Nel centro storico di Chieti, precisamente nel quartiere Trivigliano, è partito un intervento di riqualificazione importante per l’ex conservatorio san raffaele. Si tratta di un progetto inserito nel più ampio piano “La via dei conventi”, sostenuto da fondi Pinqua e PNRR per un totale di 15 milioni di euro. L’obiettivo è ridare vita a un edificio storico in stato di abbandono, trasformandolo in uno spazio dedicato a studenti e giovani coppie, con spazi sociali e culturali. Il progetto si inserisce in una serie di azioni che interessano varie strutture del centro storico, per rilanciare l’area a seguito di un calo demografico marcato nell’ultimo decennio.
Un progetto per ridare vita al quartiere trivigliano
Chieti ha visto una diminuzione di circa 15.000 residenti nel quartiere Trivigliano negli ultimi dieci anni. L’amministrazione comunale ha promosso questo progetto di recupero per contrastare questa decrescita, puntando su luoghi che conservano memoria storica e valore sociale. L’ex conservatorio san raffaele è stato scelto come uno degli edifici chiave per la rigenerazione urbana. Situato in via degli Agostiniani, l’edificio torna al centro degli interessi pubblici attraverso interventi mirati. Il sindaco Diego Ferrara, presente alla conferenza di presentazione dei lavori, ha sottolineato l’importanza di recuperare spazi di identità storica per rilanciare la vita del quartiere e mettere a disposizione della comunità nuovi servizi.
La riqualificazione, infatti, punta a trasformare la struttura in un punto di riferimento per attività sociali e culturali. I cittadini, secondo l’idea illustrata dall’amministrazione, potranno ritrovare in questi luoghi occasioni di incontro e sostegno. Proprio l’ex conservatorio ha ospitato in passato diverse funzioni di rilievo, collegandosi alla storia sociale della città. Riattivare questi spazi significa anche offrire nuove prospettive di crescita a chi abita la zona, a partire da giovani e studenti. Si tratta di un passaggio decisivo per riportare il quartiere a essere un’area frequentata e viva.
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Le parole del sindaco diego ferrara
“Recuperare spazi di identità storica è fondamentale per rilanciare non solo l’economia ma anche la vita sociale del quartiere trivigliano. Questo progetto dà nuove opportunità a studenti e giovani coppie.”
Destinazioni e funzioni previste nell’ex conservatorio san raffaele
L’assessore ai lavori pubblici, Stefano Rispoli, ha specificato che l’ex conservatorio sarà trasformato in alloggi dedicati principalmente a studenti e giovani coppie. Questo intervento fa parte del progetto PNRR “La via dei conventi”, che comprende anche altri interventi come la riqualificazione dell’ex ospedale Addolorata e il parcheggio di piazza Garibaldi. Il fine è rifunzionalizzare una zona del centro storico ancora poco frequentata, riportandola a un uso quotidiano della comunità.
Gli spazi dell’ex conservatorio saranno adeguati per offrire abitazioni ridotte ma funzionali. Ai mini appartamenti si aggiungeranno ambienti comuni come lavanderia e spazi per attività di co-working. Saranno previste anche aree dedicate alla stireria e ad altre esigenze dei residenti. L’idea è di creare una struttura con una funzione sociale, che richiami nella sua nuova veste le funzioni di sostegno svolte un tempo dall’edificio. Ora abbandonato, il palazzo diventerà così un punto di riferimento per nuove esigenze abitative e di socializzazione.
L’intervento prevede anche un miglioramento delle condizioni strutturali dell’edificio. Il progetto comprende il rafforzamento sismico, la sistemazione delle coperture e il consolidamento degli apparati murari. Il cantiere, affidato all’impresa Giulisa di Afragola, è partito da circa dieci giorni e dovrebbe concludersi entro un anno, garantendo così tempi rapidi per la restituzione dell’edificio alla collettività.
Commento dell’assessore stefano rispoli
“Lavoriamo per rendere il centro storico di chieti un luogo vivibile, offrendo soluzioni abitative innovative e spazi di condivisione per le nuove generazioni.”
Il legame tra storia e rigenerazione urbana nel quartiere trivigliano
Il legame tra passato e presente emerge anche nelle valutazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, presente con la funzionaria Emanuela Criber e lo storico Federico Giannini. L’ex conservatorio era in origine sede del Monte di Pietà e aveva come tra i suoi compiti il supporto alle orfane della città. Nel tempo la sua funzione si è modificata numerose volte, arrivando ad ospitare persino un collegio. Il recupero non cancella questa storia ma la integra nella funzione contemporanea dell’edificio.
Questo intervento si inserisce in un più ampio progetto di risanamento del quartiere Trivigliano. È funzionalmente collegato ad altri lavori in corso, come la realizzazione di una residenza per studenti nella caserma Pierantoni e il restauro del palazzo De Pasquale, destinato a diventare un polo centrale per la ripresa della zona. La collaborazione con la Soprintendenza, fondamentale per mantenere il rispetto dei valori storici, aiuta a conciliare le esigenze di sicurezza e modernità con la salvaguardia del patrimonio architettonico.
Funzionalità e storia a confronto
“È importante non perdere di vista l’identità storica mentre si lavora alla modernità degli spazi, garantendo sicurezza senza rinunciare al valore architettonico,” ha spiegato la funzionaria Emanuela Criber.
La rigenerazione si presenta quindi non solo come un mero ammodernamento degli spazi, ma come un recupero che racconta la storia della città e si apre a un uso che risponde ai bisogni attuali della comunità locale. Questo equilibrio tra memoria e futuro caratterizza l’intervento e definisce il senso del progetto.
Aspetti tecnici e tempi del restauro
Il progettista e direttore dei lavori Lorenzo Leombroni ha descritto nel dettaglio gli interventi tecnici previsti. L’edificio è stato trovato in uno stato di abbandono, inutilizzabile da oltre un decennio. Il restauro comprende il miglioramento delle strutture portanti, con interventi specifici per adeguare la resistenza sismica, e la sistemazione completa delle coperture. Le murature saranno rinforzate per garantire sicurezza e durata; anche gli impianti saranno aggiornati rispetto agli standard attuali.
Il piano prevede la realizzazione di mini appartamenti rivolti a categorie sociali con difficoltà abitative. Le zone comuni saranno pensate per facilitare la vita condivisa degli inquilini, con spazi per il lavoro, la lavanderia, e momenti sociali. L’impresa incaricata dei lavori, Giulisa, è in fase di avvio da circa dieci giorni e punta a completare il cantiere entro un anno. Il ritmo sostenuto del lavoro è stato possibile grazie a una progettazione dettagliata e a una pianificazione attenta.
Commento di lorenzo leombroni
“Il cantiere procede secondo cronoprogramma, puntiamo a riconsegnare un edificio sicuro e moderno, preservando il suo valore storico.”
Questo tipo di interventi apre a una nuova fase per il quartiere e per parte del centro storico di Chieti. Una volta concluso il restauro, l’ex conservatorio sarà nuovamente frequentato e utilizzato, restituendo spazio alla città. Lo sguardo sul futuro della zona passa anche da gesti concreti, come quello di restituire questi immobili abbandonati alla quotidianità dei residenti.