simile. Questo passo rappresenta una presa di coscienza chiara e tempestiva da parte di chi ha generato un potenziale pericolo in un ambiente delicato.

Intervento e posizione delle autorità svizzere sull’episodio

Le indagini sono state avviate dall’ufficio federale dell’aviazione civile della confederazione svizzera , che ha preso in carico la situazione per chiarire i dettagli dell’incidente e valutare i provvedimenti necessari. L’ufac ha ricordato che il pilota rischia sanzioni penali e la sospensione temporanea della licenza e delle qualifiche. La procedura sancisce un iter rigoroso, dato il contesto di sicurezza del volo nei territori montani e sopra aree frequentate da escursionisti. Il caso mette in risalto l’importanza della regolamentazione controllata delle attività aeree in ambienti sensibili come i ghiacciai, dove il margine di errore è estremamente ridotto.

Dettagli sull’aereo e attività svolta al momento dell’incidente

Il velivolo coinvolto è un piper pa18, proprietà dell’aeroclub di ginevra. L’aeroclub ha chiarito che l’aereo era impiegato per un’attività privata, non legata alle esercitazioni o ai programmi ufficiali di addestramento dell’associazione. Il pilota ha agito in modo autonomo e si è presentato spontaneamente alle autorità con un resoconto completo degli eventi, già lo stesso giorno. Questo comportamento ha permesso di accelerare le verifiche preliminari e ha evidenziato una volontà di responsabilità da parte dell’interessato. Resta tuttavia aperta la questione delle norme da rispettare in casi simili per garantire la sicurezza di chi frequenta le montagne.

Il contesto dell’incidente: il trofeo mezzalama e la presenza di migliaia di persone

Il luogo dell’evento è il colle sesia, a 4.230 metri di quota, sul versante valdostano del monte rosa. In quel periodo si stava svolgendo il trofeo mezzalama, una competizione di scialpinismo che richiama migliaia di appassionati e spettatori. In quel momento, lungo il percorso, si trovava una colonna di scialpinisti diretti verso la capanna margherita. Il passaggio improvviso del piper ha provocato sconcerto e paura. L’episodio è stato documentato da un video pubblicato da l’alpinista piemontese luca calzone, che ha definito la situazione come una mancata tragedia. Il filmato ha contribuito a diffondere la notizia e a sottolineare il rischio corso da chi si trovava sul ghiacciaio.

L’attenzione resta alta sulla gestione degli spazi in alta quota, soprattutto durante eventi con numerosi partecipanti. L’accaduto evidenzia come una singola manovra errata possa mettere a repentaglio la sicurezza di tanti, richiedendo quindi una regolamentazione più rigida e un controllo attento delle attività aeree in queste zone. Le autorità procedono con le verifiche del caso, mentre la comunità resta in allerta sulle conseguenze di questo episodio.

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