Il ministro Valditara annuncia conferma per metà insegnanti di sostegno precari e nuove risorse per scuole paritarie

Il Ministro Valditara Annuncia

Ministro Valditara: conferme per metà insegnanti di sostegno precari e fondi per scuole par - Gaeta.it

Sara Gatti

26 Agosto 2025

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha parlato al Meeting di Rimini delle strategie per consolidare la stabilità degli insegnanti di sostegno e di un nuovo impegno economico per le scuole paritarie. L’attenzione crescente verso la continuità didattica nella scuola italiana e il supporto alle realtà paritarie segnalano un cambio di rotta che riguarda la prossima legge di bilancio. Saranno illustrate nei prossimi giorni le cifre esatte e le modalità di questi interventi.

Quasi metà degli insegnanti di sostegno precari confermati per garantire continuità didattica

Il tema della continuità didattica è al centro dell’intervento di Valditara. Il ministro ha confermato che quasi il 50% degli insegnanti di sostegno attualmente precari otterrà la conferma del posto di lavoro. Questo dato rappresenta una svolta rispetto al passato, in cui la frequente sostituzione del personale specializzato impediva agli studenti con bisogni educativi particolari di avere un percorso stabile.

Questa misura si inserisce in un quadro più vasto di attenzione all’inclusione scolastica in Italia. Il sostegno agli studenti con disabilità o con difficoltà di apprendimento richiede figure insegnanti preparate e permanenti, per garantire efficacia didattica e continuità emotiva. Anche se il dato va confermato ufficialmente nella conferenza stampa annunciata, la notizia appartiene a una dinamica che vede la scuola italiana puntare a stabilizzare un segmento di lavoratori essenziali, spesso penalizzati dalla precarietà.

Nei mesi scorsi, il mondo scolastico ha lamentato criticità legate alla mancanza di insegnanti specializzati o al continuo alternarsi di figure diverse. Confermando quasi la metà di loro, si attenua questo problema in un settore delicato della scuola pubblica. Rimane da vedere come verrà regolato il resto del personale precario, ma per molti questa notizia offre un’anticipazione concreta di miglioramento nel sistema di sostegno.

Nuove risorse e incontri con il ministro giorgetti per il sostegno alle scuole paritarie

Un capitolo rilevante del discorso di Valditara riguarda le scuole paritarie, che si sono trovate spesso marginalizzate rispetto alle statali. Il ministro ha annunciato di aver richiesto risorse significative per queste scuole e di aver dialogato su questo con il ministro Giorgetti lo scorso 6 agosto. Valditara ha sottolineato che da parte di Giorgetti c’è una disponibilità a considerare questa richiesta.

Il progetto prevede di inserire nella prossima legge di bilancio un contributo economico sotto forma di “buono scuola” o altre forme che risultino tecnicamente praticabili. La collaborazione tra il ministero e il mondo delle scuole paritarie punta a valutare in dettaglio la soluzione più adatta. Queste risorse aggiuntive devono aiutare le paritarie a mantenere la loro attività, valorizzando il loro ruolo nella formazione e riducendo le difficoltà finanziarie storiche.

A oggi, queste scuole hanno già ricevuto circa 160 milioni di euro dal PNRR, a cui si aggiungono fondi PON e strutturali, per incentivare una maggiore parità con la rete statale e per contrastare la perdita di docenti che si spostano verso il settore pubblico. La richiesta attuale sembra voler rafforzare ulteriormente questo impegno, bilanciando le risorse tra i diversi soggetti della scuola italiana.

Collaborazione tra scuole statali e paritarie: un passo verso il riconoscimento costituzionale

Il ministro Valditara ha richiamato invariante l’articolo 30 della Costituzione, evidenziando l’importanza di una collaborazione reale e proficua tra scuole pubbliche e paritarie. Il superamento di ostacoli burocratici consente ora di riconoscere meglio le esperienze didattiche maturate nelle paritarie ai fini dell’abilitazione e della partecipazione a concorsi statali.

Questa apertura segna un cambio rispetto al passato, quando le paritarie erano spesso escluse dal riconoscimento formale, limitando il loro sviluppo e la carriera degli insegnanti. La valorizzazione delle esperienze e della professionalità maturata in queste scuole rappresenta un passo per considerarne il ruolo come parte integrante del sistema nazionale di istruzione.

La possibilità di partecipare ai concorsi senza ulteriori discriminazioni sottrae le scuole paritarie da un ruolo secondario e aiuta a trattenere nel loro ambito docenti motivati e qualificati. Questo insieme di azioni sta creando condizioni per muoversi verso una più reale parità educativa, che rispecchia le esigenze di un mondo scolastico che deve rispondere a esigenze diverse, ma complementari.

Le recenti decisioni danno segnali concreti di come il governo intenda affrontare due nodi cruciali della scuola italiana: la stabilità del personale di sostegno e la valorizzazione delle scuole paritarie, in un quadro di investimenti mirati e di confronto tra ministeri. Gli sviluppi dei prossimi mesi saranno fondamentali per capire come queste direttrici si tradurranno in soluzioni operative e finanziarie sul campo.