Ortucchio vieta di giocare a pallone nelle piazze per motivi di sicurezza pubblica, ordinanza che divide il paese

Ortucchio Vieta Di Giocare A P

Divieto di calcio nelle piazze di Ortucchio per sicurezza pubblica. - Gaeta.it

Sofia Greco

26 Agosto 2025

A Ortucchio, piccolo comune abruzzese, un’ordinanza imposta dal sindaco Raffaele Favoriti ha vietato di giocare a pallone nelle piazze del paese per ragioni legate alla sicurezza pubblica. Questa decisione ha scatenato reazioni contrastanti tra i residenti: da una parte chi accoglie con sollievo la possibilità di usare le aree pubbliche senza il rischio di essere colpito dalla palla, dall’altra chi fatica a credere che venga vietata un’attività tradizionale e molto sentita nelle estati italiane di ogni generazione. L’ordinanza, nata con l’intento di prevenire possibili incidenti e tutelare l’ordine pubblico, si inserisce in un dibattito più ampio sulla regolamentazione degli spazi comuni nei piccoli centri urbani.

Il contenuto dell’ordinanza e le motivazioni alla base del divieto a Ortucchio

Nel documento ufficiale, il sindaco Raffaele Favoriti ha motivato il divieto di giocare a pallone nelle piazze comunali richiamando la necessità di proteggere l’incolumità dei cittadini. La decisione nasce da segnalazioni di situazioni considerate pericolose, dove il gioco in spazi ristretti ha provocato danni o potenziali rischi per passanti e residenti. Il provvedimento non è raro tra le amministrazioni locali italiane: diversi comuni, soprattutto in Lombardia e Toscana, hanno adottato misure simili per evitare incidenti causati da attività ludiche non controllate in aree pubbliche frequentate da persone di ogni età.

Questa ordinanza insegna come, davanti a rischi concreti, anche piccoli paesi sentano la necessità di intervenire in modo deciso, regolando comportamenti che possono creare disagio o pericolo. La sicurezza pubblica si trasforma così in un parametro imprescindibile, a volte più forte delle tradizioni consolidate. Le piazze, fiore all’occhiello del tessuto sociale cittadino, vengono quindi ripensate in termini di sicurezza, limitando alcune attività ludiche particolarmente brusche o potenzialmente rischiose.

Le motivazioni addotte da Favoriti non si limitano solo alla prevenzione del rischio fisico: proteggere la quiete pubblica e il decoro urbano figura tra gli obiettivi dichiarati, visto che il gioco del pallone, specie in spazi molto frequentati, aumenta rumori e rischia di disturbare la vita quotidiana rispetto a una piazza concepita come area di passaggio e socialità tranquilla.

Reazioni contrastanti della comunità tra tradizione e bisogno di sicurezza

Il divieto ha acceso un acceso dibattito a Ortucchio perché interferisce con una tradizione molto sentita. Per generazioni giocare a pallone nelle piazze è stato un rito dell’estate, un momento di aggregazione che coinvolge bambini, ragazzi e a volte anche gli adulti. Questa abitudine ha da sempre accompagnato le sere e i pomeriggi delle comunità italiane, rappresentando un’occasione per socializzare e mantenere vivo il legame tra le persone nei piccoli centri.

Alcuni residenti vedono nell’ordinanza un’opportunità per ritrovare spazi di tranquillità, liberi dal rischio di palle volanti e dai rumori tipici del gioco intenso. Per chi passeggia o per chi frequenta quelle aree per altre attività, la limitazione porta sollievo, rendendo più sicuro il passaggio e meno caotica la vita del paese. D’altra parte, diversi abitanti la ritengono una misura restrittiva e poco sensibile alle esigenze dei più giovani, che rischiano così di perdere un punto di incontro importante.

Il divieto pone soprattutto il problema di come conciliare il diritto all’uso degli spazi pubblici e la necessità di sicurezza con l’eredità culturale che il gioco del pallone nelle piazze rappresenta. Si solleva il tema della ricerca di alternative, come la creazione o il miglioramento di aree sportive dedicate, più adeguate e sicure, capaci di garantire uno spazio per il gioco senza privare la comunità di momenti di svago all’aria aperta.

Il ruolo del sindaco favoriti e la gestione della sicurezza nel contesto locale

Il sindaco Raffaele Favoriti ha scelto una linea netta per la sicurezza pubblica nel suo comune. La sua ordinanza riflette una crescente attenzione nelle amministrazioni locali italiane, orientate a regolamentare concretamente l’uso degli spazi urbani per prevenire incidenti e preservare l’ordine. Favoriti è divenuto uno dei tanti sindaci che, nell’ultimo decennio, intervengono con atti amministrativi puntuali per contenere situazioni che possono degenerare o che risultano incompatibili con le esigenze collettive di sicurezza.

Il provvedimento di Ortucchio rappresenta una risposta diretta a segnalazioni della cittadinanza e alle osservazioni di chi teme conseguenze derivanti da comportamenti ritenuti pericolosi in luoghi pubblici. La scelta del sindaco non si limita a un divieto, ma punta a ridefinire il modo in cui gli spazi comuni devono essere vissuti, opponendosi a pratiche che possono mettere a rischio persone o disturbare la vita nel centro del paese.

Il caso di Ortucchio si inserisce in un trend diffuso, dove i primi cittadini si trovano a mediare fra tradizioni popolari e nuove esigenze sociali, cercando di bilanciare libertà e sicurezza. Questo approccio, benché a volte controverso, testimonia un nuovo modo di gestire la manutenzione della convivenza civile in spazi pubblici piccoli e affollati, spostando l’attenzione sulla responsabilità collettiva e sulla necessità di regole chiare per tutti.