L’ufficio di Stato Civile del Comune di Pesaro ha scritto una pagina importante nella cronaca dei diritti civili italiani. Dopo la sentenza della Corte costituzionale del 22 maggio 2025, è arrivato il riconoscimento giuridico del figlio di una coppia di mamme, unite civilmente e residenti a Pesaro. Il bambino, nato nella città marchigiana ma concepito in Spagna, ha ottenuto infatti l’iscrizione all’anagrafe con entrambe le madri riconosciute come genitori legali. Un passo che segna una svolta nell’applicazione delle nuove norme garantite dalla Consulta sul diritto alla genitorialità.
Il riconoscimento del figlio di due madri dopo la sentenza della corte costituzionale
La Corte costituzionale ha stabilito che negare il riconoscimento del legame genitoriale della seconda madre, nel caso di coppie omogenitoriali, significa escludere un diritto solido e giuridicamente riconosciuto fin dalla nascita. La sentenza del 22 maggio 2025 ha chiarito che il principio di uguaglianza impone alle amministrazioni pubbliche di riconoscere entrambe le madri come genitori legali, superando così il divieto che fino a poco tempo fa impediva questo tipo di iscrizioni anagrafiche.
Il Comune di Pesaro ha quindi proceduto immediatamente all’aggiornamento dell’atto di nascita del bambino, registrando il riconoscimento della doppia maternità. Il gesto conferma l’attenzione dell’amministrazione cittadina verso le esigenze delle famiglie arcobaleno e anticipa una linea politica di tutela e inclusione. Il caso in questione riguarda un bambino nato a Pesaro ma concepito in Spagna, una situazione ormai non rara, visto che molte coppie scelgono Paesi stranieri per accedere a tecniche di procreazione assistita non sempre disponibili in Italia.
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Le dichiarazioni delle assessore Murgia e Mengucci e il ruolo del Comune di Pesaro
Le assessore comunali alla cultura e ai diritti civili, Camilla Murgia e Sara Mengucci, hanno voluto sottolineare il significato della decisione presa dall’ufficio di Stato Civile. Hanno definito Pesaro tra i primi Comuni in Italia ad applicare concretamente la sentenza della Corte costituzionale, mettendo in pratica una novità di portata storica sul fronte dei diritti.
Siamo orgogliose di questo traguardo – hanno detto le assessore – e speriamo che altre amministrazioni seguano il nostro esempio. Riconoscere i diritti delle due madri, finora negati, rappresenta un cambiamento sostanziale. A loro avviso, la Consulta ha aperto la strada per il riconoscimento di madri naturali o intenzionali come genitori in modo simultaneo, superando limiti normativi che fermavano il cambiamento. Il Comune, con questo atto, ha confermato il suo impegno verso le famiglie omogenitoriali inserendo questa pratica nelle attività quotidiane dell’amministrazione.
Il percorso di Pesaro e l’impegno per le famiglie arcobaleno nel contesto sociale e politico locale
Pesaro ha seguito negli ultimi anni un percorso di attenzione alle istanze delle coppie omogenitoriali. L’atto di oggi non rappresenta un evento isolato, ma l’evoluzione di un lavoro amministrativo e culturale che mira a riconoscere pienamente le famiglie arcobaleno sul territorio comunale.
Le assessore hanno ricordato che la battaglia per i diritti non è ancora conclusa e che il Comune continuerà a essere parte attiva in questo cammino. Il 2025 ha visto infatti Pesaro ospitare il Marche Pride, manifestazione regionale dedicata alla comunità Lgbtq+ con un corteo previsto alle 17.30 in centro città. L’amministrazione, che ha patrocinato l’evento, ha voluto mostrare così una vicinanza concreta alle famiglie arcobaleno e a tutti i cittadini impegnati nella difesa della libertà e dell’uguaglianza.
Un modello per la nuova giurisprudenza sui diritti di famiglia
Questo riconoscimento ufficiale, quindi, nasce anche nel contesto di una società che richiede cambiamenti politici e culturali, non solo a livello legislativo ma anche attraverso atti amministrativi che si fanno portavoce delle istanze sociali. Pesaro si propone come modello per altre città italiane, impegnate a gestire le nuove realtà familiari e i diritti di bambini e persone fino a poco tempo fa marginalizzati nella normativa italiana.
La registrazione della doppia maternità, prima di questo caso, era meno diffusa e in molti Comuni si aspettano ancora correzioni e aggiornamenti per adeguarsi ai principi sanciti dalla Corte costituzionale. Pesaro, in tal senso, ha accelerato un processo che promette di modificare in profondità il rapporto tra diritto di famiglia e riconoscimento giuridico nella quotidianità degli enti locali.