Teatro San Carlo di Napoli, scontro sulla nomina del soprintendente: attesa per il verdetto del tribunale

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Contesa sulla nomina al Teatro San Carlo, decisione in arrivo dal tribunale. - Gaeta.it

Sara Gatti

26 Agosto 2025

Il Teatro San Carlo di Napoli attraversa una fase di forte tensione legata alla nomina del nuovo soprintendente, una figura chiave per la gestione artistica e organizzativa di uno dei teatri più antichi e prestigiosi d’Europa. La nomina di Fulvio Adamo Macciardi, ufficializzata con decreto ministeriale lo scorso 5 agosto, ha acceso un acceso confronto tra gli enti che gestiscono la Fondazione. Ora l’attenzione è tutta rivolta al tribunale civile, chiamato a decidere sul ricorso presentato.

Nomina contestata, il sindaco Manfredi: “Procedura non legittima”

Il Consiglio di Indirizzo del Teatro San Carlo si è riunito da poco per discutere della nomina del soprintendente, ma senza arrivare a un accordo. I consiglieri scelti dal Governo e dalla Regione Campania hanno confermato la scelta di Macciardi, votata il 4 agosto. Dall’altra parte, il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione, Gaetano Manfredi, ha preso posizione con fermezza contro la procedura adottata, mettendone in dubbio la legittimità.

Manfredi ha puntato il dito sull’importanza di preservare l’autonomia gestionale del teatro, un valore imprescindibile secondo lui. Ha criticato l’atteggiamento di tre membri del Consiglio che hanno voluto rilanciare la nomina mentre era ancora aperta una disputa legale, definendo quella mossa “sbagliata sia da un punto di vista giuridico che amministrativo.” Il sindaco ha chiesto chiarezza sulla trasparenza e sulla correttezza formale della procedura. Pur confermando la sua volontà di portare avanti gli atti necessari per completare l’incarico, ha sottolineato che ogni decisione definitiva dovrà aspettare il via libera dei tribunali, sia civile che amministrativo.

Questa posizione mette in luce un vero e proprio scontro tra il Comune di Napoli e gli altri enti coinvolti. Al centro del dibattito ci sono il rispetto delle regole e la tutela dell’autonomia del teatro.

Il decreto ministeriale e la figura di Macciardi al centro della crisi

Fulvio Adamo Macciardi è stato nominato soprintendente con un decreto ministeriale firmato il 5 agosto 2025. Questo atto ufficiale ha il sigillo del Ministero della Cultura ed è stato ratificato dal voto del Consiglio di Indirizzo. A lui spetta una grande responsabilità: guidare l’attività artistica e amministrativa del San Carlo, un punto di riferimento per la musica lirica e la cultura napoletana.

Ma la nomina è finita nel mirino della contestazione, con un ricorso al tribunale civile che mira a bloccare l’incarico, mettendo in discussione la regolarità dell’intera procedura. Il tribunale dovrà decidere rapidamente, vista l’urgenza di garantire una leadership stabile al teatro.

Dietro questa battaglia legale c’è uno scontro più ampio, fatto di pressioni e rivendicazioni politiche: Governo e Regione Campania spingono per Macciardi, mentre il Comune di Napoli chiede un ruolo più rispettato e una maggiore autonomia.

La stagione artistica non rischia, ma l’incertezza pesa

Nonostante la tensione politica e giudiziaria, la stagione artistica del Teatro San Carlo sembra al momento salva. Il sindaco Manfredi ha voluto tranquillizzare artisti e pubblico, assicurando che le attività in programma non subiranno interruzioni. Il teatro continuerà a essere un punto di riferimento culturale nazionale, senza cali nella qualità dell’offerta.

Serve però una guida capace di tenere insieme tradizione e innovazione, garantendo continuità e valorizzando il patrimonio artistico. Il nodo politico rischia di rallentare alcune decisioni e complicare la gestione. Per questo, una risposta rapida delle autorità giudiziarie diventa fondamentale per evitare nuove incertezze.

Compagnie e lavoratori attendono segnali chiari che diano stabilità alla direzione artistica e permettano una programmazione serena.

Comune, Regione e Governo: lo scontro per il controllo del San Carlo

La nomina del soprintendente non è solo una questione interna alla Fondazione, ma riflette un intreccio complicato di rapporti tra Governo, Regione Campania e Comune di Napoli. Ognuno rivendica un ruolo decisivo nella guida del teatro lirico. Da un lato Governo e Regione spingono per Macciardi, dall’altro il Comune insiste sulla necessità di rispettare l’autonomia del San Carlo.

Manfredi, da presidente della Fondazione, vuole garantire trasparenza e correttezza nelle procedure, senza però rinunciare al peso del Comune nelle scelte strategiche. Questo scontro rischia di bloccare la gestione del teatro più antico d’Europa, creando un’impasse che potrebbe danneggiare l’ordinaria amministrazione.

Il verdetto del tribunale civile, atteso a breve, sarà decisivo. Se confermerà la nomina o la annullerà, le ripercussioni sulla governance e sulla programmazione culturale si faranno sentire subito, non solo per il San Carlo ma per tutta la città di Napoli.