Ordinanza di custodia cautelare a napoli per una donna accusata di truffa e furto ai danni di anziani a roma

Ordinanza di custodia cautelare a napoli per una donna accusata di truffa e furto ai danni di anziani a roma

Una donna napoletana di 39 anni è stata arrestata a Secondigliano per truffa aggravata, circonvenzione e furto ai danni di anziani a Roma, con indagini condotte dai carabinieri di Roma Porta Portese.
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Una donna di 39 anni è stata arrestata a Napoli per una serie di truffe e furti ai danni di anziani a Roma, grazie a indagini dei carabinieri che hanno smascherato un sistema di inganni telefonici e furti in casa. - Gaeta.it

Una donna di 39 anni, napoletana, è stata raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di roma. L’indagine ha preso corpo a seguito di episodi verificatisi tra gennaio e maggio 2023, in vari quartieri della capitale. Le accuse nei suoi confronti riguardano truffa aggravata ai danni di persone fragili, circonvenzione di incapace e furto in abitazione, per un totale di sette reati riconducibili a vittime anziane. L’attività investigativa è stata condotta dai carabinieri della stazione roma porta portese, sotto la direzione della procura di roma, e si è conclusa con l’esecuzione dell’ordinanza nella zona di secondigliano, napoli.

Modalità operative e meccanismi del raggiro

Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno ricostruito un preciso schema seguito dalla banda criminale. Il modus operandi prevedeva l’intervento di “telefonisti”, soggetti che contattavano le vittime anziane con inganni al telefono. In molti casi, la tecnica utilizzata era il “finto nipote” arrestato, un trucco che prevede di fingersi un familiare che si trovava in stato di fermo da parte delle forze dell’ordine per questioni economiche pendenti. Le vittime, tutte con età tra gli 85 e i 96 anni, venivano convinte a consegnare denaro o gioielli presenti nelle loro abitazioni. Ottenuta così la fiducia e il “via libera”, a intervenire direttamente era la donna arrestata, che si recava fisicamente nelle case per portare a termine la truffa.

Il valore complessivo dei beni sottratti ammonta a circa 200mila euro. Questo dato emerge dalle denunce raccolte e dalle evidenze investigative. Durante uno dei casi più rilevanti, avvenuto in zona san pietro, la donna ha agito insieme a un complice di 55 anni, anche lui originario di napoli e già arrestato nell’ottobre 2024 per episodi simili. L’uomo era sospettato di aver partecipato a ulteriori truffe e atti estorsivi ai danni di anziani nella capitale.

Tecniche investigative e raccolta delle prove

Le indagini iniziate nel gennaio 2023 sono partite da una denuncia sporta da una delle vittime. I carabinieri hanno utilizzato una molteplicità di strumenti per ricavare prove solide. In primis, è stata effettuata un’analisi dettagliata dei traffici telefonici e delle comunicazioni online correlate agli episodi. Questo ha permesso di seguire la rete di contatti che collegava i membri della banda.

Parallelamente, sono stati recuperati video da sistemi di videosorveglianza installati nei vari quartieri interessati. L’osservazione di queste immagini ha confermato la presenza dell’indagata negli orari e nei luoghi delle truffe. Inoltre, le dichiarazioni raccolte dalle vittime hanno permesso di delineare una descrizione precisa della donna e delle modalità con cui agiva. Il confronto tra testimonianze, dati telefonici e immagini ha fornito agli inquirenti elementi decisivi per l’emissione della misura restrittiva.

È fondamentale specificare che ad oggi il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. La donna coinvolta resta formalmente innocente fino a sentenza definitiva. Le accuse sono pesanti e si basano su elementi concreti, ma la presunzione di non colpevolezza deve essere rispettata. Gli atti giudiziari proseguiranno con l’obiettivo di accertare con esattezza ogni responsabilità.

Implicazioni e contesto delle truffe agli anziani

Il caso esamina una forma di reato che interessa una fascia debole della popolazione: gli anziani spesso vittime di inganni che vanno oltre il semplice furto. Questi episodi colpiscono in particolare soggetti vulnerabili, agevolando la sottrazione di beni con raggiri e pressioni psicologiche. L’attività criminale descritta ha riguardato non solo truffe telefoniche ma anche furti reali in abitazioni, aggravati dal fatto di approfittare dello stato di inferiorità psico-fisica delle vittime.

A livello urbano, la presenza di tali fenomeni in quartieri di roma come sant’angelo, san pietro e altri mostra l’importanza di una vigilanza capillare e di controlli più stringenti nelle aree frequentate da persone anziane. La collaborazione tra forze dell’ordine e comunità locale ha permesso di identificare i responsabili dopo mesi di accertamenti. Questi episodi mettono in risalto la necessità di campagne informative e supporto alle fasce deboli per aumentare la consapevolezza e ridurre simili rischi. La lotta contro questo tipo di truffa resta una priorità per le autorità cittadine.

Le operazioni di polizia proseguono per evitare che simili condotte si diffondano ulteriormente. Le indagini continueranno a cercare possibili legami e complici e valuteranno la presenza di altri casi analoghi. I protagonisti di questo tipo di reati si muovono spesso in reti complesse e strutturate.

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